Stephan mi porge il telefono e noto la sua faccia inorridito, conferma che al telefono, è proprio lui.
*inizio*
"Damon..."
"Damon?! È così che mi rispondi dopo che mi hai lasciato in questo cazzo di letto senza dirmi nulla? Eh? Ho girato mezzo college con la speranza che tu fossi ancora qui ma, non c'eri e alla fine, Jade mi ha detto che eri andata via. Non ci volevo credere. Ti dava così fastidio che venissi o magari che , ti rovinarsi il tuo incontro con quel pezzo di merda del tuo ex, eh?", grida ferocemente.
"Damon, mi dispiace... non potevo portarti con me! Mia madre è già irritabile per fatti suoi e se ci fossi stato tu, sarebbe andata anche peggio! Ti prego di capirmi. Sai che vorrei che tu fossi qui, lo desidero tantissimo ma, non potevo..."
"Non era quello il modo, Kat. Ci sono rimasto di merda, lo capisci?"
"E tu capisci me per una volta, okay? Non potevo portarti, Damon! Sai che ti amo e che mi manchi ogni secondo di più ma, non potevo essere così sfrontata da portarti in questa casa. Mia madre ti odia e lo sai. L'ho fatto per non aggravare la situazione. L'ho fatto per noi."
Lo sento sospirare. Si che mi capisce, è solo testardo e deve accettarlo.
"Non te ne sei andata perché volevi da sola con Stephan, vero?"
"Non dubitare di te, amore. Amo solo te!"
"Anche io ti amo, dolcezza! Allora, quando ritorni?"
"Per il ringraziamento... dobbiamo andare da tua madre, no?"
"S-Si, hai ragione! Non so come farò questi giorni senza di te..."
"Prometti di non fare cavolate?"
"Non lo farei! Vale anche per te..."
"Certo... salutami tutti!"
"Okey, Kat?"
"Dimmi...
"Sento come se mi mancasse qualcosa. Senza di te, sto male. É la verità!"
"E io ti amo, Damon. Ricordati questo. Ci sentiamo dopo!"
"Ti amo!"
*fine*
Sorrido come un ebete e mi metto le mani in viso. Pensavo di riuscire a separarmi da lui per qualche giorno ma, sento già la sua mancanza e sono passate solo quattro ore.
《Sei più che innamorata! Con me, non ti emozionati così tanto quando parlavi al telefono...》, afferma Stephan.
《Sono esagerata, secondo te?》
《Gliel'hai detto tu stessa: lo ami. Questo è amore. Sentirne la mancanza ogni secondo di più. Lo ami, davvero tanto!》 Afferra il suo giubbotto sul divano e se lo infila.
《Vai via?》
《Non resto certo qui! Perdonami ma, mi fai ancora un certo effetto...》
《Ah. Hai ragione. Allora, buonanotte!》, dico rigirandomi i pollici.
《Si... notte!》
Si fa avanti e mi bacia la guancia. Poi, senza guardarsi dietro, se ne va. Mi fa uno strano effetto. Noi ci facciamo uno strano effetto. Allontano il pensiero e mi metto ai fornelli. Cucino delle lasagne e ne conservo una porzione anche per domani. Vado da mia madre per portargliene un pezzo ma, la trovo già in un affannoso sonno. Ha anche il raffreddore e il respiro pesante. Le tolgo il vecchio vassoio dalle mani e vi metto sopra, tutto i fazzoletti sporchi. Le copro con la coperta e ritorno a mettermi seduta sul divano, ad mangiare la mia amata lasagna. Mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto e lo apro senza pensarci. "Sei bella come poche, piccola! Persino mentre mangi, hai quel qualcosa...E sarai mia... prega Damon che ti salvi!"
Rimango ipnotizzata ad osservare lo schermo e mi guardo intorno con una sana paura in corpo. Ho i brividi.
"Chi sei?!"
"Ah, lo sai chi sono! Ci vediamo presto!", scrive prima che il mio telefono si chiuda.
