POV'S KATY
Vado in camera di Jonah e lo trovo nel suo lettino con tutti i suoi giochino sparsi intorno e lui, immerso nel sonno. Ogni giorno dopo essere rientrata dal lavoro, lo trovo così e ogni volta, sembra la prima. È un bimbo dolcissimo. Poso la mia borsa per terra e lo prendo in braccio. Si rigira sul mio petto con la sua testolina e io, lo poso di nuovo sul letto coprendolo con le coperte.
《Notte piccolo mio...》, sussurro baciandogli la fronte. Farfuglia qualcosa nel sonno e io sorrido.
Lascio la sua stanzetta e contemporaneamente, dalla porta entra Austin. Metto un dito sulle labbra per fargli capire che sta dormendo e lui, dopo aver tolto la giacca viene a depositare un casto bacio sulle mie labbra.
《Vuoi che ordiniamo una pizza?》, domando.
《Veramente ho già mangiato un boccone fuori...》, dichiara legando le braccia intorno alla mia vita.
《Anche io... vediamo un film sul divano stretti stretti?》, chiedo ridacchiando.
《L'idea mi stuzzica... andiamo a cambiarci prima: questa camicia mi sta uccidendo.》, ammette slacciando i primi bottoni. Lo seguo nella nostra camera e mentre, lui indossa solo i pantaloni della sua tuta, io mi cambio l'intimo e indosso una vestaglia di colore rosa antico.
《Ti prenderei immediatamente se non fosse perché ieri sera mi hai distrutto...》, dice con voce sensuale baciandomi sul collo.
《Troppo modesto... forza, uomo pieno di ormoni, andiamo di là a guardare un bel film horror...》, dico trascinandolo per mano nell'altra stanza. Sbuffa ma, mi segue. Si accomoda sul divano e io, dopo aver scelto il film sul computer, mi stendo vicino a lui. Mette la testa sulla mia spalla e io mi rilasso intrecciando la mano con la sua. 《Perché hai messo un film sui vampiri?》, si lamenta dopo una ventina di minuti.
《Mmh perché, sono belli, sono misteriosi e tenebrosi, il che mi piace e... ho già detto che sono boni?》, dico ridendo.
《Mi rispecchia,allora...》, afferma sorridente.
《Ah non credo: tu non mordi!》
《Questo lo dico tu...》
Inizia a mordicchiare il mio collo e a succhiare la mia pelle che brucia sotto il suo tocco. Ansimo e stringo di più la sua mano. 《Sei la cosa più bella che ho...》, esclama arrivando a baciarmi fino alle labbra.
《Sicuro che non vuoi venire? Magari savrebbe ora che, tutti sappiano di noi e magari Jonah si mette a piangere e non la finisce più perché vuole me oppure...》
《Ei, calma! Se non sei ancora pronta, non devi dire nulla di noi e per quanto riguarda io e Jonah... staremo bene! Tu vai a divertirti: noi ti aspettiamo qui!》
《Scusami... è che non sono mai stata lontana da lui... da voi per così tanto tempo se non per un giorno!》
《Sono solo tre giorni, rilassati...》
Annuisco e spengo il computer.
Mi prende tra le braccia e mi porta in camera. Ci sdraiamo petto contro petto e io, gli tocco i capelli per farlo rilassare mentre, lui mi guarda intensamente negli occhi. Mi stringe di più e appoggio la testa tra l'incavo del suo collo, lasciandogli dei baci umidi.
《Anche se non vieni con me, credo che racconterò a tutti che sto con te! Non voglio più nascondermi...》, gli confesso.
《Fai come ti senti amore, però ora, dormi. Dobbiamo svegliarci tra cinque ore...》
Annuisco e lo bacio sul petto e lui, si solleva apposta per baciarmi sulle labbra.
