Capitolo 28⭐️

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POV'S KATY
Buenos Aires è una città stupenda da quanto posso costatare. Se lo è di notte, figuriamoci di giorno! Mio cugino mi ha confessato il motivo per cui ha deciso di stabilirsi qua: non fa mai freddo! Pure adesso, in pieno inverno, un venticello piacevole, mi scompiglia i capelli, l'odore tutt'intorno e i simpatici abitanti, sono calorosi anch'essi. Per non parlare nel favoloso ristorante con la vista, dall'ultimo piano, di tutta la città. Ci siamo solo noi poiché, questo palazzo appartiene alla sua azienda e oggi, é tutto per noi. 《Bello, vero?》, dice la mia amica abbracciandomi. Sto notando che Jade è molto affettuosa in questi ultimi tempi: sarà l'influenza da "Neil"?
《Molto bello... vivrei qua! Forse mi trasferirò proprio in questa città, una volta finito il college! Tu, invece?》, dico non distogliendo lo sguardo dalla vetrata.
《Non lo so ancora! Direi che, ora, devo tenere conto anche di un altra persona...》, dice sorridendo. È davvero felice!
《Giusto... però se non ci fosse, dove vorresti andare?》
《A Parigi...》, risponde sicura.
《Perché proprio lì? Ci sono tanti bei posti in America...》
《Ne ho sentito tanto parlare quando ero piccola dai miei genitori e poi mi piacerebbe vedere la Torre Eiffel e il resto! Ad Austin piace pure...》
Austin. Ora che l'ha nominato, mi rendo conto di quanto mi manca. Con lui era diverso: non era un fidanzato né un amico ma, so che voleva la mia felicità e voleva fossi felice... con Damon. La domanda é: ha fatto bene ad affidarmi a lui? Non ci sono dubbi che Damon è come l'ossigeno per me ma io, tra un anno magari, sarò ancora così propensa a continuare questo rapporto? E se Damon si stancasse? Se io mi stancassi e volessi qualcosa di più? Non lo so: non voglio pensarci adesso!
《C-come sta Austin?》, domando con un sorriso malinconico.
《Bene! L'ho sentito proprio ieri e mi ha detto che si sta frequentando con una ragazza! Speriamo sua quella giusta... Austin è un ragazzo che soffre, molto...》, confessa guardandomi dritto negli occhi. Ah. Una ragazza. Spero che sia quella giusta. Mi sento in colpa di averlo deluso così tanto!
《Perché non lo chiami? Sarebbe molto felice di sentirti, ne sono sicura! Si era affezionato a te...》, dice incurante del nostro bacio, di quella notte con lui in hotel e della lettera. La tengo ancora, la lettera.
《Dici? Magari sta con la sua f-fidanzata! Non voglio disturbarlo...》
《Chiamalo, Kat!》, afferma dandomi il suo telefono fra le mani. Le sorrido e vado nel corridoio che ci ha portato qui. Cerco tra i suoi contatti e la mano, mi trema, non appena accosto il cellulare all'orecchio. Deglutisco e poi prendo un bel respiro.
*inizio*
"Jade! Sono a lavoro: ci sono problemi?"
Crede sia Jade, Dio!
"A-austin... sono..."
"...Kat! Come posso dimenticarmi la tua voce..."
"Ti ho disturbato? Non sapevo fossi a lavoro così tardi!"
"No, tu non disturbo! Il fatto è che non sono a New York e qui, il fuso orario  é diverso dal vostro..."
"Oh, ecco. Come va? È da tanto che non ci sentiamo!"
"Troppo... ehm, comunque bene! Tu? Tutti bene lì con D-damon?"
"S-si, più o meno tutto come sempre!"
"Menomale..."
Un silenzio cala tra noi, non sapendo cosa dire.
"Kat..." - "Austin...", diciamo in coro.
Ridacchiamo anche.
"Prima tu...", gli dico.
"So che non dovrei dirtelo, sia perché stai con Damon e io con..."
"Si, lo so... continua."
"Ma... mi manchi... ora che ti sento, io sento che mi manchi. T-tu, cosa volevi dirmi?"
"La stessa cosa. Mi manchi."
"Non è un addio questo! Ci rivedremo un giorno, vero Kat?"
"S-Si, te lo prometto! Io... ora vado!"
"Anche io! Sii felice, Kat e ricorda che io ci sono sempre. Qualunque cosa accada..."
"Si, lo so... tu ci sarai sempre! A presto, Austin!"
"A presto, amore mio!"
*fine*
Non c'è nulla da fare. Io e Austin siamo così... nulla succederà tra di noi ed il motivo è più che semplice. Damon. Damon è sempre motivo di tutto. Finché c'è lui, nessuno può sostituirlo.
《Kat? Con chi parlavi?》
Damon. 《Con n-nessuno di importante! Andiamo a casa?》, dico prendendolo per mano.
《Sicura, Kat? Hai una faccia...》
《Ho detto che è tutto okey... gli altri?》, chiede per cambiare discorso.
《Ci aspettano di sotto! Sai una cosa?》, dice avvicinandosi con un sorriso accattivante in volto.
《Cosa?》, dico baciandolo.
《Stasera non ti ho ancora detto quanto mi fai impazzire con questo vestito...》, mi sussurra leccandomi il collo. 《Immagina quando me lo toglierò, allora...》, affermo ansimante contro il muro. 《Troppa fatica per te! Posso farlo io, se vuoi...》, dice stringendomi forte i glutei fra le sue mani. Gemo così tanto che sono costretta a fermarlo, mordendogli la spalla.
