Sistemo per bene le mie cose nella grande valigia e ne deposito alcune anche in quella di Damon. Oggi si parte. Si ritorna alla realtà. Questa vacanza non è andata male e, nonostante i soliti litigi, non avrei voluto trascorrere il mio tempo se non meglio di così. Ash mi ha chiesto scusa e dopo averle accettate, l'ho abbracciato per essere il cugino migliore che potessi desiderare, ovviamente dopo avermi regalato un favoloso bracciale con inciso il mio nome. Con Damon, la situazione è un pò diversa e siamo scostanti. Non sono arrabbiata, solo delusa. Qualcuno bussa alla porta.
《Kat, posso entrare?》
È così turbato che, mi chiede pure il permesso di entrare in una stanza che è anche sua.
《Si...》, sibilo. Si fa strada nella stanza molto silenziosamente.
《Mi chiedevo... devo disdire l'appuntamento con quel mio amico, no?》, dice alle mie spalle.
《T-ti riferisci al tatuaggio?》
《Già...》, dice nervoso.
《No... l-lo voglio fare! Non disdire nulla...》
Mi tocca il braccio ed una scossa attraversa il mio corpo. Sono costretta a girarmi.
《Perdoni questo stupido coglione che ti ama talmente tanto che non respira se sei a meno di 2 metri di distanza?》, chiede speranzoso con un debole sorriso tirato.
《Non devi farti perdonare nulla! Ero solo preoccupata per te e Ash... non voglio che le due persone a cui tengo di più, litighino...》
《E... e per quanto riguarda Karina, è lei a scrivermi! Non le rispondo nemmeno alcune volte e se lo faccio è perché non voglio far insospettire a Luis!》, confessa tutto d'un soffio.
《È tutto okey...》, dico mettendo le mani sulle sue spalle.
《Ci sono rimasta male solo per il messaggio che era appena arrivato e, appena ho visto il resto, ho capito che non devo darle retta...》
《Infatti, non devi preoccuparti per lei... io amo solo te e questa è la sola cosa che ti posso confermare. Morirei se ti perdessi...》, continua lui avvicinando il suo viso al mio.
《Ti amo anche io...》
Si china a baciarmi. È da ieri che non sento queste labbra così familiari, le uniche labbra che voglio sentire impresse sulle mie. Su di me. 《Come hai dormito, stanotte? Io non ho chiuso occhio...》, dice facendomi appoggiare al suo petto, per ispirare il suo profumo.
《Avevo bisogno di pensare però, mi è mancato non poterti abbracciare...》
《Non dirlo a me!》, esclama baciandomi la nuca. Adoro il fatto che lui sia più alto di me, tanto da proteggermi con le sue possenti braccia.
《Stavo facendo la valigia: se mi aiuti ci sbrighiamo e andiamo a fare questo santo tatuaggio!》
《Si, ti aiuto!》
Mi schiocca un altro bacio e poi si mette a sistemare le sue cose, mentre io prendo le cose che abbiamo riposto in bagno. Devo dire che mi mancherà tutto questo e anche che ho una fottuta paura di quella che succederà al college. STAY POSITIVE.
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Un aereo ci aspetta, puntuale come la morte. Buenos Aires mi mancherà, me lo sento già e la presenza di mio cugino, ancora di più.
Me ne sto in disparte mentre, tutti si salutano calorosamente e ringraziano Ash per la splendida ospitalità. Quando tocca a Damon, mi metto comoda ad osservare la scena di loro due, rigidi come pali da scopa, a cercare un modo amichevole per salutarsi. 《Beh... allora... insomma, grazie di tutto》, dice Damon.
《Oh, figuratevi... Damon, so che non sono nella posizione di darti ordini ma, questo non è un ordine: prenditi cura di lei, okay?》, dice guardandomi e poi sorridermi.
《Lo farò. È stato un piacere conoscerti, Ash!》 Damon lo guardo per un attimo e poi gli tende la mano.
《Il piacere è stato mio!》, dice mio cugino stringendogli la mano.
Sono contenta. Non saranno mai amici ma, apprezzo molto questa loro dichiarazione di pace.
Si sorrido per una frazione di secondo e poi Damon si fa da parte.
《Eccoci qui... questi giorni sono volati, eh?》, mi dice Ash mettendo le mani in tasca.
《Come il fulmine... mi sono divertita! Mi serviva una vacanza da tutto quel mondo però, ora ci faccio ritorno!》, dico ridacchiando.
Lui mi abbraccia subito. Mi capisce. Mi conosce. Sapeva già che stavo per piangere. Io lo stringo a me come a non volermi sapere da lui, proprio come quando eravamo piccoli: eravamo e siamo inseparabili. L'oceano è solo un piccolo strato che ci divide. 《Prenditi cura di te, d'accordo? Chiamami per qualsiasi evenienza ma, sopratutto ricordato quanto ti voglio bene.》
Io sto piangendo sulla sua spalla, lui è sul punto di farlo.
