Capitolo 48⭐️

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POV'S JADE
Ho dormito qualche ora, si e no. Mi sono addormentata dopo che, il mio magnifico ragazzo, mi ha cullata e rassicurata dicendo che la mia unica amica, ovunque sia, sta bene ed e al sicuro. Prego che sia così. Penso che sia scappata per schiarirsi le idee su la questione del bambino e della madre ma, fino a quando c'ero io, non mi pare avesse intenzione di fuggire durante la notte e non farsi più vedere. Qualcosa mi puzza e quel qualcosa sono sicura abbia a che fare con Damon. Magari gliel'ha detto e lui non ha reagito bene... no! Damon la ama così tanto e sono sicuro che non rifiuterebbe mai il suo bambino. Allora come stanno veramente le cose?
Dò una rapida occhiata al cellulare e come immaginavo, Damon mi ha scritto un messaggio mentre di Kat, nessuna traccia. Apro il messaggio di Damon e leggo velocemente il messaggio.
"Non fare domande. Salutami Neil e Adam. Non so se ci incontreremo ancora Jade ma, lo spero. Ti voglio bene anche se non te lo dico mai.
Nessuno di voi capirà il perché l'ho fatto, il perché ho lasciato andare l'amore della mia vita e lei ora mi odia. È mio dovere proteggerla. Luis é ancora in giro ma, non vuole lei ma me, quindi mi seguirà. Devo risolvere questa cosa una volta per tutte e, se vi fossi stato ancora vicino, vi avrebbe fatto del male come del resto avrebbe potuto farlo sempre ma, quando è arrivata Kat nella mia vita, ho capito. Non dirle nulla di questo messaggio, per favore. So che sei la sua migliore amica ma, sei anche la mia. Lei sta soffrendo e io ancora di più ma, é giusto così. Non cercatemi: non mi troverete! Prendetevi cura di voi ma, anche di Kat. L'ho ferita ed è meglio così o almeno finché questa storia non si sarà conclusa, che lei mi odi. Non dove sapere che la amo ancora quando, in realtà le ho confessato il contrario. È per il vostro bene. Ci rivedremo presto. Promesso! -Damon."
Ogni parola di questo messaggio, mi sconvolge e più volte lo rileggo, più capisco le intenzioni di Damon e il suo comportamento strano assunto durante la settimana. Adesso ho capito tutto ma, la cosa che più mi impaurisce è dove possa essere Kat con un bambino in grembo, dopo un simile batosta. Immagino che, Damon non sappia nulla del bambino e Kat, si senta come se mie elefanti l'abbiamo investita. Questo significa "amare" e anche se accetto la scelta di Damon, non vorrei che se ne fosse andato senza sapere tutto. Senza sapere del bambino. Se Damon avesse saputo, sarebbe rimasto? Non sono sicura della risposta.
Sveglio Neil e lui, si alza di scatto e afferra il telefono che gli porgo per leggere il messaggio. I suoi occhi vanno come razzi da una parte all'altra del telefono e pian piano, il suo viso, si rabbuia. Lascia ricadere il telefono sul letto e mi stringe in un abbraccio.
《Dobbiamo trovare Kat! Non può essere lontana...》, dice baciandomi sulla nuca. Annuisco e ci alziamo per prepararci, non scambiandoci nessuna opinione su quello che abbiamo letto. Da una parte, gli sono grata ma, per lui, il quadro della situazione non è molto chiaro. Non sa del bambino.
POV'S KATY
Il mio risveglio, non è come tutte le altre volte, in questi ultimi mesi. Tutto intorno a me è sconosciuto, tranne per il ragazzo seduto vicino a me su una poltrona, che continua ad armeggiare con dei fogli.
《Ciao...》, dico dopo qualche tempo, presa a fissarlo.
《Ei, ti sei svegliata! Sono stato io?》, dice alzandosi per poi sedersi accanto a me.
《No, tranquillo! Che facevi?》, chiedo mettendomi vicino a lui.
《Ehm... scrivevo una canzone ma, non è importante ora! Tu, come stai?》, domanda mettendo una mano sulla mia.
《Aspetta, tu scrivi canzoni?》, dico stupita.
《Si ma, lascia perdere! Allora?》
Sospiro e mi tiro i capelli indietro. Tutti i momenti della giornata di ieri, mi ritornano in mente. È tutto una situazione che non voglio ricordare ma, il mio pensiero fisso é sempre Damon. "Quanto vorrei che quelle parole fossero state solo un sogno, amore mio..."
