Capitolo 67⭐️

142 4 4
                                    

Non sono più sicura di nulla, ormai. Mi sto facendo domande su domande ed è inutile negare l'evidenza. Qualcuno che mi conosce, potrebbe dire che sto sbagliando, che pensandoci la prima, la seconda e anche la terza volta, non sembra una cosa del tutto errata. Io stessa, mi ripeto che sto sbagliando ma, so anche che sbaglio perché la mia testa è un continuo turbine di motivi che mi riportano indietro nel tempo, in un passato diverso dal presente ma, d'altronde, perché dovrei pensarci proprio adesso? Proprio perché la persona che ha segnato profondamente il tuo passato, è ritornata  e quando credevi di essere all'apice della tua gloria nella famiglia, nel lavoro e con il mondo, lui ricompare. Avete mai amato così tanto? Avete mai provato conforto nei momenti bui, solo nel sentire la sia voce? Avete mai continuato a lottare in silenzio, per un amore infnito? Questa è la nostra storia. Damon deve restare o andarsene. Le cose sarebbero molto più facili se lui non ci fosse ma, a quanto pare, mi è impossibile combattere contro tutti le parti di me, pure le più piccole, che gridano il suo nome. Gli ho perdonato tutto, senza accorgermene. Eppure ancora una parte razionale, rimasta pura dalle grinfie di questo ragazzo, mi dice di scappare più lontano possibile e godere di un'esistenza calma e sicuramente, più che felice con Austin, non che non lo possa essere con Damon solo che... beh, nemmeno io non lo so, cavolo! Anche per questo motivo, sono uscita a correre. Una mia collega, mi ha consigliato che, è un buon metodo per dimenticare ma, anche per pensare e non so se questo è un bene o un male visto che, penso già abbastanza. Sono le cinque e mezza della mattina eppure, mi sento più forte che mai. Sono uscita approfittando del fatto che, in casa regnava il silenzio e anche perché se Jonah si dovesse svegliare, non avrà bisogno di me: sta dormendo con il suo papà! Il suo bel papà... questa corsa servirà davvero a qualcosa? Lo spero bene perché, non mi pare che stia funzionando ma... vedremo.
《Una bella ragazza che corre tutta sola?》
Sobbalzo dallo spavento e mi blocco all'istante. Trevor. Ma me lo ritrovo sempre tra i piedi? 《Martin... adesso anche mi segui?》, dico ridendo e incrociando le braccia al petto.
《Forse ma, come puoi vedere, anche io sto correndo... quello che mi stupisce è vedere te, correre! Lo faccio da una vita eppure non ti ho mai vista!》, esclama mordendo il labbro e facendo scivolare il suo sguardo per tutto il mio corpo. Maledetti indumenti sportivi! Ero convinta di non trovare nessuno in giro, o almeno nessuno di mia conoscenza, così ho messo un top nero e dei fuseax che, fasciano abbastanza le mie forme e con la fortuna che ho, proprio lui dovevo incontrare.
《È la prima volta che corro! Dicono che libera la mente ma...》
《...ma? Problemi con il tuo fidanzato?》
《Gli affari tuoi mai, no?》, dico sulla difensiva.
《Abbassa la guardia, ragazzina! Volevo solo sembrare gentile...》, si difende.
Ha ragione... sono io che complico sempre tutto!
《S-scusami...》
《Figurati! Ne vuoi parlare? Sai... non sono molto bravo con queste cose ma, vedo il tuo visino triste e, non posso far a meno di interessarmi...》
《Non importa, davvero! Ho solo troppe preoccupazione, anche con Jonah e...》
《...e quel ragazzo! Com'è che si chiamava? Ah si... Damon. Lui c'entra o sbaglio?》
《C-come hai fatto a capirlo?》
《Intuito... e poi, bastava vedere come ti guardava, quella volta alla riunione, per capire tutto! Chi è, in realtà?》, domanda curioso. Dovrei parlargliene? Forse mi farebbe bene, parlare con qualcuno che la vede da un punto di vista diverso.
《Mmh... possiamo non parlarne qui? Perché non ci sediamo o non lo so...》
《Perché non andiamo in spiaggia? È poco distante da qui...》, propone indicandomi la direzione.
《Lo so ma, non ti fare strane idee, Martin!》, riprendendo a camminare.
《Strane idee? Su cosa?》, dice raggiungendomi.
