Capitolo 42⭐️

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Sto cercando un modo per rintracciare Damon ma, non lo trovo da nessuna parte e, come già immaginavo, Kat non c'è in camera. Sto male solo ad immaginare la mia amica con quel verme. Spero che, le poche rotelle che possiede, gli bastino a fargli capire il grave errore che ha commesso. Non vorrei vedere la faccia di Damon quando lo verrà a sapere...
《Neil, che dobbiamo fare? Adam è stato preso da Luis prima di Kat! Era tutta una trappola, capisci?》, dico mentre le lacrime escono incontrastate sul mio volto.
《Allora... cazzo, non so che dobbiamo fare!》, dice andando avanti e indietro nella stanza.
《Abbiamo bisogno dell'aiuto di qualcuno e dobbiamo trovare Damon! Richiamalo ancora...》
《Va bene... speriamo risponda ovunque lui sia!》
Prende per la quindicesima volta il telefono e aziona il viva-voce. Uno squillo. Due squilli. Tre. Quattro.
Damon, rispondi!
"Neil, cosa è successo? Ho trovato le tue chiamate!"
"Neil un cazzo! Dove sei? Luis ha preso Kat...", rispondo io su tutte le furie.
"Cosa? Mi prendete per il culo? Ditemi che è uno scherzo... a-avevo risolto con lui!"
"Non hai risolto nulla! Ti ha ingannato, Dio! Ha preso anche Adam prima di Kat... dobbiamo chiamare qualcuno Damon! Non possiamo farcela...", piagnucola Neil.
"NO! Cazzo, no! Io gli spacco la faccia a quel figlio di puttana! E se osa metterle solo un dito addosso, giuro che..."
"Risparmia le imprecazioni per dopo... ci serve qualcun altro perché da soli non ce la faremo mai..."
"Non so a chi chiedere e nessuno si metterebbe in un simile casino... porca puttana, lo voglio uccidere con le mie mani!"
Un lampo di genio, mi passa per la mente.
"Ci penso io, Damon! Tu torna qui ovunque tu sia: dobbiamo escogitare qualcosa!"
"È meglio che veniate voi! Parleremo con il suo braccio fedele..."
"Chi?"
"Vinc!"
POV'S KAT
Sento qualcuno bisbigliare ma, mi è impossibile vedere visto, che Luis mi ha bendata e mi ha costretto a sedermi dopo aver tentato di dargli un calcio nelle palle. Ho accettato di venire di mia spontanea volontà, perché so che hanno preso Adam. Non posso permettere che gli facciano del male per colpa mia!
《Okay, ora puoi guardare!》, afferma l'orrenda voce di Luis. Lo voglio strozzare, giuro!
《Damon ci troverà e poi vedremo chi chiamerai più "dolcezza"!》, dico una volta sfilata la benda. Mi guardo attorno e mi ritrovo in una camera da letto. Io su una sedia e lui davanti a me seduto su un altra sedia che, mi fissa e non fa nulla per nasconderlo. Porco!
《Allora... dove siamo?》
Continua a fissarmi e non risponde.
《Va bene, non rispondere! Almeno qui si può andare in bagno?》
Fa un cenno verso la sua destra così, mi alzo e poi lo fa anche lui. Ci ritroviamo a pochi centimetri di distanza. Nei suoi occhi, non vedo più quella cattiveria di qualche ora fa ma, la cosa più strana è che non capisco cosa gli passa per quella testa. Pensavo mi avrebbe costretto a farlo con lui o qualcosa del genere ma, non mi ha nemmeno sfiorata con un dito, tranne per bloccarmi le mani, o almeno... non ancora!
Mi poggia una mano dietro la schiena, che scende piano piano fino al sedere ma, a quel contatto me lo scrollo da dosso.
《Luis, non mi toccare! Mi puoi spiegare che problemi hai? Non sono una puttana, l'hai capito o no? Tu...》
Prima che possa concludere, il dolore, si fa strada, non appena la sua mano si appoggia sulla mia guancia. Mi ha tirato uno schiaffo! Lo guardo disgustata dalla persona che è e che è diventata, immagino.
《Fai quello che devi fare! Io ritorno fra poco...》, dice fissandomi con voracità. Mi sorpassa e se ne esce chiudendo la porta a chiave. Vado nel piccolo buco che, lui chiama bagno e mi faccio trascinare dalle emozioni. Rabbia. Sofferenza. La mancanza di Damon. Mi mancano le sue parole di conforto e mi manca lui. Inizio a singhiozzare e sprofondo fino a terra, rannicchiandomi come farebbe una bambina. Dove sei Damon? Ma qualcuno sa che sono scomparsa o nessuno si è accorto della mia scomparsa? Tante domande vorticano nella mia testa ed è come se il mondo là fuori, non esistesse. Le persone che amo non esistessero. E io, fossi sola.
《Aprimi...》 , sento dire.
Mi riasciugo in fretta le lacrime e mi aggiusto la maglietta di Damon, che si era alzata pericolosamente.
Apro la porta e non facendo nemmeno caso a lui, mi dirigo verso il letto e mi ci siedo sopra.
《Vuoi... insomma vuoi mangiare qualcosa?》 Nego con il capo basso e lui prende il telecomando e accende la tv attaccata alla parete. Non c'è nemmeno una finestra qui dentro!
