Capitolo 43⭐️

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Mi sento come rinchiusa e, in un certo senso, lo sono. Ho una fame pazzesca e Luis, non si fa vedere da stamattina. Mi sento come abbandonata, anche se solo per due giorni, in questa stupida camera e con questa strana sensazione di nausea. Sarà quest'aria viziata e poi, anche il soffitto ricoperto di muffa. Inizio a tossire e sono costretta ad alzarmi per sciacquarmi  il viso. Mi sento uno schifo, per non parlare del terribile mal di pancia, causato sicuramente dal fatto di essere vicino a quei giorni del mese e, non ho nemmeno i tappi!
《Ti ho portato da mangiare! Esci da qui...》, mi richiama la voce di Luis.
"Era ora...", penso tra me e me.
Uscendo dal bagno, nemmeno gli rivolgo uno sguardo e afferro il sacchetto che emana un buonissimo profumo. Mc Donald.
《Sai, credevo che non volessi solo farmi morire di caldo ma anche di digiuno...》, dico mordendo con gusto il panino.
《Adesso accendo il condizionatore e comunque sei esagerata: è solo da 13 ore che non mangi, mica una vita e sei tu che ieri ti sei rifiutata di mangiare...》, dice appoggiandosi sulla scrivania con la birra in mano.
《Peccato che però, tu non sia vicino a quei giorni del mese!》
Quasi si strozza con la bibita.
《Aspetta... tu, sei in quel periodo? N-non ti servono... quei cosi?》
《In effetti, se tu fossi così gentile da...》
《Okay, ho capito...》, dice disgustato.
《Siccome stiamo parlando, to ricordo che noi abbiamo un accordo...》
《A che ti riferisci...》
《Io ho dormito con te e adesso, voglio vedere Adam!》
《Mhh... te lo farò vedere! Prima finisci di mangiare...》
Annuisco e appena infilato l'ultimo pezzo di panino in bocca, mi alzo, facendogli segno di essere pronta. Sbuffa e poi mi conduce fuori, dove posso notare lumi due ragazzi messi ai lati della mia porta, che mi squadrano quasi fossi nuda. La camera di Adam, è praticamente affianco alla mia.
《Quanto posso stare?》
《10 minuti...》
《20...?!》, dico supplicandolo.
Mi fissa un attimo e poi annuisce in modo duro.
《Grazie...》
Apre la porta e mi ci spinge dentro.
Adam è li, in piedi che mi guarda incredulo.
《Adam...》
《Kat...》
Ci abbracciamo immediatamente e mi sfugge una lacrime di gioia. 《Non immagini quanto sia bello vederti ma, speravo che non ti avesse preso...》, dice dolcemente.
《È bello vedere una faccia amica, non sai quanto...》, dico notando il suo viso, per fortuna, senza nemmeno un livido.
《Ti ha fatto del male? Ti ha toccato?》
《No! Ho dovuto dormire con lui per poterti vedere. Solo in quel caso mi ha toccata...》
《Non eri costretta a farlo... Damon mi ammazzerà non appena verrà a sapere che l'hai fatto solo per vedermi...》
《L'ho dovuto fare perché, dovevo assicurarmi che non ti avessero fatto del male... non me lo sarei mai perdonato!》, dico accarezzandogli la guancia.
《Sto bene... quanto stai?》
《Solo 20 minuti...》
《Dai, sdraiamoci un pò...》
Vi sdraiamo e lui mette un braccio sotto il mio capo.
《Damon... verrà, vero?》
《Ne sono più che certo... ti prometto che usciremo da qui!》
《Come lo sai?》
《Ho fiducia! So che ci troveranno, ovunque ci hanno portati: devi avere fiducia il loro. La speranza è l'ultima a morire!》
POV'S DAMON
Sento che, da un momento all'altro, il mio vero me, quello che vorrebbe spaccare tutto e mettersi a piangere contemporaneamente, sta per emergere. Sto impazzendo lentamente e non so cosa fare. Stanotte non ho chiuso occhio e alla fine, mi sono alzato in cerca di tutti i posti possibili dove poteva averla portata. Non l'ho trovata. Nemmeno Adam. Mi sento una merda! In fondo al mio cuore, sapevo che sarebbe accaduto ma, mi sono rifiutato di crederci, sono stato un egoista e uno sciocco a credere che Luis, mi avrebbe lasciato in pace. Lui non la smetterà mai. Purtroppo, io e Kat non abbiamo un futuro finché c'è lui... so cosa devo fare.
《Damon, non ti disperare... stanno bene, ne sono sicura!》, afferma Jade toccando la spalla. Mi scanso bruscamente e continuo a dondolarmi nervosamente come un pazzo.
《Damon... ascoltaci! Abbiamo convinto Vinc a darci una mano ma, ti devi restare calmo, okay?》
《Stare calmo? Finché Kat non starà qui, non mi calmerò! Come fai a non capire? A giusto, la persona che ami ti sta affianco e non é da qualche parte con uno che farebbe di tutto, solo per farmi un torto!》, grido contro di loro.
《Damon... riposati! È da giorni che non chiudi occhio!》, mi intima Jade.
《Giorni? Sono sei fottuti giorni che, mi sembrano mesi anzi anni! Lo volete capire che, se le succede qualcosa, io mi ammazzo? Lo volete capire che la amo? Volete capire che non sono nulla senza di lei? Volete capirmi, eh?》, grido rovesciando una sedia per terra.
Entrambi mi guardano e Jade ha le lacrime agli occhi. Neil si avvicina e mi stringe in un abbraccio. Sto per scoppiare. Lo stringo e soffoco le lacrime sulla sua spalla. Non ce la facevo più.
《È tutto okay, amico...》
《La amo, Neil...》, dico continuando a liberare tutte le lacrime che non ho liberato in tutti questi anni.
《Lo so, lo so! La ritroveremo, stiamo facendo il possibile anche perché c'e Adam con lei... siamo tutti preoccupati ma, dobbiamo essere ottimisti e non pensare a male...》
Annuisco e lui mi lascia. Mi copro il viso e cerco di frenare le lacrime.
《Ragazzi, é arrivato...》, si intromette Jade guardando il suo telefono.
《Chi?》, dico facendo oscillare lo sguardo tra loro due.
《Amico, sappiamo che non ti piacerà l'idea ma, abbiamo bisogno di lui...》
《Chi è Neil?》
Bussano alla porta e vado ad aprire, visto che loro, sembrano più preoccupati a lanciarsi degli sguardi... preoccupati.
Non appena lo vedo, non so se prendere a calci lui o quegli che si definiscono "amici". Austin è qui.
《Che fai qui? Ritornatene a New York che nessuno a bisogno di te e io, non voglio il tuo aiuto.》
《Non sono venuto per fare un favore a te! Sono preoccupato per Kat e, appena Jade mi ha chiamato, ho disdetto tutto e non sono venuto il prima possibile.》, dice serrando i pugni. Non mi fa paura.
《Damon, lui ci serve, pensaci... fallo per Kat!》
"Fallo per Kat..."
Farei di tutto per lei ma, il fatto é che, ad Austin, proprio non lo tollero. Tutti ma, non lui. Avrei preferito quel rincoglionito del suo ex ma, non Austin.
《Non ci serviva, comunque un' altra persona... Vinc ci dirà dove sono e l'andremo a prendere.》
《Ah si? E come pensi di entrare? Sono in tanti, Damon...》, mi ricorda Neil.
《E lui cosa ci serve? Se sono così tanti, con uno in più, non combineremo nulla!》, dico continuando a maledire Austin solo con lo sguardo.
《Jade ha un piano e Austin, è proprio l'ideale...》
《Sarebbe...?!》《Fallo entrare prima, Damon!》, dice Jade.
Stringo la mascella ma, alla fine, lo lascio passare. Lo faccio per Kat... e Adam: se solo c'è un modo meno rischioso per salvarli, lo proverò, anche se il piano include Austin.
Il cellulare di Neil, vibra e lui, lo prende con velocità.
《Ce l'abbiamo, ragazzi! So dov'è...》, afferma contento.
Perfetto. Jade abbraccia il cugino e poi, me. 《Allora, cosa dobbiamo fare?》, domando.
《Infiltrazione...》
POV' S KAT
Sette giorni. È una settimana in questo maledetto posto. Sento la febbre alta e la mente annebbiata. Ho capito il gioco perverso di Neil: lui vuole che io stia male, fisicamente e mentalmente. Non gli importa di fare quello che ha fatto con le altre ragazze, vuole semplicemente vedere la persona a cui Damon tiene di più, soffrire. Per fortuna, ancora mi danno da mangiare, quella è l'unica cosa. Ho visto Adam, solo una volta dopo l'ultima e, le sue parole sulla speranza, sulla fiducia, riecheggiano nella mia mente. Non credo che, i miei amici non ci stiano cercando, solo che non ci trovino. Chi potrebbe trovarci, qui? Siamo immersi nel nulla e, non sento nemmeno le macchine da fuori. Nessuno riuscirebbe a trovarci in questo posto: bella mossa, Luis!
Improvvisamente, la porta si spalanca e io mi metto i piedi. Luis. Sta ridendo e affianco c'è un ragazzo, anche lui ride. Quella risata. Austin.

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