《È d-difficile, Damon! Vattene, ti... prego!》, dico singhiozzando.
Il letto si piega, schiacciato dal suo peso. Sento tutto il suo corpo che, mano a mano, si attacca al mio. Trattengo il respiro per qualche secondo.
《D-Damon ma... c-che fai?》
《Ti abbraccio!? Non è quello che fanno gli amici?》, dice con il fiato sul mio collo.
Mi scappa una risatina.
《Sei incredibile!》, affermo.
《Dai, girati e guardami!》, dice dolcemente.
Non resisto e mi volto, incontrando i suoi occhi poco lontani dai miei. Mi asciuga le lacrime e io sorrido.
《Vedi, sei più bella quando ridi!》, dice scostandomi i capelli.
Mi ha detto che sono bella? Aspetta ma, che sto facendo? Siamo praticamente attaccati!
《Damon, forse è meglio se... se tu vai! Io... non posso!》
《Cosa non puoi? Questo?》, dice indicandoci.
《Già... questo! Se Stephan lo sapesse; Dio, scoppierebbe una Guerra!》, dico mettendomi una mano sulla fronte.
《Non c'è nulla di male! Ci stiamo a malapena abbracciando, mica stiamo facendo sesso!》, esclama accarezzandomi la guancia.
《Adesso mi dici che ti è preso?》, aggiunge.
《È una l-lunga storia... te la racconterò, un giorno...》, dico incerta.
《Se ti fa piangere, deve essere una cosa brutta! Quando vorrai parlarne, chiamami, Okey?》, dice premurosamente.
Lo guardo, avida di domande.
《Perché fai così?》, chiedo girandomi completamente verso di lui.
《Di che parli?》, dice corrugando la fronte.
《Parlo di te! Prima sei scorbutico e arrogante e poi sei quasi...dolce e fai l'amico! Perché fai così?》
《Non sono dolce! Appunto sto cercando di fare l'amico. Sbaglio?》, chiede scocciato.
《No ma, sei strano!》
《E ti piace? Ti piace questa stranezza?》, dice sfiorandomi le labbra con il pollice.
Inizio a sudare fredda e quindi... a balbettare!
《C-cosa vai a dire? C-cosa ti viene in mente?》
《Non immagini quanta voglia ho di...》, dice prima di bloccarsi a stringersi il labbro tra i denti.
Chissà come devono essere quelle labbra! L'unica cosa che mi viene in mente é il suo sapore, insieme a un misto di arroganza nei avidi baci che dà.
《D-di fare cosa?》, dico guardando nei suoi occhi, attenti ancora ad osservare le mie labbra.
《Io... Cavolo, che mi prende?》, dice a se stesso. 《Di cosa parli, Damon? Non capisco che sta...》
Non respiro. Non parlo più. La stanza si restringe tutta intorno a me e l'ossigeno viene a mancarmi.
Le sue labbra sono sulle mie in un bacio a stampo che, non doveva verificarsi, né ora né mai. Eppure la forza di separarmi da questo grave errore, mi manca. Ha delle labbra morbide e calde che sono, come credevo, avide anche in un semplice bacio. Le farfalle che svolazzano da una parte all'altra nel mio stomaco, non le avevo mai sentite così forti e inquiete. Questa sensazione non c'entra un bel niente con quello che provo quando bacio Stephan: questo è più denso e... bellissimo!
Aspetta! Dio, Stephan! Non va bene: NO, NO!
《Damon...》, sussurro staccandomi.
《Cosa?》, dice accarezzandomi un fianco.
《Non posso e poi tu... tu... perché mi hai baciato?》
《Hai... hai ragione! Scusami, è stato solo un bacio, tranquilla!》, si alza di scatto e si aggiusta i capelli.
《Rimaniamo per quella lezione domani, vero?》, aggiunge cambiando argomento. Come fa a pensare a biologia quando lui mi ha appena baciata? 《Si, rimaniamo così!》
《Bene! Buonanotte, dolcezza!》
Se ne va. Come può...? Cavolo! Quando mi chiama "dolcezza", lo fa in un modo qualunque che mi dà i nervi e capisco che ritorna ad essere lo stesso Damon di sempre.
Il problema ora però, non è lui, sono io! Ho ricambiato il bacio, ho pensato che fosse bello e le sue labbra, perfette ma, non ho pensato alla persona a cui tengo di più nella vita e al fatto che la stavo tradendo. Cosa mi prende? Sto sbagliando tutto: dovevo tenerlo lontano da me già da quando Jade mi ha detto di non innamorarmene.
Sto parlando davvero di innamoramento? Io amo Stephan, punto! Però... nessun però! A lui non importerà sicuramente niente e diventerò solo un' altra di quelle ragazze che ha baciato.
Adesso però, cosa fare?
POV'S DAMON
Credo di aver fatto la cosa più assurda della mia vita! Credo di non aver mai avuto così voglia di assaporare le labbra di qualcuna, soprattutto di una come lei. È pure fidanzata, cazzo! Va di fatto però, che non mi abbia respinto: che le sia piaciuto? Per me era solo un bacio, un bacio tra amici... forse troppo amici! Come posso aver desiderio di una ragazza come lei? Non è come le altre, questo è vero ma, alla fine, non è niente di speciale! Tranne i capelli... quegli occhi, il suo corpo... le sue labbra... no, basta! Sto delirando ed è molto probabile che io abbia la febbre! Magari se chiamassi Karina... mi potrebbe distrarre da questa assurda idea delle sue labbra sulle mie, così timide e lente. Sono convinto che quello Steven o come si chiama, non ha assaporato le sue labbra per bene perché, se si fosse accorto del loro sapore così intenso, non se le sarebbe lasciate sfuggire nemmeno per un secondo... è quello che farei io!
Adesso mi preoccupo anche del ragazzo con cui si bacia? Okey, è grave! Chiamo Karina: mi aiuterà a dimenticare e questo innocuo bacio, si trasformerà in uno dei tanti che ho dato.
POV'S KATY
Non riesco a non pensarci! Ho un peso sul cuore ed è bruttissimo non poterne parlare con nessuno. Jade si arrabbierebbe se lo venisse a sapere eppure, lei mi aveva avvertita e io, non le ho dato retta: troppo convinta! Sono stata convinta del fatto di avere Stephan al mio fianco da non pensare affatto che uno stupido arrogante, finto amico, mi faccia perdere la testa e andare contro un principio fondamentale: la fiducia!
Ho paura: paura di perdere tutto quello che ho costruito con Stephan. Le bugie vengono sempre a galla, prima o poi e, anche se potrebbe verificarsi tra 10 anni, ne uscirei distrutta comunque...
Damon, non so come abbia preso il mio numero ma, mi ha inviato un messaggio per rimandare le ripetizioni che che voleva di biologia e io, ne sono stata più che felici: non avrei saputo come comportarmi!
Questa sera c'è una festa e Jade mi costringe ad andare!
Fare shopping non è mai stata una mia passione ma, con Jade, è tutto più bizzarro e divertente, soprattutto il modo con cui critica ogni ragazza che passa e le parole su ragazzi che le lanciano occhiate pervertite. Per lei è tutto così facile che, anche sono per un momento vorrei essere come lei: libera e spensierata!
Che dire, siamo a Boston!