《Su di noi... non verrò a letto con te, sia chiaro!》, preciso seria. Scoppia in una risata e si sistema il ciuffo ribella con una mano.
《White, sei la ragazza più bomba sexy barra stronza acida, che abbia mai conosciuto!》, esclama con un sorriso a fior di labbra.
《Era un complimento? E poi mi spieghi perché mi cammini dietro?》
《Era un complimento, ragazzina! Ti sto dientro perché, se permetti, vorrei proteggere il tuo bel di dientro da occhi indiscreti...》 《... come i tuoi!》, lo interrompo.
《Così mi ferisci!》, dice portandosi una mano sul cuore teatralmente. Mi scappa una leggera risata.
《Diventi più bella quando ridi...》, confessa ritornando serio. Questo ragazzo non sta bene!
《E tu, sei sempre più strano nei miei confronti...》, ribatto.
Mi prende per la mano, costringendo voltare il mio corpo verso il suo.
《Senti, non ti voglio scopare, okay? Ti confesso che la voglia di farlo è tanta ma, so che non sei quel genere di ragazza quindi, non ho intenzione di insistere... voglio solo imparare a conoscerti, tutto qui! Tregua?》, dice tendomi la mano.
《Amici?!》, domando meravigliata da lui e da questa sua doppia personalità.
《Amici... vuoi?》
Lo guardo. Guardo la mano tesa. Amica di Trevor Martin? Il ragazzo che, ha provato per un anno intero a portarmi fuori con lui mi sta chiedendo di essere amici? Sembra impossibile ma, perché no: non mi costa nulla provarci apparte,  un calcio negli stinchi se non dovesse comportarsi bene ma, comunque non nuocerebbe a me, quindi...
Annuisco. 《Amici...》, dico stringendo la mano. Luis sorride soddisfatto e io ricambio il suo sorriso così sfacciato ma anche divertente.
《Allora, Amica, mi racconti cosa ti ha portato ad alzarti di prima mattina per correre o preferisci che ti dica cosa penso io...?》
《Avanti, Amico! Voglio sapere cosa la tua magica lampada, ti ha detto...》, dico scherzando.
《Mmh... facendo due più due e considerando che, sono un maschio e tu una donna, io direi che, questo Damon, ha qualcosa a che fare con il tuo passato e ora, è tornato proprio mentre la tua relazione con il mitico Austin andava a gonfie vele, no?》
Okay, signori e signori, svelatemi il trucco di questo ragazzo nel sapere tutto!
《Allora hai davvero la lampada!》, esclamo.
《Ho azzeccato?》
《Più o meno è come hai detto tu...》, dico vedendo la spiaggia da lontano. Non aggiunge altro fino a quando, non raggiungiamo la riva del mare e i nostro corpi, sono distesi sulla sabbia umida.
《Se Damon è la causa di questa tuo "cercare uno sfogo nella corsa", significa che è ancora qui... cosa lo trattiene? Il lavoro? Magari la sua famiglia? Tu?》
《Suo figlio...》, mormoro senza togliere gli occhi dalla lunga distesa dell'oceano, dove il sole, sta per sorgere.
《S-suo figlio? Ha un figlio?》
《Nostro figlio...》, rielabora la risposta. 《Aspetta un secondo... quel bambino... Jonathan non è il figlio di Austin, quindi? È suo...》, dice arrivando automaticamente alle conclusioni.