Non ritornerà, me lo sento. Quanto vorrei non averti mai conosciuto, Damon Clark. Quanto vorrei non averti mai baciato. Quanto avrei voluto non innamorarmi di te per poi soffrire così tanto.
《Stai piangendo? Sicura di stare bene?》, chiede Cody evidentemente preoccupato.
Annuisco e asciugo la lacrima scesa.
《Scusami... sto bene, ho solo un pò freddo: credo che stare sotto la pioggia non mi abbia fatto bene ieri sera...》, dico ridacchiando.
《Ti prendo una mia felpa, vuoi?》
《Grazie...》, dico abbassando lo sguardo. Mi sorride e si alza per prendere una felpa e poi me la poggia sulle spalle.
《Allora, teoricamente ho una sconosciuta in casa quindi, prima di raccontarmi la storia della tua vita, che ne dici di dirmi perché una bella ragazza come te era in giro tutta sola alle tre di notte?》, dice ridendo.
《È... una storia l-lunga...》, dico tirando su con il naso.
《Ho tutto il tempo del mondo. C'entra con un ragazzo?》
Alzo gli occhi su di lui e annuisco.
《Capisco... deve essere molto importante per te, tanto da indurti a fuggire dal college... lui viene con te al college, no?》
《G-già... ehm, ti dispiace se uso il bagno?》, chiedo per sviare la conversazione. Ride sotto i baffi.
《Tranquilla, se non vuoi parlarne non fa nulla ma, sappi che non mi arrendo! Posso ricattarti con un crepes alla cioccolata appena fatta?》
Ma questo come riesce a farmi ridere così?
《Mmh... facciamo due crepes e ti racconto cosa mi é successo: siamo d'accordo?》, dico con un sorriso sulle labbra.
《Mi piaci, ragazzina!》, dice dandomi un bacio sulla guancia. Arrossisco al suo gesto così spontaneo.
《Ci sto. Vieni che ti faccio vedere dove si trova il bagno...》
Lo seguo ammirando il delizioso appartamento. Una cucina completamente in acciaio che ha il suo stile e ai sue lati, ci sono le stanze da letto: quella dove ho dormito io e la sua. Al centro, si estende un grande salotto invaso da fotografie e poi, una televisione al plasma e un divano tanto grande se non di più, la tv. Il bagno invece, si trova proprio nella sua camera.
《Ti lascio anche un paio di pantaloni della tuta sulla sedia e io vado di là, ti aspetto!》, mi avvisa.
《Cody?》, lo richiamo prima di entrare in bagno.
《Dimmi...》
《Non chiamarmi più "ragazzina"!》, lo informo incurvando le labbra.
《Antipatica! Muoviti o mi mangio tutto io!》, dice ridendo e lanciandomi un cuscino che io afferro prontamente al volo. Sorrido e mi chiudo in bagno. Sospiro e poggio una mano sul mio pancino.
"Ci sei anche tu, lo so piccolo..."
Mi osservo allo specchio e mi stupisco di essere così in ordine tranne per una leggero residuo di matita sotto gli occhi. Mi infilo sotto la doccia e sentire scorrere l'acqua calda sulla mia pelle, mi permette di rilassare i muscoli tesi sulle spalle. Una volta finito, mi copro con l' asciugamano che mi ha lasciato così come lo spazzolino sul lavandino. È preparato, il ragazzino!
Piego la... la Sua maglietta e la guardo con un misto tra amore e odio. Mi impongo di smetterla di pensarlo, visto che sicuramente a lui, non interessa nulla di me e, indosso la felpa e i pantaloni della tutta di Cody. Mi pettino i capelli e li lego in una coda alta ben fatta. Esco dalla stanza e mi dirigo nella cucina. Lui è in piedi mentre, su un piatto, deposita un paio di crêpes e in dei bicchieri versa del succo.
《Sto iniziando ad adorarti...》, dico sedendomi vicino a lui. 《Era ora che uscissi dalla doccia: pensavo ci fossi caduta!》, scherza e poi mi avvicina il piatto.
Ne prendo un morso e faccio un mugolio di piacere.
《Vuoi ancora nutella?》, domanda divertito.
《No, ti ringrazio!》
《A me sembra troppo pulita...》, esclama.
《Cosa...》
Non termino la frase che, con il dito, me ne spalma un pò sul naso. Alza le spalle come per giustificarsi e io, lo ripago con la stessa moneta, prendendone un pò dal barattolo per spalmarlo sulla sua guancia.