Sembra che sia stato infettato da un virus. Appena lo riapro, il numero è sparito. Lo so chi è: Luis. Lui è l'unico che può nominare Damon e averci a che fare ma, la mia paura, è che lui sapeva quello che stavo facendo. La mia paura é che lui sia qui è mi stia osservando.
Compongo il numero di Damon e dopo qualche squillo, risponde.
*inizio*
"Dolcezza..."
"Damon, rassicurami, ti prego..."
"Che succede?"
"Qualcuno mi sta spiando, Damon! Mi è arrivato un messaggio e... diceva una cosa che stavo facendo! C'era scritto quello che stavo facendo, lui lo sapeva, capisci?"
"Porca puttana! Kat, ascoltami, chiudi tutto, tappati in casa e non uscire..."
"Damon, è Luis, vero? Mi ha seguita?"
"Non lo so... devo fare delle cose, Kat! Tu non uscire da quella casa e chiuditi in stanza. Appena ci sono novità ti chiamo, okey?"
"Ho paura, Damon!"
"È tutto apposto! Non accadrà nulla e Luis passerà prima sopra il mio cadavere se osa solo sfiorarti! Tranquilla e se succede qualcosa o senti rumori, chiamami..."
"Aspetto la tua chiamata! Fai presto!"
*fine*
Ho il cuore in gola. Chiudo tutte le finestre, anche quelle più piccole e aggancio tutti i lucchetti alla porta. Dopodiché, chiudo a chiave anche la stanza di mia madre e mi rintano nella mia. Riprendo per un attimo, il fiato. Se mia madre sapesse cosa sta succedendo, non mi perdonerebbe mai e gli darei ragione per la prima volta: sono in un gran casino.
POV'S DAMON
Io gli spacco il culo. Giuro che lo faccio. Mi faccio una doccia per stendere i nervo e poi chiamo Neil: dobbiamo risolvere questo profonda, ora. Lascio i capelli come sono e mi vesto al volo. Busso insistentemente alla porta della sua stanza e Adam, per fortuna, con un asciugamano in vita, mi apre. Sbuffo e lo sorpasso. Spero che non si sia mai fatto vedere così davanti a Kat.
《Neil! Esci da questo cazzo di bagno!》, grido da dietro la porta.
Sento l'acqua della doccia chiudersi, e spalanca la porta, con un espressione arrabbiata.
《Damon, la smetti di rompere sempre i coglioni? Cosa è successo, adesso?》
《Oh, scusa se Kat mi ha chiamato da Miami per dirmi che le hanno invitato un messaggio che, fa capire chiaramente che qualcuno la sta spiando, anzi là seguita. E vediamo un pò, secondo te chi potrà mai essere il maniaco perverso che fa queste cazzate? Il nostro caro Luis. Quindi ora togli il culo fuori da questa stanza e andiamo al Red.》, dico con tutta la rabbia che ho in corpo. Non poter essere lì con Kat, mi fa ancora più male.
《C-cosa? È arrivato a tanto? E poi, non è a Miami se la sta spiando?》
《No, Luis non fa mai il lavoro sporco. Incarica qualcuno e poi se ne lava le mani: ormai lo conosco bene. Vuoi venire si o no a spaccargli il culo?》
《Io vengo. Se qualcuno cerca di fare del male a Kat, si mette anche contro di me...》, interviene Adam.
《Smettila di fare l'eroe del cazzo e vestitevi. Voglio risolvere entro oggi.》, dico abbastanza irritato. Dovrei dargli una lezione anche ad Adam per quello che ha detto ma, non mi pare il momento. Se qualcuno osa mettersi sulla mia strada, oggi finisce nella spazzatura di un vicolo buio, senza vita.
《Esci e dacci cinque minuti!》, afferma Neil. Annuisco e
me ne esco, scendendo direttamente di sotto, ad azionare la moto. Ricevo un messaggio da Kat, che mi avvisa di stare bene e che di chiamarla domattina ma, non sono sicuro di cosa accadrà questa notte, così gli scrivo l'unica parola che mi sento di dirle:
Ti amo