《È così però, Jonah crede che Austin sia suo padre, quindi...》
《Cos'è successo di preciso? Lui non voleva il bambino e poi dopo si è presentato o...?》
《È stata colpa mia! Quando l'ho scoperto, io ero al college. Il giorno stesso, la sera, è successa una cosa e lui mi ha lasciata dicendomi che... che non mi aveva mai amata e roba del genere. Mi aveva ferito e io, credo per ripicca, non gliel'ho mai detto fino a otto mesi fa. Ci siamo incontrati dopo tre anni al matrimonio di mio cugino e io, non sapevo di trovarlo lì.》
《Ha capito di aver sbagliato?》
《Mi aveva mentito per proteggermi... il fatto è che lui, aveva a che fare con persone poco affidabile ma, se n'era tirato fuori molto tempo prima di conoscermi. Uno stronzo che, ce l'aveva a morte con lui, l'ha ricattato e successivamente mi ha rapita... è lì che ho riincontrato Austin. Insieme a Damon, al suo aiuto e a quello dei miei amici, mi hanno liberata ma, Damon era cambiato. Dopo una settimana di sue continue scomparse durante la giornata, un bel giorno, lo stesso in cui ho scoperto di essere incinta, lui è piombato in camera per dirmi che non mi aveva mai amata e che solo in quel momento, lo aveva capito! Mi ha allontanata da lui per proteggermi e io, l'ho  saputo troppo tardi perché, quando lui è rientrato nella mia vita, c'era già Austin... Sta recuperando il tempo con suo figlio e presto, gli diremochi è Damon in realtà ma, tra di noi... c'è stato un bacio, una notte di circa due mesi fa e poi, un altro ieri notte dove, ho confessato di essere ancora innamorata di lui... le cose mi stanno sfuggendo di mano!》
《Wow! Sembra un film... non vorrei mai essere nei tuoi panni! Quindi, fammi capire, tu lo ami ancora ma, qualcosa ti impedisce di riprovarci e il qualcosa è Austin o sbaglio? Tu lo ami?》
《Io lo amo. Lo amo eppure, mi manca qualcosa e adesso che, Damon è ritornato e ci siamo detti chiaramente in faccia che ci amiamo ancora, le cose si complicano, capisci? Non so che fare.》, dico sbuffando.  《Per quanto ne so e per questo possa capire io di tutta questa storia, entrambi ti amano. Damon perché, anche se ti ha mentito e ti ha fatto soffrire, ti ha protetta. Austin perché si è preso cura di tuo figlio e anche delle tue ferite... sono entrambi speciali, non è così?》
《Già... forse sono io quella sbagliata in tutto ciò! Teoricamente sto con Austin ma, in um certo senso, sto anche con Damon e questo mi spaventa. È normale? No.》, dico con una risata alquanto nervosa.
《Magari, sei solo troppo confusa per decidere adesso! Concediti del tempo per elaborare, pensare a tutto quello che è successo tra te e Damon e anche al tuo percorso con Austin. Non so, puoi prenderti una vacanza e staccare un po' la spina da tutto...》, consiglia. Forse, ha ragione! Mi sto sforzando di capire delle cose che, non si risolveranno se non capisco prima io, cosa voglio realmente. Devo darmi tempo. Prendere le giuste distanze da entrambi: è la cosa migliore per tutti!
《Credo che, sia il migliore consiglio che mi potessero dare! Sicuro di non essere bravo in queste cose?》, lo prendo in giro.
《Sicuro ma... sono contento di averti aiutato, in qualche modo! La tua è una storia complessa persino per me, lo ammetto!》
《Questo è più che evidente, comunque... sono già le sette! Io devo tornare a casa anche perché, ho una casa da pulire, un figlio da svegliare e una colazione in grande da preparare!》, dico alzando e scontolnaso via dai miei leggins, la sabbia rimanente. Trevor si alza e fa lo stesso, accompagnandomi di No al punto in cui ci siamo incontrati. Lo confesso: Trevor non si è dimostrato poi, così male anzi, sono rimasta affascinata da come lui mi abbia ascoltata per poi, dare un suo giudizio su come affrontare la situazione. È quello che avrebbe fatto Cody se fosse stato qui ma, lui non c'è e mi manca davvero tanto.
《Vieni a lavoro oggi?》, domando fermandosi nello stesso punto in cui eravamo circa un'ora prima.
《Ho impegni a casa! Senti... se ti va, ogni mattina possiamo andare a correre insieme? Solo se ti va, ovvio...》
《Emh, si... grazie a te, sento le idee più chiare e devo dire che, non sei male come amico...》, dico abbassando lo sguardo imbarazzata. 《Si, prendilo come un complimento!》, commento sorridendo.
《Lo aggiungerò ai miei trofei più preziosi, allora...》
《Mi farai commuovere!》, dico ridendo.
《Beh... il tuo sorriso, è già un grande trofeo per me! Spero di averti aiutata al meno un po'...》, dice infilando le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta.
《Non sai quanto... grazie! Allora... ci vediamo domani? Stesso orario e stesso posto?》
《Perfetto... passa una buona giornata!》, dice salutandomi con un cenno della mano e un gran sorriso. Io ricambio e prendiamo due strade diverse. Una mattina iniziata in modo diverso dal solito e domani, sarà la stessa cosa. Per uno strano motivo, Trevor mi piace, nel senso che mi ricorda tanto Damon, sarà per questo...
