Forse sto sognando. Credo di essere così influenzata, da avere le allucinazioni. Lui non può essere qui ma, a New York, con la sua vita ma, soprattutto non può stare con Luis: non lo conosce nemmeno! Sembrano amici da anni dal modo in cui tiene la mano sulla sua spalla e la batte in "affettuose" pacche e un sorriso sulle labbra.
《Austin...》, dico con voce flebile.
Entrambi si girano a guardarmi e Luis, fa una faccia strana, oscillando lo sguardo tra me e lui.
《Amico, la conosci?》, dice indicandomi.
《Forse è una che mi sono scopato, non ricordo... ha l'aria di essere una belle troia!》, dice Austin indifferente per poi scoppiare a ridere, seguito da Luis.
Austin... Austin so che sei tu: perché fingi di non conoscermi? Non anche tu, ti prego...
《Amico, mi piaci e ti voglio con me... vuoi iniziare con lei? La tieni sotto controllo mentre io, vado a sbrigare delle cose: ci stai?》
《Eccome... come mai lei è qui?》
In realtà è come non ci fossi.
《È una mia qustione irrisolta, diciamo... però, non scopartela, lei non è qui per questo...》
《Peccato... è un bel bocconcino!》, dice guardando il mio corpo con avidità ma, non osa incontrare il mio sguardo.
Dov'é il mio Austin? Quell'Austin gentile, quello che per tutti questi mesi avrei volotu abbracciare...dove? A meno che, mi ritrovo un suo sosia o un qualcosa del genere...
《Eh, lo so... puoi toccarla un pò, se vuoi ma, nulla di più! I miei amichetti là fuori vengono con me: mi posso fidare, no?》, dice cercando in Austin, una fregatura o un non so cosa. Austin è impassibile e annuisce con un sorrisetto. 《Vai, tranquillo! A lei ci penso io, ci divertiremo...》
《Grande, così mi piaci! Ti do le chiavi e, quando ti chiede da mangiare o bere, esci e chiudi a chiave la camera, capito?》
《Intesi!》
《Ottimo... a dopo, dolcezza!》, dice facendomi l'occhiolino e dando ad Austin, un altra pacca.
Richiude la porta e io, mi sento morire, avendo una persona che assomiglia al mio Austin e che possiede il suo stesso nome ma, probabilmente non è lui: lui non mi avrebbe mai parlato in quel modo! Sento i passi di Luis sempre più lontani e io, non riesco a distogliere lo sguardo da questo ragazzo. 《Seguimi...》, dice in modo freddo facendo un cenno al bagno. Ha i suoi occhi. Sto impazzando. Obbedisco e mi ritrovo con lui, a fissarlo ancora incredula. Pochi centimetri ci separano e stranamente, inizio a fissare le sue labbra. Ricordo benissimo il suo sapore e, per capire se lui, è davvero lui. Gli prendo le guancie tra le mani e lo attiro a me, unendo le nostre bocche. Ricordo il sapore dolce delle sue labbra e il modo attento ma, feroce con cui mi baciava. Incrocia le braccia dietro la mia schiena e ci ritroviamo ancora più vicini mentre, le nostre lingue giocano anonimamente.
《Hai la febbre? Sei calda, anzi scotti...》, dice staccandosi.
Annuisco e mi poggio sul suo caldo petto. 《Austin, sei davvero tu?》
《Sono io, principessa. Scusami per prima... era un piano di Jade! Abbiamo due ore di tempo per andarcene da qui...》
《Ho tanto freddo, Austin!》, affermo stringendolo.
《Non ricorderai nemmeno quello che hai appena fatto ma, in caso contrario, è meglio che Damon non lo venga a sapere... mi hai capito?》
Annuisco e sono consapevole di quello che ho fatto. Damon non lo verrà a sapere e la cosa si chiude. In quel preciso momento, avevo bisogno di Austin più che mai e quella, sembrava l'unica soluzione. Sento le sue mani su di me, non appena mi solleva e mi mette sul letto.
《Abbiamo tempo, principessa. Vado a prendere Adam e dopo, ce ne andiamo. Va bene? Tu riposa intanto. Al tuo risveglio, tutto sembrerà solo un sogno e ti ritroverai nel tuo letto e con... Damon!》, dice con un lembo di tristezza ma mantenendo il suo bel sorriso.
《E tu no?》
《Se rimango, non so cosa farò a vederti con lui: non ti ho ancora dimenticato...》
《Non andartene, ti prego...》, dico afferrandolo per il polso.
《Kat, tu non hai bisogno di me... Damon si prenderà cura di te, non immagini quanto era in pensiero per te: ha addirittura pianto!》, dice ridacchiando.
《Lo amo ma, ho bisogno anche di te, Austin...》
Lui scuote il capo e si alza per allontanarsi da me.
《Dormi un pò! Damon sta le venire...》
《D'accordo. Austin?!》
《Dimmi principessa?》
《Non mi pento, di averti baciato, anche se ho la febbre e non ho intenzione di dimenticarlo... non voglio...》
Sorride imbarazzato e si riavvicina per stamparmi un lungo bacio sulla fronte.
《Ti voglio bene...》, sussurro ad occhi chiusi.
《Io ti amo... bel problema!》, dice dopo un pò, credendo fossi già nel mondo dei sogni. L'ho sentito bene ma, non ho voglia di rispondere. Voglio solo dimenticare questa settimana e ritrovarmi tra le braccia del ragazzo che amo, come Austin mi ha promesso.
POV'S DAMON
《Austin, dov'è?》, gli grido non appena lo vedo uscire soreeggendo Adam. É ridotto male ma, non ha né segni né nulla di preoccupante, solo sembra più magro e bianco in volto. Neil gli corre incontro soreeggendolo al posto suo e si affretta a portarlo in macchina e Jade lo segue a ruota.