《P-posso vedere Adam?》
《No, non puoi!》, risponde duro.
《Mmmh... perfetto! E perché tu stai qua con me? Tranquillo non scappo, anche perché non sapdei da dove...》
Ridacchia e continua a guardare il programma in tv.
《Gli hai fatto del male? Perché se gliene hai fatto io...》
《Puoi stare zitta, invece? Non ho toccato il tuo amico se ci tieni tanto a saperlo...》
《Bene... allora, mi spieghi perché sono qui?》
《Ma perché parli tanto? Me lo spieghi questo?》
《Non fare lo spiritoso, guarda! Osi rapirmi e poi ti permetti pure questo? Andiamo bene...》
《Teoricamente non ti ho obbligata e sei venuto di tuo spontanea volontà!》, dice prestandomi finalmente attenzione. 《Hai rapito Adam, però! Luis sputa il rospo...》
Si mette a ridere e, questa risata, mi fa ancora raggelare il sangue!
《Dolcezza, qui le cose le decido io... non sei nella posizione di darmi ordini...》
《Ah giusto! Dimenticavo che quelle con cui hai a che fare stanno in un'altra "posizione"!》, dico inorridita e mimando le virgolette.
《Questo è vero...》, dice più serio che mai.
Cioè, non prova nemmeno a negarlo? Io rimango sempre di più scioccata.
《Guardiamo un film?》, chiede alzandosi e sfilandosi la maglietta.
《Rimettiti quella maglietta, immediatamente!》, dico saltando giù dal letto.
《Devo metterti sul letto e non voglia stare scomodo, sai...》
《Non mi interessa, rimettitela!》
Ammiro il suo corpo meno palestra to rispetto a quello di Damon ma, vicino alla clavicola, noto una data. Subito però, distolgo lo sguardo.
《Puoi continuare a guardarmi se vuoi... mi piace! 》, dice facendomi l'occhiolino. Si sfila anche i pantaloni e io, a quel punto, gli do le spalle. Devo essere arrostita di brutto! Oltre al corpo di Damon, non ne ho mai visto nessun altro e, anche se odio Luis dal profondo del mio cuore, è pur sempre un ragazzo. Deve fare parecchio effetto sulle donne!
《Puoi anche girarti, ora...》
Insicura, mi giro e, per mia fortuna, si è infilato un paio di pantaloni della tuta calati sui fianchi ma, non si è rimesso la maglietta: grande! Sento mancarmi l'aria. Chiusa a chiave in una stanza con un ragazzo che, non è Damon e che, soprattutto è un verme.
《Mettiamola così: vuoi vedere si o no il tuo amichetto?》
《E-e questo che c'entra?》
《Diciamo che io, sarei disposto a fartelo vedere solo se tu passi la notte con me...》
《Aspetta, pas-sare...la notte con te?》, dico balbettando.
《Ah, tranquilla! Solo dormire, se avessi voluto darti una ripassata, l'avrei già fatto...》, dice sdraiandosi sul letto con le braccia dietro la testa. Sono troppo presa a recuperare il respiro che, non riesco a rispondergli a dovere.
Devo vedere Adam e assicurarmi che stia bene: in fondo devo solo dormirci no? Devo dormire con lui.
《Va bene...》, dico sospirando.
《Va bene? Tutto qui? Pensavo avresti iniziato a blaterale come hai fatto prima...》
《Prima non ho blaterato e sia chiaro che lo faccio perché voglio vedere Adam, nient'altro!》, dico mettendomi sotto le coperte e il più lontano da lui.
Sapevo che l'avrebbe fatto: scorre lentamente verso di me e mi attira contro di lui. Stringo gli occhi e le mani tra loro per non girarmi e buttarli uno schiaffo, proprio come quello che ha dato a me ma, in verità, sono anche terribilmente agitata per questa vicinanza.
《Rilassati, ti sto solo abbracciando... lo fai per il tuo amico, no?》
Annuisco e lui mi stringe ancora.
"Immagina che sia nelle braccia di Damon. Immagina che sia nelle braccia di Damon. Immagina che ci sia lui.", ripe te la mia mente. Poi, mi ricordo che, la maglia che indosso è quella di Damon e annusendo sul suo profumo, mi rilasso di poco.
《Questo che significa?》, dice toccando il braccio con la scritta.
《C'è l'ha anche Damon...》, mi limito a dirgli.
《Invece il tuo?》, chiedo per intrattenere una discussione civile con lui. 《C'è l'ha anche mia sorella...》
《Ah. Luis?!》 《Cosa?》
《Adesso mi dici dove siamo?》
《In un palazzo, poco fuori da Boston...》
《E perché hai fatto tutto questo, Luis? Tu... sei un bel ragazzo e ti potresti permettere una ragazza, una che ti ami! Perché continua a fare queste cose?》
《N-non lo so... mi piace, credo ed è una che ho sempre fatto, quindi... ma perché sto dando spiegazione a te, poi? Meglio se dormiamo..》
Ho capito che, questo ragazzo, é più bipolare di quanto lo era Damon.
《Buonanotte...》
《Notte...》, dico prima di chiudere gli occhi ma, non per dormire ma per non vedere. Per non vedere dove sono finita e soprattutto con chi. Ho una fottuta paura di cosa accadrà domani... a quanto pare, Luis é imprevedibile.

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