《Se fai così acceleri tutto, dolcezza...》, dice lasciando la presa e ricominciare a baciarmi.
《N-non qui, Damon...》
《Infatti, non qui... in camera! Voglio sentirti mia.》
___________________________
《Ash, io dormo con Damon!》, lo avverto mentre lui è sotto la doccia.
《Ah, ecco quel sorrisetto di prima!》, esclama sghignazzando. Sempre il solito!
《Forse... non ti offendi, vero?》
《Vai, tranquilla! Domani però mi racconti tutto, okey?》
《Come vuoi... buonanotte!》, grido.
《Ah, pulcino?》
《Cosa?》
Apro la porta e aspetto che parli.
《Usate le precauzioni perché ti avverto, non voglio essere zio e tu sei troppo piccola!》 Dio, che vergogna!
《Smettila!》, gli grido.
《Ti voglio bene!》, dice ridendo.
Sorrido divertita e penso a quanto mio cugino sia infantile, un vero bambinone anzi!
Vado in stanza, trovando Damon che si rigira il cellulare fra le mani.
《Ei... ho un dolore di piedi! Non mi importa se Jade mi punta una pistola, non indosserò mai più queste scarpe!》, dico buttandole più lontano possibile da me.
《Riesci ancora a camminare?》, dice ridendo.
《Mi dai una mano?》, dico con un dolore allucinante al tallone.
《Certo!》
Si alza e mi prende di peso.
《Non ti ho detto di prendermi in braccio!》
《Ma io lo faccio perché mi piace...》
Mi posiziona sul letto e inizia a baciarmi impazientemente. Gli sfioro i muscoli sotto la maglietta e lui rabbrividisce. Mi piace. Gliela sfilo completamente e mentre lui mi bacia, tira la cerniera laterale del mio vestito. Stringe il mio fianco e, spontaneamente avvolgo la gamba intorno alla sua vita.
《Solo le tue dita mi fanno venire nei pantaloni, immagina la tua gamba...》, mormora avventandosi sul mio collo. Intanto, la sua mano, trascino fino a giù il mio vestito, mostrando la mia nudità. Sono senza reggiseno per questo a causa di questo vestito.
《Hai un corpo perfetto, cazzo!》, afferma mordicchiando pancia e fianchi. A ogni sua azione, inarco la schiena per il piacere che si diffonde tra le cosce Non resisto più. Lo sta facendo apposta. Più fa così, più la voglia di lui cresce in me.
Gli sbottono i pantaloni e li tiro giù. Lui si alza per togliergli definitivamente e poi, abbassa anche i boxer.
《La prendi la pillola?》
Annuisco e lui mi sorride.
Mi sfila gli slip e poi mi porge la mano e io, stranita, mi alzo in ginocchio sul letto. Lui si siede e mi fa cenno di sedermi su di lui. Sta prendendo una strana piega la cosa. Dovrei... farlo io? Cioè muovermi io?
《Non so come si fa, Damon!》, dico arrossendo.
《Verra da solo, Kat! Sarà eccitante!》, dice baciandomi.
《Li volevo togliere i boxer!》, dico con il broncio.
《Peccato! Lo farai domani mattina prima di uscire, allora!》, dice attirando la sua intimità contro la mia. Mi bacia inizialmente e poi, sento di volere di più. Inizio a muovermi su di lui, affondando le mani tra i suoi capelli e, non so come, mi penetra. Trattengo il fiato per qualche secondo. È una sensazione diversa dall'ultima volta. Ha ragione: è eccitante!
《Ecco brava, piccola!》, dice mentre mi bacia in mezzo al seno e sul petto. Io mi muovo, quasi fosse automatico e normale e, getto diverse volte la testa all'indietro.
Geme quando ricerco la sua bocca e mi finiamo sdraiati sul letto. Capovolge la situazione, mi afferra i polsi e li tiene stretti dietro la mia nuca.
《È eccitante ma, mi piace di più quando sono io a prendere il comando...》
Mentre entra ed esce ancora da me, soffoco i gemiti, mordendogli il punto vicino alla gola. Lecco il suo collo fino al lobo e poi ritorno alle sue labbra.
《Dì che sei mia...》, sussurra palpandomi il seno con una mano.
《S-sono tua...》
Sono già arrivata al limite, cavolo! 《Promettimi che solo io avrò il tuo corpo...》
È ovvio che, anche se non sto con lui, non lo farei con nessun altro ma, mi sta corrompendo? Devo dirgli di sì mentre, lui può farlo con chiunque? No, assolutamente.
《No. Tu sei libero. Io lo sono.》, dico con una voce poco convincente.
《E se non lo facessi nemmeno io?》
《Io sarei solo tua!》, dico guardandolo negli occhi.
《Non mi importa di nessuna: solo di te!》, ammette accarezzandomi le guance. Lo bacio ancora e lui mi penetra un ultima volta molto più intensamente. Quanto si può amare un ragazzo? Quanto farfalle riescono a svolazzare nel tuo stomaco? Io ho uno zoo.
Si stende affianco e me e, dopo aver ripreso completamente le forze, si tende per afferrare il lenzuolo e comprarmi. Mi abbraccia stretto e i nostri corpi congiungono alle perfezione.
《Damon?》
《Mh?》
《Non te ne andare!》
《No. Sono qui e non tu lascio più.》

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