Arrivata davanti alla porta di casa, sono già le otto e, cosa strana, la macchina di Austin è ancora parcheggiata nel viale. Che sia successo qualcosa? Affero le chiavi e le inserisco nella chiusura ma, non faccio in tempo ad aprirla che, la porta scatta in automatico, facendomi apparire la persona che, non avrei mai pensato di rivedere. Sally. Che fa qui? In casa mia, poi... sarà venuta per Damon? Che domande, è ovvio che si venuto per lui! Ma come si permette di entrare in casa mia questa brutta stronza? Damon gli appare accanto, mezzo nudo, e con degli evidenti segni sul collo. La sua espressione è dura ma, nell'incontrare in mio sguardo, diventa debole. Potrei vomitare da un momento all'altro! Se questa è una punizione, vi prego di farla smettere: tutte ma, non lei!
《D-Damon che, fa lei qui?》, domanda senza degnarla di un minimo cenno di saluto.
《Se ne stava andando... Sally non è proprio né il lungo né il momento! Gira a largo...》, gli dice Damon indifferente. Per un attimo, mi sento sollevata dalle sue parole ma, quando riguardo  l'incavo del suo collo, segnato da quei segni, metto via il pensiero. 《Ma Damon, avevi detto che mi volevi e adesso che sono venuta apposta per te, mi mandi via?》, gli starnazza contro. Potrebbe fare perfettamente  l'oca per un circo!
《Chi cazzo ti vuole? Solo perché abbiamo scopato qualche volta, non vuol dire nulla per me. Puoi andartene a fanculo!》, gli intima di andarsene. Lei strabuzza gli occhi e posso i suoi occhi su di me.
《È per lei, vero? Preferisci una cessa a me?》
Sono pronta ad attaccarla ma, Damin mi precede: 《Tu non vali nulla in confronto a lei e ora, se ti dispiace, devi toglierti dalle palle! Ciao e a mai più!》, gli dice prima di tirarmi dentro e sbattergli la porta in faccia. Spero che Austin non sia in casa perché ho voglio di gridargli contro tutti quello che mi sta passando per la testa ovvero, nulla di buono.
《Austin e Jonathan?》, domando cercando di mantenere la calma.
《Austin ha accompagnato Jonah a scuola ed è andato a lavoro con un collega...》, sussurra in tutta risposta.
《Bene, così posso gridarti in faccia quanto mi hai schifo! Ti rendi conto a cosa cazzo ho appena assistito? S-sei un bugiardo, Damon! Sei solo un bugiardo!》, gli vado contro.
《Fammi spiegare, Kat...》, interviene lui.
《Ti odio, Damon! E pensare che, sono uscita alle cinque della mattina per pensare a tutto quello che stava succedendo fra di noi e cosa doveva fare con te e Austin, invece tu, ti scopi lei in casa mia? Una volta, sarei scappata lontano, magari nella mia stanza del college per piangere come un adolescente per te e le tue stronzate mentre adesso, non mi fa più nessun effetto perché ho tante cose belle nella vita che, non posso stare a piangermi addosso per qualcuno che gioco con i miei sentimenti... avevi voglia di scopare? Perfetto, direi! Esci da casa mia e...》, non mi lascia finire la frase che il suo corpo scatta contro il mio e prendendomi il viso fra le mani, mi bacia. La mia mente vorrebbe gridargli di ritornare da Sally e lasciarmi in pace mentre, il mio cuore, vuole solo assaporare queste labbra. Come sempre, il mio cuore ha la meglio. Gli mordo il labbro inferiore e con la scusa, la mia lingua si fa strada tra la sua bocca. Un semplice bacio che, si trasforma in una passione irrefrenabile. Stringo i suoi capelli fra le dita mentre, le sue mani, scorrono fino alle natiche che palpeggia avidamente e poi, insinua una mano nei leggins. È lì che prende le distanze da me.