《Ti amo.》
《Ti amo》, rispondo sincera. In questi tre anni, ho imparato ad amarlo. Il mio cuore é suo ormai. È stato suo, dal momento che ho varcato la porta di questa casa. Damon non c'era e io, avevo bisogno di essere amata, un amore puro come il suo. Mi sono lasciata andare con lui, l'ho fatto perché mi fidavo e sono sicura che, quando dice di amarmi, mi ama per davvero. Così sicura, da amarlo ancora di più.IL MATTINO SEGUENTE
Sono appena scesa dall'aereo e l'emozione é alle stelle. Non vedo Jade e gli altri da un sacco di tempo e ho voglia di abbracciarli. Ash mi ha pagato una camera per avere tutto il tempo di prepararmi prima che inizi la cerimonia e, sinceramente sono già in ritardo visto che, mancano solo tre ore. Prendo un taxi e gli dico l'indirizzo che, Ash mi ha prescritto. Intanto, mando un messaggio ad Austin per avvisarlo del mio arrivo e lui mi risponde subito mandando una foto di Jonah sulle giostrine. Sta cercando di farmi stare tranquilla e io, gliene sono grata. Quando l'auto si ferma, guardo l'hotel in cui alloggio e inizio a ricordarlo: se non sbaglio, dista poco da casa di Ash. Un ragazzo mi prende la valigia e mi accompagna fino al terzo piano. Per fortuna, siamo a settembre e, posso approfittare di uscire sulla terrazza che si affaccia sul mare. Buenos Aires mi riporta indietro nel tempo e, i suoi ricordi, sono ancora vividi nella mia mente.
《Signorina, l'autista passerà tra due ore...》, mi informa il ragazzo.
《Oh, grazie mille!》, ringrazio con un sorriso e lui se ne esce.
Mi guardo intorno e mi metto all'opera. Apro la valigia e sfilo con attenzione i vestito posandolo su una sedia, poi le décolleté nere, la pochette e il mio beauty con l'occorrente per trucco e capelli. Prima, mi faccio una doccia veloce, giusto per togliere il sudore e la puzza dell'aereo e mi lego un'asciugano intorno al corpo. Metto del fard rosa sulle guancie e uno più chiaro, color pelle, sul resto del viso. Passo l'ombretto bianco sulle palpebre e una perfetta linea di eyeliner. Poi, un leggero tocco di matita e del mascara. Contorno la forma delle labbra e le ripasso con un rossetto chiaro ma, ricoperto di brillantini. Ritorno in stanza e osservo il bel vestito che, Austin mi ha comprato. Ha dei gusti così raffinati il mio ragazzo, devo dire!
É un bellissimo vestito corto che arriva poco sopra il ginocchio, ampio e ricoperto di tulle nero, è fasciato sotto il seno ad ha un bellissimo scollo a cuore ricoperto di paillettes. È davvero stupendo! Lo indosso e, prima di mettere i tacchi, vado a sistemare i capelli facendoli ricadere sulle spalle in morbide ciocche ondulate. Mi spruzzo del profumo e indosso una collana con un diamantino incastonato e un semplice bracciale. Sistemo la pochette con l'occorrente e controllo l'iPhone. Sono in perfetto orario! Scendo di sotto ed è questione di minuti prima che, un auto si ferma accanto. Jeffrey. É da un sacco che non lo vedevo, precisamente da quel Natale.
《Signorina Kate, ma che piacere vederla!》, dice sorridente.
《Il piacere è il mio... siamo in orario?》, domando mentre lui mi apre lo sportello per farmi accomodare.
《Siamo in tempo... lei é sempre più bella, se posso permettermi!》, esclama. 《Grazie, sei molto gentile...》
Salgo in auto e lui fa lo stesso. Il viaggio dura per poco ma, Jeffrey tiene occupata la mia mente con delle barzellette. Ci fermiamo davanti a un enorme Chiesa e appena scesa, tutti gli occhi, sono puntati su di me. Non mi faccio intimidire dai loro sguardi e avanzo fino all'entrare. È una Chiesa molto grande e tradizionale, ricca di affreschi ma, con un tono di modernità.
