Ritrovarsi tra le braccia di qualcuno e non capire il perché, diventa un bel problema! È mai possibile ritrovarsi tra due mondi? Io non penso. O tutto o niente. Non voglio innamorarmene. Sono sicura di voler lasciare Stephan e so già che me ne pentirò a vita ma, non posso continuare a vivere con il peso di una un'esistenza già programmata da mia madre! Non glielo permetterò, non più!
Non ho il coraggio di alzarmi: non mi sono mai sentita così bene e al sicuro come nelle sue braccia e vorrei che il tempo si fermasse a questo momento. Poggio una mano sul suo petto e sembra quasi che, i nostri cuori prendano lo stesso ritmo ma è solo una stupida sensazione.
《Da quanto tempo sei sveglia?》, dice la sua voce. Immaginavo fosse sveglio!
《Da... da un pò! Tu?》
《Da un pò... sei ancora molto calda! Vuoi che resti con te?》
《N-non ti preoccupare... meglio se vai, no? Non voglio che tu sia costretto...》
《Sto con te, allora!Non voglio lasciarti da sola in queste condizioni...》, dice baciandomi la guancia.
Questo rapporto tra me e lui, si fa sempre più strano ma, forse lui prova solo compassione e nient'altro: non capisco!
Un brivido mi attraversa la schiena e mi stringo di più a lui, facendo entrare in contatto tutto il nostro corpo.
《Vado a chiudere la finestra!》, dice alzandosi per richiuderla e poi guardarmi.
《M-mi dispiace per... per quello che ho detto ieri. Non lo pensavo e, comunque non è vero!》
《Lo so, tranquillo! Perché hai picchiato Austin, però?》
《Perché... diciamo per problemi miei e mi sono sfogato con lui e... anche con te! Pace?》, dice accennando un sorriso.
《So che trovi difficoltà a chiedere scusa quindi... ti perdono! Io, ti devo ringraziare...》, dico piano.
《No, non devi!》, dice sdraiandosi accanto a me ad una distanza pari a zero. Viso contro viso. 《Si, invece... senza di t-te, non so che poteva succedermi d-di nuovo e io...》
《Cosa? Ti è già successa? Quando?》, dice sconvolto. Non rispondo. Non voglio piangere. Non voglio ricordare. 《L'altra volta allora... è per questo che stavi piangendo? Quello che non mi hai voluto dire?》, esclama.
Annuisco e abbasso lo sguardo.
《È-è successo in terzo superiore... ero con delle mie amiche e, mi h-hanno lasciata sola in un b-bar e poi...
quel mo-mostro mi ha portata in una stanza e ha iniziato a-a spogliarmi e io piangevo, gridavo... tanto, Damon! Tanto! Se ieri non fossi arrivato tu, io...》, dico stringendo le lenzuola tra la mano e far scendere qualche lacrima. Mi bacia. Un bacio che fa sciogliere ogni singolo nervo del mio corpo. Quanto mi piacciono queste labbra e il loro saporo. Nessuna sensazione che trasmettono è minimamente paragonabile ad altri e sentirli così, di sfuggita, dà al tutto un sapore più avventuroso.
Poggia una mano sulla mia guancia e la accarezza dolcemente, rendendo il tutto più bello e quasi... romantico.
Mi chiede l'accesso con lingua e in dubbio, mi ritraggo leggermente, poggiando le mani sul suo petto. Non si ritrae minimamente e continua ad insistere fino a quando, mordendomi il labbro, infila la lingua con forza. Essere più appagati di così, non esiste. Mi divora le labbra e le nostre lingue giocano timidamente, quasi cerchino di conoscersi meglio. Se prima avevo freddo, ora il caldo ha preso di mira il mio corpo. Si alza su di me e solleva i lati della maglietta. Poi prende una coscia fra le mani e la stringe, facendomi genere per un secondo. Mai fatto. Mai provato.
《D-damon...》, mugolo.
Prende in ostaggio il mio collo e oltre a mordicchiarlo, lo bacia.
《Damon... i-io devo lasciare Stephan...》, dico cercando di essere più chiara possibile.
Si ferma un secondo e alza la testa.
《Perché?》, dice confuso.
《Perché? Perché prima di tutto, lo sto tradendo! Secondo, mia madre vuole che... che noi due ci sposiamo, a breve anche...》
《Sposare? A 19 anni?》
《Vuole che lo sposi e, adesso, beh... io non sono più sicura di amarlo!》, ammetto.
Mi pulisco le labbra e tocco il collo, sentendomi bruciare.
《Non te ne hanno mai fatti, vero?》, chiede sorridendo.
《Cosa?》
《Succhiotti! Non ti li hanno mai fatti, vero?》
《Mi hai fatto un succhiotto, Damon?》 dico ridendo.
《Probabile...》
《Come probabile? Sento che brucia, cretino!》 dico dandogli una pacca sul petto.
《Ho detto: probabile... che non ce ne sia solo uno!》
《Cristo, Damon! Sei veramente...》
《Cosa? Sexy? Si, lo so!》, dice mettendosi con le braccia dietro la testa a guardare il soffitto.
《No! Volevo dire insopportabile...》
《Anche... ma più sexy!.》, afferma ancora con un ghigno.
Questa sua arroganza mi dà sui nervi.
Dall'altra parte, sento che bussano alla porta della mia stanza e mi sollevo per andare ad aprirla ma, Damon mi blocca.
《Resta a letto, vado io!》
Gli sorrido ed esce. Non ho nemmeno controllato il telefono! Cerco tra le lenzuola e alla fine, lo trovo per terra.
Nessun messaggio da Jade. Immagino che Damon l'abbia avvisata ma, quello che vedo dopo è assurdo...
Decine e decine di chiamate, messaggi e videochiamate da Stephan.
Leggendo l'ultimo messaggio, il mio cuore si ferma.
Corro nella mia stanza e come credevo, Stephan guarda Damon che da dietro la porta, non gli permette di entrare in camera.
Vorrei scomparire. Sono addirittura solo con la sua maglietta...
《Stephan... Damon!》
Damon si gira a guardami e Stephan piomba immediatamente in stanza.
Ora sono nei guai e, purtroppo, sono nel torto...