Capitolo 20⭐️

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Il sole sorge onnipotente sul mattino e traspare sui nostri visi. La finestra riflette i suoi raggi fino a dentro ed io, per la prima volta, mi sento bene. La sensazione di stanchezza mi opprime ancora per le ore piccole che ho fatto ma, il college mi richiama all'ordine: devo proprio alzarmi. Durante la notte, siamo rimasti sempre nella stesaa posizione, tranne per il suo viso che si appoggia sulla mia nuca e la mano intrecciata alla mia. Al solo pensiero, la mia pancia fa una capovolta e un salto mortale all'indietro: la mia prima volta! Non è stata una mia scelta, è lui che mi ha portata a questo, a volerlo con ogni singola cellulare del mio corpo. Intenta ad alzarmi, mi sollevo, trascinando con me le lenzuola di seta.
《Ei... dove credi di andare?》, mi blocca Damon aprendo i suoi bellissimi occhi neri.
《Dobbiamo andare in classe! Ho già perso troppo lezioni!》, dico rirornando accanto a lui. Mi stringe subito tra le sue braccia.
《Ti... ti sei pentita?》
《Perché me lo chiedi?》, dico girandomi sul fianco.
《Te ne stavi andando senza nemmeno svegliarmi quindi, il mio primo pensiero é che magari tu... tu stessi scappando!》, dice ingenuamente.
《Non stavo scappando! Ho detto solo che dobbiamo andare in classe e io mi devo fare una doccia gelida.》, dico osservando le sue labbra.
《Come mai la doccia di prima mattina? Farai tardi, forse è meglio se la fai stasera.》, dice ammiccando.
《Non fare lo stupido, Damon! Devo farmi una doccia perché odoro di te!》, dico baciandolo a stampo.
《Odori di me, eh? E dimmi un pò, cosa è successo ieri sera? Ho un vuoto di memoria!》, dice facendo il finto tonto.
Le guancie diventano calde e questa volta, sono totalmente evidenti.
《Scemo, dai! Fammi alzare!》
《Voglio un bacio prima, sennò puoi scordarti le lezioni oggi!》
Roteo gli occhi al cielo. Attiro il suo viso al mio e lo bacio con trasporto, mentre lui si posiziona sopra di me sostenendosi con il gomito.
《Vorrai rifarlo adesso ma, sei ancora indolenzita, no?》
Una vocina mi dice di rivivere più intensamente quel momento e di essere travolta da lui ma l'altra, quella responsabile, mi permette di scacciare quel pensiero.
《Abbastanza! Dai, alzati prima tu!》 Mi scocca un altro bacio, poi si alza, non cercando nemmeno di coprirsi. Non lo avevo guardato bene ma, ora... beh, è grande! La prima volta che ne vedo uno ma, immaginavo che sia grande.
《Che c'è?》, mi chiede infilando i boxer.
《N-niente!》
《Come niente? Sei tutta rossa, Kat! Dimmelo!》
《Ehm... diciamo che non ti avevo guardato bene, okey?》
《Lo sapevo!》, dice ridacchiando.
Sbuffo dalla sua arroganza e mi alzo, coprendomi il corpo. Vado in bagno e lui mi raggiunge mentre io mi lavo i denti. Mi cinge la vita con le braccia e mi bacia il collo.
《Vuoi che ti accompagni a lezione?》
Lo guardo attraverso lo specchio, incuriosita.
《Davvero?》
《Perché non dovrei?》
《Non lo so... insomma, noi... cosa siamo, Damon?》, domando con aria afflitta.
Lui poggia la testa sulla mia spalla e mi sussurra.
《A-amici, giusto?》, chiede.
Guardo quella faccia che, in questo momento, mi fa solo schifo. Dopo tutto quello che abbiamo vissuto stanotte e tutto il resto, dice che siamo amici? Abbiamo fatto sesso, cazzo!
Me lo scrollo di dosso.
《Amici? Amici un corno, Damon! Hai detto di essere innamorato di me, non hai detto una fesseria e poi, stanotte... volevi solo scoparmi? Era questo il tuo obiettivo? Usarmi come hai fatto con mille altre, dicendomi di amarmi e mi ha tolto la verginità?》, gli grido.