《Posso avere il piacere di abbracciarla?》
La sua voce é inconfondibile. 《Codino mio...》, dico abbracciando.
《Quanto volte ti ho detto che non devi chiamarmi in questo modo? Non sono un elastico per capelli...》, dire ridacchiando.
《Smettila! Mi sei mancato tantissimo!》
《Non sai quanto tu... sei uno splendore!》, commenta facendomi fare un giro su me stessa.
《Tu sei molto sexy...》, dico con sistemandogli la cravatta.
《Eh lo so... un paio di ragazze mi hanno fatto l'occhiolino, credo siano delle cugine della sposa...dopo ci faccio un pensierino!》, sussurra.
《Fai meno lo scemo: siamo ad un matrimonio! Approposito, hai visto gli altri?》, dico cercandoli tra la folla.
Fa un cenno alle mie spalle. Appena mi giro, vedo Jade e Neil. Lei veste un bellissimo abito color azzurrino lungo e Neil ha la giacca abbinata, di un colore blu scuro. Jade incontra il mio sguardo e viene ad abbracciarmi facendo complimenti a raffica e poi, saluto Neil allo stesso modo.
《Allora come sta il piccolo Jonah? Voglio vederlo, a quest'ora sarà cresciuto tantissimo...》, esclama entusiasta la mia amica.
《È un bambino fantastico... ma, Adam non è venuto?》
《Arriva per il ricevimento... è stato occupato in famiglia!》, risponde Neil.
《Non cambiare discorso, vogliamo sapere tutto! Dove abiti? Con chi? Sai che siamo stati in pensiero? Non sapevo con chi fossi e come ti guadagnassi da vivere... insomma, non abbiamo notizie di te, se non per le poche cose che dici al telefono...》, sputa fuori Jade. "Okay Kat, è ora di dire la verità ...tutta la verità!"
《Sto bene... ho un lavoro in un agenzia per modelle e vivo... v-vivo a New York con... con Austin...》, dico l'ultima parola in un sussurro.
《C-come? - Che?》, dicono tutti in coro.
《Aspetta, Austin non è tuo cugino? Quello che ha dato inizialmente del filo da torcere a Damon?》, dice Cody indicando Jade.
《Non ti credo... io ho chiamato Austin e ha detto che non sapeva nulla e avevo provato a chiamarti, a meno che... tu gli hai detto di mentire a tutti noi?》
Annuisco e tra noi cala il silenzio.
《Mi dispiace di non avervelo detto ma, avevo bisogno che nessuno mi trovasse... mi capite, no?》
Cody mi sorride e mi bacia la tempia, segno che per lui va bene.
Jade e Neil si lanciano sgaurdi confusi che, non riesco a decifrare.
《Sei felice con mio cugino?》, domanda Jade prendendo le sue mani fra le mie.
《Si... Jonah lo considera suo padre e noi, stiamo bene insieme. Dovevo buttarmi il passato alle spalle e Austin, mi ha sempre amato... gli ho dato una possibilità e anche a me l'ho data. Avevo il diritto di innamorarmi di nuovo...》, commento.
《N-ne sei innamorata?》, domanda balbettando Neil. Sembra che tutti, siano scossi da qualcosa o qualcuno.
《Credo di sì... insomma, sono passati tre anni e lui si è preso cura di noi. Quello che Lui, non ha fatto...》, affermo.
《Okay ora ne ho abbastanza... Jade diglielo...》, sbotta Neil. Lo guardo interdetta.
《Cosa mi state nascondendo? Cody, tu lo sai?》
《L'ho appena saputo e, devi saperlo...》
《Va bene, lo faccio io visto che qui, nessuno ha le palle per farlo. Kat...》
Neil si avvicina e si passa una mano sul mento, quasi frustrato.
《Cosa? Dillo...》, lo invito.
《Damon... Damon è qui.》