《Allora?》
《È dentro... secondo piano, terza stranza sulla sinistra...》, dice con affanno.
《Vado, allora...》, dico iniziando ad andare verso la direzione in cui è arrivato. Poi, però, mi domando cosa avrebbe fatto Kat in questa situazione e, mi fermo sul posto.
《Austin?!》, lo richiamo.
Lui si gira e aspetta.
《Grazie...》, mormoro ma, capisco che ha afferrato perché sorride inconsciamente.
《Alla fine te l'ho fatto dire, Clark...》
《Non ti ci abituare troppo...》
Mi fa il dito medio da lontano e io sorrido. 《Ci si vede, Damon!》
《Speriamo mai...》
Gli sono riconoscente ma, non saremo mai amici, solo perché ama la ragazza che amo e io, non riesco ad accettarlo. Corro nell'edificio. Sento la sua presenza vicino a me. Faccio le scale e seguo alla lettere, le indicazione di Austin. La porta è aperta e lei, dorme profondamente ed ha le occhiaie sotto gli occhi: se vedesse le mie! I suoi bellissimi capelli rossi sono sparsi sul cuscino e le sue gambe sono leggermente schiuse. Indossa ancora la mia maglietta. Quel bastardo non gli nemmeno dato il necessario per cambiarsi...
Vorrei restare ad ammirarla dopo questa tremenda settimana ma, prima ce ne andiamo da qui, meglio é.
La prendo tra le mie braccia e il suo calore, mi investe completamente. Quanto mi è mancata... quanto posso amare questa ragazza? Peccato che, durerà ancora per poco...
《Amore mio...》, dico baciandole leggermente le labbra. Non voglio che si svegli ma, non ce la facevo più. Continua a dormire e mi accorgo de rossore sulle sue guancie e il calore che emana il suo corpo. Ha la febbre e deve essere anche molto alta...
La porto fuori e il suo corpo, si stringe al mio petto al contatto con l'aria gelida intorno a noi. Jade scende correndo dall'auto e la copre con il suo giubotto e le sfiora la guancia.
《Sta poco bene... dobbiamo portarla al dormitorio e prendere delle medicine prima che la febbre salga ancora...》, le riassumo velocemente. Appena in auto, Neil si preoccupa di fare mille domande ad Adam e a guardare dallo specchietto la mia ragazza, invece di stare attento alla strada.
《Adam... le hanno fatto qualcosa?》, domando deglutendo. 《Nulla. Ci siamo visti un paio di volte. Credo che loro, volessero farci morire! Insomma, eravamo in una stanza a respirare sempre lo stesso ossigeno e con le pareti ricoperte di muffa. Lei era forte, Damon... sta bene, non preoccuparti!》
Come faccio a non essere preoccupato? Se l'ha toccato o peggio e Adam non lo sapesse? Non vede segni sul suo sottile corpicino e mi impedisco, di pensare sempre a male. Lei ora è con me e, questa è l'unica cosa che conta.
POV'S KATY
L'odore delle leggere lenzuola del mio lettino, mi fanno svegliare. L'aria non è più viziata e quelle maledette pareti bianche, quasi da manicomio che mi faceva girare la testa, sono sparite. Austin. Quelli che pensavo fossero sogni, non lo erano allora? In cuor mio, sapevo che la presenza di Austin era vera ma, il mio cervello rifiutava quella visione. Il letto é piegato non solo dal mio peso. Damon. Dorme serenamente tenendomi la mano stretta sul suo petto e io, non riesco a trattenere una lacrima. Sto piangendo troppo spesso ultimamente! L'incubo era finito e, io e Adam eravamo a casa. L'orologio segna le due del mattino ma, io non resisto ad accarezzare il suo viso perfetto e i suoi capelli. Mi è mancato così tanto... quanto posso amare questo ragazzo? Il suo cuore batte incontrastato sotto la mia mano e la voglia di assaporare quelle labbra semi chiuse, é troppa. Mi avvicino e lo bacio, sentendomi finalmente viva. Voglio vedere i suoi occhi e sprofondarci dentro, pensando a quanto ho desiderato solo sentire la sua voce.
《Mi sei mancata...》, dice baciandomi sulla punta del naso.
《Speravo fossi sveglio...》
Il colore dei suoi occhi si confonde con il buio ma, posso vedere quel luccichio passare rapidamente nella sua iride.
Mette una mano sulla mia guancia e mi accarezza come fosse la prima volta. Mi rilasso al suo tocco, sentendomi a casa. Con lui, sono a casa.
《Stavo così male... io credevo di stare per morire senza poterti vederti o toccare o semplicemente parlare.》
《È lo stesso per me. Ho capovolto mezza città per trovarti. Ho pianto le te. Ho sorriso quando ti ho vista, dopo tanto tempo. Ho maledetto Luis per averti fatto dormire in quel lugubre letto. Ti ho baciata. Voglio baciarti.》, dice con un sussurro.
《Non voglio lasciarti più, Damon...》 《N-nemmeno io...》, afferma con un mezzo sorriso. Appoggia una mano dietro la mia nuca e fa combaciare le nostre labbra che, non si trovavano dopo tanto tempo. Sembra passata un'eternità. 《Come mi avete trovata?》
《Non è ora di parlare di questo! Ne parliamo domani appena la febbre sarà scesa definitivamente. Ti abbiamo dato una bustina mentre dormivi, anzi deliravi ma, sei ancora calda e hai bisogno di dormire...》
《Hai ragione!》, dico accomodandomi sul suo petto. Mi bacia la nuca e tiene la mia mano sulla sua bocca per riempirla di baci umidi e caldi.
《Ti amo, Damon...》
《T-ti amo, dolcezza...》