Capitolo 12⭐️

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È strano non saper cosa fare o dire. Proposta allettante quella di Austin, per certi versi ma, non voglio scappare. Non voglio fare la figura di chi non affronta i problemi. E poi... c'è Damon. Nonostante tutto, non riesco a non pensarlo e a togliermi dalla testa tutte quelle parole di stamattina, le frasi dolci, gli abbracci e il resto. Non ho la forza di lasciare tutto questo alle spalle, anche se solo per pochi giorni. Sono venuta al college per studiare e laurearmi, non per trovare problemi!
《Austin... non penso sia il caso... io non voglio scappare!》
Prende le mani fra le sue.
《Non sarebbe scappare ma, solo una distrazione per un pò! Magari quando ritornerai avrai le idee più chiare!》
《No! Questo non è il momento... verrò, ti prometto che verrò con Jade ma, non adesso... devo risolvere delle questioni qua e non posso andarmene: mi capisci?》
Mi guarda e abbassa lo sguardo.
《Hai ragione! Solo che... mi mancherai, tutto qui!》, ammette.
《Anche tu, dico sul serio.》
Sorrido e gli bacio la guancia.
《Vuoi andare da qualche parte, stasera? Voglio passare la serata con te se non ha impegni...》
Ma perché Damon non è come lui? Cristo! 《Nessun impegno! Dovevo studiare ma, posso farlo domani!》
《Perfetto! Film e pop corn?》
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POV'S DAMON
Se solo fosse così facile capire perché me la sia presa talmente tanto con lei! Non mi riconosco più! La penso in continuazione e, la solita medicina (il sesso), non basta. La penso anche mentre lo faccio! Ho bisogno di parlare con qualcuno o credo che scoppierò! Esco dalla doccia e infilo dei bermuda e una semplice maglietta bianca. Mentre passo il gel tra i capelli, la porta si apre e lei entra con quei cazzo di leggings che mettono perfettamente in mostra il suo culo e mi fanno impazzire. È ormai da giorni che facciamo questa storia: non ci parliamo e facciamo finta che l'altro non ci sia, se non per rivolgerci qualche mezza parola tipo
"Esci" o "devo vestirmi". È arrabbiata con me: e io allora? Mi ha cacciato in quel modo dalla sua stanza, cazzo! Può sembrare strano, ma non l'ho fatto con cattive intenzioni, volevo solo che non si sentisse in colpa nel dire la verità a quello lì. Questa storia non può continuare così!
《Ti va di parlare?》, dico appoggiandomi al lavandino con le braccia al petto.
《Non abbiamo molto di cui parlare, no?》, dice mentre si sporge a prendere delle cose dalle mensola.
《Sei arrabbiata?》, le chiedo cercando il suo sguardo.
《No, guarda! Non ti rivolgo la parola da una settimana perché mi diverte!》, dice sarcastica.
Sfortunatamente per lei, odio il sarcasmo.
《E secondo te, io non lo sono? Non mi è piaciuto il modo in cui mi hai mandato via! Odio quando mi danno ordini!》
《Lo odi? Ah, si? Però l'hai fatto: perché?》, dice mettendo le mani sui fianchi e voltarsi.
《Non lo so... non credere che io ti chieda scusa e devi ammettere che tu non sei stata proprio gentile!》, dico calmo.
《Non spettava a te dire quelle cose a Stephan! Sono arrabbiata a morte ma, tanto tu non sai chiedere scusa...》, dice abbassando lo sguardo sulle sue mani.
《No, infatti...》, dico avanzando di un passo. 《C'era Austin con me, sai?》, dice con un pizzico di cattiveria. 《Mmh... nella tua stanza?》, domando innervosito dall'affermazione.
《Già... sul mio letto! È stato bello quel bacio alla festa, peccato che tu...》, dice mordendomi il labbro. Cazzo! Non puoi fare quel gesto per lui, non può! La prendo dal braccio e la giro verso di men
《Non puoi dire sul serio! Non ti può piacere...》, dico in procinto di esplodere.
《Perché? È bello, bacia bene e...》
Non la lascio finire che la sbatto contro il muro e la blocco tra le braccia. Alza lo sguardo e mi fa sorridere il fatto che il suo respiro sia diventato così irregolare, per la vicinanza.
《Non parlare di lui, okey? Non voglio più sentire quel cazzo di nome sulle tue labbra!》
Non so che mi prende ma, mi irrita parecchio che a lei pensa a lui in un certo modo e che l'idea di quel bacio, gli piaccia. Perché non parliamo seriamente di quello che siamo datu noi, eh? So che le é piaciuto almeno quanto è piaciuto a me!
Mi guarda e apre la bocca per parlare.
《Cosa vuoi fare, D-damon?》 dice incerta, sentendo sicuramente il mio rigonfiamento. Mi fa eccitare anche solo se mi guarda! Le vado più vicino e mi vengono in mente migliaia di cose sconce che potrei farle: le piacerebbero! Faccio un ghigno mentre lei aspetta una mia risposta.
《Non vuoi che te lo dica...》, sussurro osservandole le labbra. Se le morde di nuovo e sento la ricerca di quelle labbra, crescere in me.
《Dimmelo!》, mi ordina. Odio gli ordini ma, detto questa parola, da lei, mi pare estremamente sexy!
Mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:
《Adesso vorrei buttarti su quel maledetto letto, strapparti i vestiti di dosso, leccare ogni centimetro del tuo corpo e farti venire mentre io ti sussurro quanto mi fai impazzire. Vorrei vederti mentre entro dentro di te e sentirti mentre mi supplichi di non fermarmi. E infine, vorrei vederti mentre ti bacio dove più griderai il mio nome e che quelli che ci sentissero, fossero invidiosi...》

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