《Primo, tu non mi odi ma, mi ami... secondo, anche se tutti i miei ormoni gridano, per la voglia di scopare, non lo faccio perché, l'unica che voglio vedere nuda nel mio letto mente grida il mio nome, sei tu... terzo, mi sono ritrovato Sally sulla porta di casa e mi è saltata addosso, lasciandomi questi cazzo di segni ma, non significa nulla! Io solo solo tuo. Tuo. Tuo. Tuo.》, afferma per poi riunire le sue labbra alle mie. Quindi... non hanno fatto nulla? Sally si è lanciato su di lui a peso morto aspettandosi, che cosa? Una relazione? Forse. Una facile scopata? Sicuramente sì. Sono andata fuori di testa nel vedere quei segni alla base del suo collo eppure, non mi dovrei preoccupare di ciò che fa lui ma, di Austin.
《Da quanto tempo è che non lo fai?》, gli sussurro.
《Da quando sono qui...》, confessa. Sei mesi? Wow. È un record per lui.
《E-e prima...?》
《Senti, non mi importa di quelle con cui l'ho fatto perché sai benissimo che poi le ho mandate tutte a fanculo! Io volevo sempre e solo te. Mentre mi facevo quelle, volevo che ci fossi tu, sotto di me e in questo momento, immagina la voglia, dopo sei mesi di niente sesso, di prenderti sul quel divano e farti mia!》Ogni parola, un brivido. Non so come faccia ma, anche quando dice queste volgarità sulle altre ragazze per poi fare il paragone con me, io la associo alla cosa più romantica che ci sia. Tutto quello che dice, è come una doccia bollente e anche se è sempre la stessa, le sensazioni, ritornano più belle e più importanti di prima. Devo cogliere tutto, anche i più piccolo segnali che il mio corpo manda e a quanti pare, Damon ha questa specialità che, Austin non ha. 《Beh... dovrai contenere i tuoi istinti!》, dico ridendo. 《E per prima cosa, ti consiglierei di togliere la mano dal mio culo... 》
《Questo culetto mi fa impazzire!》, dice stringendolo fra le dita e dandomi un bacio sul naso. Amo quando fa così però, mi sento costretta a chiarire le cose tra noi due.
《Emh, Damon... io ancora non ho...》
《Si.. lo so ma, dopo quello che hai detto, io ci penso continuamente e continuo a pensare che, il nostro amore, durerà per sempre perché, guardaci... sono passati tre anni e noi ci amiamo ancora e anche più di prima. Come lo spieghi questo? Non conosco amore più grande di quello che io, provo per te. Il tempo ha solo rafforzato tutto e forse, questo è il nostro destino: incontrarci; amarci; separarci; ritrovarci; amarci ancora con la differenza che io, non voglio più separarmi da te. Non voglio.》
E se le parole fossero dei doni, queste sarebbero il più bel regalo che un uomo potesse fare alla sua donna. E mi ritrovo qui, a riflettere di nuovo sul giusto e lo sbagliato, sul bello e il brutto. Queste parole dovrebbe forse influenzare le mie emozioni? Peccato: credo l'abbiano già fatto! Quando sono pronta a rispondere, il mio telefono squilla e sbuffo frustata.
《Scusa...》, gli dico. Lui sorride e togliendo la mano dai miei leggins, mi bacia dolcemente sulle labbra e si allontana con la scusa di andare a fare una doccia. Miseriaccia!
"Austin, dimmi..."
"Amore, tutto bene? Stamattina non eri in casa a e non rispondevi al telefono: dive sei andata?"
"Sono andata a correre... ti serviva qualcosa?"
"M-mi ha chiamato mia madre..."
"Oh... s-sta bene?" Diciamo che, io e la madre di Austin non andiamo molto d'accordo anzi, a dirla tutta, è una vera di rompi palle...
"Si, molto! C-ci ha invitato a pranzo, domenica..."
"Ah, davvero? Non mi odia più o qualcuno le ha dato una botta in testa?"
"Kat... ti prego! Voglio che andiate d'accordo..."
"Io non le ho fatto nulla... è lei che non mi accetta solo perché ho un figlio com un altro che non sei tu!", mi lamento.
"Ti prego.... fallo per me!"
Ed é inutile dire che, anche Austin ha questo effetto su di me. È così buono e dolce che, non riesco a dirgli di no.
"Eh va bene...", mi arrendo. "Grazie amore... un'altra cosa, mi è sfuggito il fatto di Damon..."
"Fantastico! Mi immagino i bellissimi com.e to che ha fatto..."
"In realtà, vuole che venga anche lui e Jonah..."

Noi siamo infinito⭐️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora