Capitolo 71⭐️

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L'alcool scorre nelle mie vene più intensamente del solito e mi sento così libera da tutto e tutti. Non ricordo di preciso da quanto tempo, una sostanza che non sia acqua, non scorre nel mio corpo, inebriandomi della sensazione di spensieratezza che non riesco a concedermi da tempo. A New York, devo fare la mamma e credo che, mi impieghi più tempo di quello che pensassi; devo anche badare a una casa enorme; devo lavorare, com'è giusto che sia e devo pensare alla difficile piega che ha assunto la mia vita tra Austin e Damon. Damon e Austin. Qui, nessuno mi vede come una mamma o come una venticinquenne che ha un futuro già programmato con un fidanzato perfetto e una casa che tutti sognano, qui io sono solo Kat. In questa serata, voglio divertirmi e non pensare più a nulla, voglio dimenticare i miei problemi e godermi il poco tempo da persona libera dai pensieri che torturano la mia mente da giorni.
《Vuoi un altro drink?》, grida Cody sopra la musica. Annuisco sorseggiando l'ultimo sorso della vodka nel mio bicchiere per poi buttarlo a terra come ormai, tutti in sala stanno facendo da più di un'ora. Ho perso anche la cognizione del tempo. Cody si allontana e io rimango sola con Jade che, fa ondeggiare come me, i fianchi a ritmo di musica. 《Damon non smette di guardarti!》, urla Jade la mio orecchio con un sorrisetto di intesa.
Damon e Neil sono al bancone dei cocktail che, parlano altri ragazzi ma, l'attenzione di Damon é solo rivolta a me. Gli sorrido e lui ricambia con un ghigno.
《Vi scopate con gli occhi e si vede che vi amate ancora! Cosa vuoi fare con Austin? Mentirgli su quello che provi per Damon?》
《Ah, ti prego Jade! Non voglio pensare a loro oggi! Voglio solo passare una serata diversa dal solito e tu, non sai ancora abbastanza ubriaca!》, dico ridendo. Cody ritorna e dopo aver bevuto un altro pò di liquido, lo passo a Jade che se lo scola tutto. Infatti, non è ancora del tutti ubriaca.
《Avete intenzione di ubriacarvi?》, chiede Cody avvolgendomi un braccio intorno alla vita.
《Io lo sono già, amore!》, dico dandogli un bacio sulla guancia.
《A quale bicchiere sei, piccola?》, dire ridendo buffamente. 《Allora... credo di aver perso il conto al... quinto, forse!》, dico facendolo ridere a crepapelle. Beh, lui sta ridotto peggio di me!
《Vado da Neil che mi sta chiamando! Voi non combinate casini, intanto!》, afferma Jade barcollando verso il bancone. Io scoppio a ridere seguita da Cody che mi prende per i fianchi e inzia a dimenarsi con me al fianco.
《Andiamo piccola!》, dice trascinandomi con lui non so dove.
POV'S DAMON
E stare qui, a non far nulla mentre lei si dimenza su quella pista, è una tortura lenta per me. Tutti la guardano ma, lei non lo sa. Mi sorride e nei suoi occhi, vedo chiaramente che è del tutto andata. Jade si avvicina a noi e si butta a capofitto su Neil, baciandolo ardamente. Io sogghigno.
《Trovatevi una stanza!》, commento.
《Damon, continua a guardare la tua Bella!》, mi ammonisce Jade. È ubriaca ma, non troppo.
《Oh, tranquilla! La guardo, la guardo. Perché non ci spostiamo sui divanetti?》, chiedo per togliere lo sguardo da Kat che sta ballando con quell'idiota di Cody. Le tocca i fianchi e lei ci sta. Mi verrebbe voglia di riempirlo di pugni ma, trattengo il mio lato che sta frenando dal fargli male. Tanto male.
《Amico, forza! Vuoi andare si o no sui divanetti?》
《Ehm, si sì.》, dico ritornando con i piedi per terra. Li seguo poco più in là, su un divanetto e mi ci siedo sopra mentre, i due piccioncini, continuano a baciarsi. 《La mia offerta di prendere una stanza è ancora valida!》, dico ridacchiando ma, Neil mi tira una gomitata dritta allo stomaco. Figlio di puttana. I miei occhi si posano sulle due figure che stanno venendo verso di noi. Kat e Cody. 《Oh, ragazzi miei, non avete idea di quanto io sia fuori!》, afferma Cody sprofondando su una poltrona. Kat si stacca dalla sua mano e inaspettatamente, viene a sedersi sulle mie gambe.
《Dolcezza, sei proprio ubriaca, eh?》, dico ridendo.
《Tremendamente ubriaca!》, biasbica accucciandosi al mio petto come una bambina. È bellissima.Le accarezzo il fianco scoperto e la sento fremere sotto di me. La voglio solo stuzzicare un po'. Lei insinua il capo nell'incavo del mio collo e inzia a baciarlo. Lo morde e io, trattengo il fiato sotto il suo tocco. Allarga leggermente la cravatta e sbottona il primo bottone della camicia. Scende a baciarmi fino al petto ed inizia a succhiare. Cazzo. È proprio ubriaca se fa tutto questo davanti a tutti! Anche se non vorrei, devo fermarla, non posso approfittare di lei!
《Damon... torniamo in albergo?》, dice sfiorando il labbro con l'indice.
《Perché?》
《Voglio fare l'amore con te. Ho una gran voglia di farlo con te.》
Nei suoi occhi si legge il desiderio, quasi paragonabile al mio e se fosse per me, l'avrei fatta già da tanto tempo ma, lei mi odierebbe se la usassi in un suo momento di debolezza. Non posso farlo.
《Forza, ti porto in hotel! Devi fare una doccia per rinfrescarti la mente.》, dice cercando di prenderla in braccio.
《Damon, mi hai sentita? Voglio che tu mi scopi. Adesso.》, mormora mordendomi il lobo dell'orecchio. Cazzo. Cazzo. 《Kat, sei ubriaca! Ti porto in hotel così ti metti a dormire!》, dico riuscendo a sollevarla.
《Neil, noi andiamo via! Tu sei sicuro di guidare con questi due ubriachi?》, gli chiedo.
《Ce la caviamo. Ora vattene e smettila di rompere il cazzo mentre sto baciando la mia ragazza!》, mi urla scontroso.
《Calmo, calmo! Ci vediamo domani mattina! Saluta Adam da parte nostra.》, gli dico prima di uscire. Kat, sollevandosi di poco, fa combaciare le nostre labbra, dando inizio ad un bacio pieno di passione. Mi bacia con voracità e sento i suoi ormoni impazziti. Lei mi vuole. Io la voglio ma, sto cercando di pensare a lei che domani, non mi vorrà più guardare negli occhi per aver approfittato di lei e della situazione. Non posso perderla ancora per una stupidaggine. 《Kat, basta!》, dico separandomi da lei. La poggio sul sedile, attento a non farle male e mi metto subito al posto del guidatore. Parto a tutta velocità e noto che lei, ha messo il broncio e se ne sta con le braccia al petto, con una gamba accavallata sull'altra ed è proprio la gamba dove il suo vestito, si apre. Vedo tutta la pelle della sua coscia, nuda e solo il ricordo di quanto il suo corpo fosse morbido nella mia mano, sento il mio amichetto lì sotto, in preda ad una crisi di sesso sfrenato. Non ci devo pensare. Devo mettere da parte i miei organi maschili che, richiedono la voglia di sentire anche solo un gemito di piacere provenire dalla sua bocca. È troppo, cazzo! Prendo un bel respiro e quando riapro gli occhi, siamo già davanti arrivati in albergo. Lascio le chiavi ad un portinaio e trasporto Kat, che si dimena gridando tra le mie braccia. Tutti ci guardano ma, non perdo tempo con queste cose. Devo solo preoccuparmi della mia piccola. Arrivati in stanza, la lascio ai piedi del letto e vado ad aprire l'acqua del box doccia. Ritorno in camera e cerco di portarla in bagno ma, continua a rifiutarsi e non posso nemmeno prenderla in braccio se non voglio ricevere calci.
《Damon, non voglio, ho detto!》, dice allontanandosi da me. Sbuffo e mi metto seduto per ricuperare le energie. Sembra davvero una bambina!
《Kat, ti prego... non possiamo giocare a rincorrerci e tu stai male...》
Sul suo viso compare uno strano sorrisetto che mi fa impazzire.
《Allora, voglio fare un gioco. Se vinco io, facciamo tutto quello che voglio, se vinci tu, vengo con te... ci stai?》, dice mordendosi il labbro inferiore. Io deglitisco.
《C-che gioco?》
Lei gattona verso di me con fare sexy e a due centimetri dalle mie labbra, si allontana mettendosi in piedi di fronte a me. Mette una mano dietro la schiena e continuando a torturare quel cazzo di labbro, fa calare la cerniera del suo abito. Oh, no. Non è quello che penso, vero? Il suo vestito cade a terra e lei si piega in avanti per raccoglierlo e gettarlo il più lontano possibile. Io rimango incantato a guardarla con dell'intimo in pizzo nero, terribilmente scopabile.
《Io mi diverto un po' con te. Se riesci a resistermi, hai vinto. Ti piace il gioco?》
Se mi piace? Cazzo, se mi piace e mi piacerebbe ancora di più se fosse sbronza. Lei si avvicina e si mette a cavalcioni su di me. Tutta la mia buona volontà sta andando a farsi fottere. Sposta i capelli rossi su un lato della sua spalla, lasciando la sua pelle scoperta, proprio vicina alle mie labbra. Come ho voglia di mordere tutto quell'invitante strato di pelle...
"Ma che vai a pensare? Damon, lei è ubriaca. Ubriaca, capisci? Devi contenenti. Pensa ad altro..."
Certo, come se fosse facile! 《Perché non vuoi fare l'amore con me? Non ti piaccio più?》, domanda stringendo le mani tra i miei capelli e tirare il mio labbro fra i denti. Inzia baciandomi le labbra una volta. Poi la seconda. Poi, comincia a stuzzicare la mia lingua con la sua e lecca lentamente, il contorno della mia bocca.
《Eh, Damon? Non ti piaccio più?》, dice con una vocina da bambina indifesa ma, credo proprio che, qui, l'unico indifeso, sono io. Sotto di lei, divento un pappamolle e la voglia è tanta da permettegli di continuare a volermi torturare in questo modo. Approfondisce il bacio e io, non posso far altro che ricambiare. È troppo bello per resistere. La sto solo baciando, nient'altro. Prende le mie mani e li poggia sul suo fondoschiena. Stringo il suo sedere, facendola gemere ed io esulto per aver avuto l'onore di sentire ciò, uscire dalla sua bocca. Lei è mia, cazzo. Solo io posso farla urlare così. Né Austin. Né nessun altro. Comincia a strisciarsi su di me e insunua le sue piccole mani, un tempo inesperte, sotto i pantaloni per sfilarmi via la camicia.
《Kat, ti devi fermare...》, mormoro spingedola controvoglia per le spalle.
《Perché? Perché mi fai questo?》, dice abbassando lo sguardo e scorgo il suo visino perfetto, farsi triste e gli occhi rossi. Non riesce neanche a controllare le emozioni!
《Lo faccio per te. Perché ti amo. Non sei cosciente di quello che fai e domani mattina, mi odierai. Non pensare che io non voglia farlo con te perché lo desidero tantissimo ma, non voglio rovinare tutto.》, dico accetezzandole la guancia.
《Ma io lo voglio tanto, Damon! Sono felice adesso, con te. Se non lo facciamo ora, non lo faremo mai più perché, finché io starò con Austin, non lo tradirò e potrebbero passare anni prima di ciò. Io so quello che sto facendo, ho solo preso il coraggio che mi mancava e posso trovare una scusa per essere qui con te. Facciamolo: fammi felice...》, dice abbracciandomi. Oh, amore mio...
Non so che fare. Potrei fregarmene ma, chi mi assicura che domani mattina le cose saranno ancora come prima? Chi?
《Tu mi odierai.》
《Io ti amerò. So che lo vuoi. Mi desideri tanto, lo sento. Io ho bisogno di te. Ti prego.》 "Ho bisogno di te. Ti prego.", ripete più volte la mia mente. Sono le parole più belle che mi potesse dire in questa circostanza. Lei ha bisogno di me, tanto quanto ne ho bisogno io.
《Ti fidi di me?》, mi sussurra baciandomi il petto. Annuisco senza pensarci due volte.
《Rilassati, amore mio...》, dice ancora sbottanando uno ad uno, i bottoni della camicia. Mi fa sdraiare e bacia ogni centimetro del mio addome. Sbottona i pantaloni e con audacia, li tira giù insieme ai boxer. Porca puttana. Lei si tira sù e si slaccia il reggiseno che, fa la stessa fine del resto dei nostri indumenti. Un leggero pezzo di stoffa, ci separa dall'innevitabile.
Prende la mia erezione nella mano ed inizio a sentire quella sensazione di benessere che, non provavo da troppo tempo. Gemo quando, senza accorgermene, lo prende in bocca. Ci gioca con la lingua e mi rendo conto di quanto, sia migliorata in tutti questi anni. Mi sta facendo un pompino da urlo, cazzo! Sento che sto per venire ma, non glielo dico e pochi secondi dopo, lei si lecca labbra, inebriata dalla sostanza che si è sprigionata nella sua bocca. Voglio farla sentire bene. Voglio farle sentire il suo sapore. Al diavolo tutto e tutti! Le sue labbra sono di nuovo sulle mie e la vodka che abbiamo bevuto e quella sostanza calda sono un misto pazzesco. Ne approfitto per rovesciare i ruoli. Sono io sopra di lei e prendo le redini del gioco.
《Hai vinto. Facciamo quello che vuoi tu. Cosa vuoi?》, le dico togliendole in fretta le mutandine.
《Voglio la tua lingua su di me...》, dice a bassa voce. La tocco: è bagnata fradicia. Infilo un dito dentro di lei e la sento gemere e stringere i miei capelli fra le sue dita. Aggiungo la lingua e, vederla in questo modo, sotto il mio controllo, mi fa venire la voglia di farle tante di quelle cose. Non ha idea.
《D-damon, io sto per...》
《Shh. Vieni per me...》, le sussurro e subito dopo, il liquido è arrivato in fondo alla mia gola. Ansimiamo entrambi. 《Damon, n-non ce la faccio più. Ti voglio...》, dice con la fronte imperlata di sudore.
Mi alzo sopra di lei e la bacio prima caldamente e poi con possessione.
《Sei sicura?》
《Fatti amare. Amami come solo tu puoi fare.》, dice con voce flebile. Istintivamente, entro dentro di lei. La sento. È una sensazione paradisiaca. I nostri cuori battono incontrastati ed io, mi muovo, assaporando ogni singolo momento di questa notte. Voglio sempre e solo lei. Voglio le sue labbra. Il suo corpo. I suoi occhi. I suoi capelli di un dolce profumo. La sento dentro. La sento più mia che mai. 《Ti amo così tanto, dolcezza...》
《T-ti amo, Damon.》
Ricordo solo questo. Una notte. La nostra notte. Non c'entra solo il sesso. Siamo noi. Il nostro amore che, ci ha legati sotto la stessa Luna della nostra prima volta in questa città. E vorrei essere pentito ma, proprio non ce la faccio a rinnegare quanto sua stato bella riaverla tra le mie braccia, addormentata sul mio petto. I nostri corpi, uniti in uno solo. Un'unica anima.
POV'S KAT
Sento caldo. Mal di testa. Occhi pensati. Dei brividi. Una piacevole sensazione nel basso ventre. Dei ricordi confusi. Io e Damon. Abbiamo fatto l'amore. Non ci vuole molto per capirlo per poi, lasciarsi trasportare dal ricordo di ieri notte. Sono stata io. Io lo indotto a questo. L'ho amato ed è stata come la mia prima volta. I miei ormoni che gridavano il suo nome. Ricordo tutto con chiarezza e non mi sposto di un centimetro dal caldo petto di Damon. I nostri corpi nudi e le nostre mani ancora intrecciate. È stato magico, lui lo è stato. Le sue carezze. Le sue parole. Tutto quasi un sogno. Ho tradito. Ho tradito Austin. Che faccio? Cosa faccio...?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2019 ⏰

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