《Ragazzina, io sono apposto, grazie!》, dice ridendo.
《Ti vedevo troppo pulito... ah, ti ho detto di non chiamarmi in quel modo!》, dico stringendomi nelle spalle con fare innocente.
《In quale modo ragazzina?》, richiede beffardo.
《Vuoi la guerra? Sono capace di versarti il sacco sui tuoi bei capelli e così, li spettinerei tutti...》
《Okay, mi hai convinto! Tutto ma, non i miei bellissimi capelli!》,dice convinto. Si allunga sul tavolo per prendere dei tovaglioli e me ne passo uno.
《Sei troppo vanitoso!》, affermo dandogli una pacca sul petto.
《Forse... però piaccio alle ragazze!》
《Io credo che piaci alle ragazze per i tuoi occhioni blu... il resto è sopravvalutato!》, dico con un smorfia.
《Invece di parlare troppo ragazzina, bevi quel succo prima che si ammuffisca come le tue sporche parole...》, dice facendo il finto offeso. 《Questa me la paghi...》, dico lanciandogli uno sguardo omicida. Prendo il mio succo e lo sorseggio con calma.
《Ma questo è succo ai mirtilli? È il mio preferito...》
《Dici sul serio? È anche il mio...》
Ci guardiamo un attimo e poi scoppiano a ridere. Questo ragazzo mi fa ridere a ogni cosa che dice, anche la più seria e mi trasmette tanto calore, quasi fosse... familiare e la sua compagnia é gradevole pur non sapendo nulla di lui, sento di potermi fidare.
《Stai meglio, ora? Scommetto che è da tanto che non ridi...》, dice abbastanza serio e ha ragione.
《Infatti... grazie Cody, di tutto! Non mi conosci nemmeno e fai tutto questo e mi fai ridere e... non so che dire!》
《Tutto questo? Ti ho dato un passaggio, una camera, delle crêpes e un succo. Non mi pare chissà cosa...》
《Invece per me è molto... comunque tolgo presto il disturbo!》
《Scherzi? Puoi rimanere quanto vuoi... mi piace stare con te e poi, mi sembra di conoscerti da una vita...》, ammette fissandomi.
《A-anche per me... sei unico, Cody!》
Toglie le mani dalla forchetta e allarga le braccia. 《Vieni qui, ragazzina!》
Sorrido e mi faccio abbracciare da questo ragazzo, apparentemente sconosciuto ma, di un so che di familiare.
《Mi vuoi dire adesso, chi ti ha ridotta in questo modo?》, sussurra separandosi di poco da me.
Annuisco e inizio a raccontare passo dopo passo tutte quello che è successo con Damon. Con Stephan. Mia madre e tutti il resto, compreso la storia di Luis. Non so perché ma, so che di lui posso fidarmi. Ascolta senza fiatare e sembra impassibile anche nelle parti più scandite che riguardano Luis o i miei tradimenti con Damon.
《... così sono scappata e ho camminato senza una metà. Non sapevo cosa fare e mi sentivo così sola. Ti giuro che, ho pensato di uccidermi... e non ti chiedo di capirmi solo che, per lui, ho rinunciato a tutto e ho lottato credendo fosse per sempre ma, non ho stato così a quanto pare. Dopo tutti quello che abbiamo passato, i nostri litigi e il resto, dicendomi di amarmi, mi ha illusa e f-ferita. I-io lo amo ancora. N-non posso non amarlo...》, continuo senza mai fermarmi.
《Posso dirti come la penso?》, domanda.
《C-certo...》《Ti ho ascoltato e anche se, faccio fatica a ricordare tutti i nomi dei tuoi amici e spasimanti, sono arrivato alla conclusione che, questo Damon, sia un vero e proprio idiota. Insomma, se tu raccontassi queste cose ad uno sconosciuto, sembrerebbe di trovarsi in un film d'azione ma anche, drammatico e mi sembra tutta una grande cazzata. In sei mesi, ha fatto di tutto e pure di più per stare con te e ha dimostrato di amarti. Quel tatuaggio è una grande prova di amore e quindi io, non capisco come possa essere arrivato a questo. Non conosco altri modi per dimostrare quanto ti possa amare ma, lui è stato così... bipolare. Non penso sia così crudele da usarti in questo modo. Kat, c'è sicuramente una spiegazione...》
《No, non c'è! L-lui ha smesso di amarmi perché magari, ha capito che non sono abbastanza per lui o ha trovato un altra più bella di me e...》
Cody mi prende la testa fra le mani e mi costringe ad alzare lo sguardo su di lui.