《Cosa?! No, cazzo. No, Kat! Io... Non posso stare con te, noi... io non sono adatto a queste cose! Relazioni che poi vanno a finire male, le persone si innamorano e poi si lasciano. Credimi ho visto cos'è successo tra i miei genitori! Non voglio stare male come lo sono stati loro; non voglio perdere la testa per una ragazza e poi soffrirne.》, grida anche lui.
《Allora era solo sesso? Quello di stanotte per te non conta un fico secco?》, dico versando qualche lacrima.
《Cazzo, Kat! Non era "niente"! È stato bellissimo, porca puttana ma... non possiamo avere una relazione o qualsiasi cosa ti aspetti che faccia》, dice abbassando il capo.
Illusa. Sono una grande illusa.
《Quindi? Ora che vorresti da me?》
《Tu... cosa vuoi fare?》
《Nulla, Damon! È ovvio! Non posso stare con te clandestinamente e intanto tu ti fai le altre ragazze! Ti ho detto di amarti e tu... beh, ora non lo so più!  Ci distruggeremo a vicenda!》, gli urlo contro.
《Io sono già distrutto, Kat! Mi stai distruggendo lentamente... ho bisogno di te ma, non voglio esserti dipendente! Non voglio che tu diventi indispensabile nella mia vita perché, non lo sopporterei, se succedesse qualcosa tra noi, intendo. Basterebbe anche un piccolo litigio e tra noi finirebbe tutto invece, così, l'altro si arrabbia ma non finisce niente perché non è iniziato nulla e andiamo avanti senza troppi legami!》
《Io ne soffro, Damon! Non posso fare quello che dici perché, non so tu, non sopporterei di vedere il ragazzo che amo nel letto di una. Quello che vuoi tu Damon, è che io sia una delle tue troie.》
《Non è quello che voglio, cristo! Tu sei importante, sei molto di più!》
《Allora proviamoci, Damon! Non costa nulla a nessuno dei due!》, dico andandogli incontro.
Non risponde e sembra ancora convinto delle sue parole.
《Bene, allora! Quando lo capirai non ci sarò più, Damon! Scordati di me!》
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POV' S DAMON
Se qualcuno mi chiedesse cosa mi affligge, non saprei rispondere! Non capisco se, la mia frustanzione derivi dal fatto che, le SUE parole impresse nella mia mente mi ricordano di quanto stia sbagliando oppure il fatto che adesso, sia con qualcuno che non sono io, in una camera e magari su un letto a fare chissà cosa. Aveva ragione: estenuante. Non posso farci niente: le ho dovuto mentire! A soffrire qui, non sarei io ma, lei. Si merita di più di uno come me eppure, odio che stia con altri. Sono egoista, ne sono al corrente da un pò! Da una settima circa, da quando mi vede con uno sguardo diverso dal solito ed io che cerco di non pensarla, distraendomi. Non con il sesso questa volta, con la box! Adesso mi schifo solo a pensare di toccare chiunque altra che non sia lei ed il mio corpo, né è totalmente consapevole. Ho sbagliato tutto eppure, la parte meno egoista di me, dice che non poteva durare, che lei doveva essere al sicuro. Se Luis o Vinc venissero a sapere di lei e di quello che provo, non la lascerebbero in pace e io, non lascerò che le accada nulla a costo di non poterla più sfiorare.
《Amico, vuoi della vodka?》, mi domanda Neil, sedendosi su uno sgabello vicino. Annuisco e lui fa un segno al barista che ci porta due bicchieri rossi.
《Jade?》, gli domando. All'improvviso, Jade spunta dalla massa di uomini sudati e schifosamente puzzolenti.
《Qualcuno mi desiderava?》, grida alzando il bicchiere al cielo, evidentemente non proprio sobria.
《Kat... non è venuta con te?》, le domando.
《Ah, no! Non te l'ha detto?》, dice appoggiandosi al braccio di Neil per reggersi.
《Cosa mia avrebbe dovuto dire?》, dico bevendo un sorso di bibita.
《Che è uscita con Adam, ovvio! Si divertiranno di certo quei due!》
Per poco non sputo il liquido addosso ai due.
Giuro che ti ammazzo, Adam!

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