《T-te lo prometto. Tu trovati una ragazza, okay?》, gli dico scherzando.
《L'unica ragazza della mia vita sei tu quindi, mi sembra un pò difficile...》, dice ricambiando la mia ironia.
《Ti verrò a trovare!》, dico lasciandolo respirare.
《Ci conto...》, dice cercando di non essere triste.
《Ti voglio bene...》, dico baciandolo sulla guancia.
《Anche io!》 Mi allontano lanciandogli qualche occhiata e lui mi fa un cenno con la mano. Mi asciugo in fretta le lacrime e mi impongo di non voltarmi. Vorrei restare con lui, in questa città da sogno ma, il college mi chiama. Damon é ancora con me e voglio amarlo finché posso.
Mi siedo nel posto accanto a Damon e lui guarda subito la mia espressione corrugata.
《Tutto bene, dolcezza?》, dice baciandomi la guancia. Sorrido per il bel gesto.
《Sto bene! Voglio solo dormire...》
《Vieni qui!》
Mi accoccolo sul suo petto mentre lui mi accarezza il fianco. Sfiora il mio braccio e si sofferma sulla scritta.
《È bellissimo... ed è mio!》, dice come se guardasse oro.
《Si, è vero! Non avrei mai pensato che, un giorno, mi sarei tatuata. Non ha fatto così male come dicevi!》
《Sarà perché mi hai stritolato la mano?》, scherza.
《Forse... quando sono con te, nulla mi fa male.》
《Tranne io, però...》
《Infatti, solo tu puoi farmi male.》, dico pensando a tutto quello che succederà da domani.
Lo rivedrò con Karina, seduta sulle sue gambe o con la lingua infilata nella sua bocca. Mi viene da vomitare.
E, la cosa brutta, è che non posso fare niente. Devo stare al mio posto.
Sospira con aria afflitta e mi stringe più forte.
《Mi dispiace di essermi innamorato di te...》
《Anche a me dispiace di essermi innamorata di te...》, rispondo avvinghiando le mani intorno alla sua vita. Mi solleva il mento con due dita.
《Però ti amo... ti amo come non ho mai amato nessuno in vita mia e, per questo sei speciale: sei l'unica che è riuscita a farmi amare qualcun altro oltre a me stesso. Ora tu sei la mia vita...la vita con te è più bella di quella merda che facevo. Non so come faremo ma, ti prometto che ti proteggerò, sempre...》
《Ti amo anche io. Ho lasciato tutto per te: Stephan, mia madre, a dirlo tutti anche Austin solo perché ti amo. Mi sono fatta tatuare per te e tu lo hai fatto per me e questo è il gesto più bello in assoluto. Non so come finiranno le cose ma, fino ad allora, voglio provarci...》
《Anche io... anche io voglio provarci!》
Ci sorridiamo quasi fossimo imbarazzati e poi mi bacia dolcemente, mischiando quel buon odore di pesca con il mio. È come la prima volta: quel miscuglio di emozioni, le rovi solo con lui. È tutto magico.
La voce della graziosa signorina all'altoparlante, ci richiama all'ordine e ci invita ad allacciare la cintura e a spegnere il telefono. Quasi contemporaneamente, mi squilla il telefono e non posso evitare di guardare chi sia. Stephan.
Non mi ha nemmeno scritto gli auguri di Natale e ora che vuole?
*inizio*
"Stephan... sono in aereo, che succede?"
"Mi dispiace di averti disturbato ma è importante!"
"Stai bene? Ti è successo qualcosa?"
"Non... Non riguarda me ma, tua madre..."
Guardo Damon che mi fa cenno di azionare il viva-voce ma, non è proprio il momento.
"Cosa le è successo? Sta bene?"
"Ha la febbre alta da qualche giorno e ha le allucinazioni! Ti chiamo nel sonno, Kat... ha bisogno di te! Ho chiamato il medico che le ha prescritto delle pillole e tanto riposo ma, la febbre non scende e nella notte, aumenta!"
"C-cosa? Non è uno scherzo, vero Stephan?"
"Non ti mentirei su queste cose, mi conosci Kat!"
"Dammi il tempo di ritornare al college e ripartire, va bene?"
"Ti aspetto..."
*fine*
Sta male. Ha la febbre che non vuole scendere. È colpa mia. L'ho ridotta io, così.
《Kat, che ti ha detto? Che è successo? E dove devi andare?》, mi scuote Damon.
《Mia madre. S-sta male. Vado da lei.》