《Non lo dire nemmeno per scherzo, va bene? Una cosa che non posso accettare sono le cazzate e ti assicuro che, nessuna ragazza che abbia mai conosciuto è come te, nessuno. E se quel Damon crede che ci sia una persona meglio di te e anche più bella, é un gran cazzone. Tutti vorrebbero avere la fortuna di essere amati da te e non ti sto dicendo queste cose solo per risparmiarti qualche pianto ma, perché le penso. Sei una ragazza speciale che, ne ha passate e ne sta passando di tutti i colori ma, sono sicuro che, nessun' altra potrebbe affrontare tutto ciò meglio di così quindi, non parlare mai più di te come se fossi il nulla perché, ti informo che, non sei il nulla, tu sei molto di più.》, dice Cody con una tale naturalezza e sincerità che, mi viene voglia di baciarlo.
《Ti ho già detto quanto ti odoro?》, dico stringendolo più forte tra le braccia.
《Si ma, non mi dispiace quando me lo dico più volte...》, dice baciandomi la nuca.
《Penso che tu, sia il fratello che non ho mai avuto...》, biascico.
《Intendi dire che mi vuoi bene, ragazzina?》
Annuisco sul suo petto. 《Anche io te ne voglio...》
《Devo dirti ancora una cosa...》, dico improvvisamente e staccandomi da lui. Spero che, quello che sto per dirgli non lo traumatizzi troppo. 《Riguarda ancora Damon?》
Deglutisco a fatica e guardo la mia pancia. Non so nemmeno come dirlo: è ancora così strano per me!
Gli prendo la mano e la poggio sul grembo. Fa una faccia interrogativa ma poi, lo vedo sbiancare. Stringe la presa sulla mia mano e si avvicina di un passo.
《Sei... insomma, non sono capace neanche di dirlo! Aspetti... un bambino?》
《É di Damon. L'ho saputo solo ieri e quando, é ritornato e io volevo dirglielo, lui ha detti quelle cose e, dopo ho capito di non volerglielo dire... non ha più importanza!》
《N-non ha importanza? Kat stai per avere un bambino a soli venti anni e quello lì ti ha lasciata... come farai?》
Alzo le spalle non sapendo una risposta precisa.
《Voglio tenerlo...》
Lui li guarda comprensivo e mi stampa un bacio sulla fronte.
《Okay, se non vuoi dirglielo, non sei costretta a farlo, tranquilla...》
《Grazie... hai visto il telefono per caso?》
《Mi ero dimenticato di dirti di averlo messo sotto carica: è di là in camera mia! Vado a prenderlo...》
《Non vale la pena, vado io...》, mi offro ma lui nega con il capo.
《Cody, non sono invalida solo perché sono incinta!》, scherzo.
《Ma se posso risparmiarti dei sforzi, lo faccio volentieri... ora torno!》
Si allontana e ritorna dopo qualche minuto con una strana espressione sul viso.
《Kat, quella tua amica, mi pare si chiami Jade, ti sta chiamando.》
Saltk giù dallo sgabello e gli prendo il telefono, accettando subito la chiamata.
*inizio*
"Kat, porca troia, finalmente hai risposto! Stai bene? Dov sei?"
"Jade, sto bene! Sono a casa di... di un amico!"
"Un amico? E chi è? Kat, sono preoccupata, sei sparita da ieri sera e ho saputo cos'è successo... con Damon. Non gli hai detto nulla del bambino, vero?"
"No... e non voglio dirglielo! Jade vieni qua, ti mando la via e mi porti tutte le cose che ci sono nella mia camera..."
"Tu non ritorni?"
"Io... non ci entro più in quella stanza! Se non ti dispiace, portami tutto qui e magari, fatti aiutare da Adam e Neil! Ti mando la via..."
"Capisco ma, chi è questo tuo amico? É affidabile..."
"Fammi questo favore Jade, ti prego! Ti spiegherò tutto ma, non le telefono..."
"Hai ragione... Ci vediamo tra mezz'ora!"
"Grazie e a dopo!"
*fine*
Riaggancio e guardo Cody con le braccia incrociate.
《Che hai intenzione di fare? Non torni al college, quindi?》
《So già cosa fare...》

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