Si è addormentata e con lei anche Ezio. La vedo dalla sua porta. Io non riesco a dormire, quelle foto sul telefono mi hanno spiazzato. Ne ho trovate molte che lasciano intravedere qualcosa in più. Mi sdraio sul mio letto con il telefono in mano, so che non dovrei, ma è più forte di me. La voglio e non posso averla così, senza che lei mi dia il permesso, o forse no..
La voglio come si vogliono le cose che non si devono volere. La voglio più di ogni altra cosa, il suo profumo, la sua pelle. È qualcosa che mi manda al manicomio. Mi entra dentro e non esce più. Da quel giorno che l'ho vista la prima volta, non ne è più uscita da me. In mente, nell'anima. Solo lei. Le altre le usavo, ci andavo a letto, ma ho sempre pensato che fosse lei che si dimena a sotto di me. Eppure quando aprivo gli occhi, lei non c'era ed era un'altra scopata insignificante.
Apro la galleria con le sue foto. Le scorro, una dopo l'altra, piano. Le esamino e la mia mano scende sempre più giù, fino al cavallo dei pantaloni della tuta. La allargo e la faccio scivolare sul mio membro, lo prendo in mano ed inizio a darmi piacere. Quel piacere che vorrei provare solo con lei, quel piacere che non riesco a saziare. Faccio su e giù con la mano, guardando le sue foto e proiettando nella mente tutto ciò che vorrei farci, lei che ansima addosso a me, chiudo gli occhi e la immagino in posizioni strane. Sono talmente eccitato che sospiro, poi vengo. Tolgo la mano e affondo con la testa sul cuscino, appagato per ora, ma con più voglia di prima di sentirla mia.La mattina mi alzo e scendo, dicendo ad Ambrogio di portare la colazione in camera di Camilla. Oggi sono più invasato di questa notte. Credo che non riuscirei a fermarmi se lei si presentasse di sotto in modo strano. Sono affamato, d'altronde è un po' che non mette l'attrezzo dentro qualcuno. Mi lecco le labbra, ho fame e non di cibo. Sento parlare di sopra, segno che si è svegliata. Molto bene. Ezio scende, mi trova quasi subito, annusando l'aria. Mi fa le feste.
"Nano, ti sei svegliato" dico e lui mi abbaia. È come se mi capisse questo cucciolo. Gli dico qualcosa e lui subito mi risponde. Mah, sarà.
Subito dopo sento una presenza che si schiarisce la voce, alzo gli occhi e mi trovo Camilla in accappatoio.
"Buongiorno" mi dice.
"Buongiorno, ben svegliata.." dico famelico e la guardo. "dove vai?"
"In piscina, vado a fare una nuotata" mi dice appoggiandosi alla porta con la spalla.
"Vuoi compagnia?" chiedo.
"Mhmh" mi dice e non posso non prendere la palla al balzo. Mi alzo e vado in camera mia a mettermi un costume che spero si tolga subito.
Mi aspetta in salotto, infatti appena scendo lei è lì, con Ezio sempre al suo fianco. Scendiamo nel seminterrato, dove la piscina è tirata a lucido. Si toglie l'accappatoio ed io la squadro, pensando alle foto di questa notte. Erano solo foto, adesso lei è qui, con me. La posso osservare dal vivo. Vedere il suo corpo che si muove. Posa l'accappatoio sul lettino e si gira.
"Che c'è mh?" mi chiede.
"Niente, prima tu.." le dico e le faccio il gesto di entrare così che possa guardarle il di dietro senza problemi. Entra, delicata, come una sirena, una dea. La seguo ed entro anche io, anche se la mia voglia di entrare sarebbe proprio da un'altra parte. Lei nuota ed io mi bagno i capelli. Tutto sommato non faccio proprio schifo, ho cambiato fisico dalle superiori. La pizzico a guardarmi.
"Sei rilassato" mi dice appoggiandosi al bordo.
"Ho usato le tue foto" dico sincero. Che me ne importa.
"In che modo, scusa?" mi chiede.
"Mi sono segato" faccio spallucce e lei attacca a ridere.
"Quindi dubito che un domani mi ridai il telefono" dice salendo sul gonfiabile.
"E perché? Se ti ho dal vivo del telefono non ne ho bisogno" rispondo leccandomi le labbra.
Si sdraia a pancia in giù, quel culo mi sta implorando una pizza. Mi sistemo i capelli, devo stare calmo, anche se quella sega di questa notte ha acceso in me la passione di farla mia, anche se lei mi dicesse di no. Piega una gamba e si vede un po' tutto, ha il piercing e me lo fa diventare duro. Socchiudo gli occhi e mi godo lo spettacolo. Mi avvicino, non riesco a resistere. Le mordo una chiappa.
"Oh" lei si gira a guardarmi.
"Shhh.." dico e continuo anche sull'altra.
"Ti fermi?"
"No."
"Si.." mi dice. Ma non la ascolto e infilo la faccia tra le sue gambe. "Kostas.." mi chiama, ma io non voglio fermarmi e le apro un po' di più le gambe.
"Shhh.." ribadisco.
"Che stai facendo?" mi chiede mentre col pollice le tocco il piercing sul clitoride.
"Shhh, fammi fare.."
"Non dovresti.." mi dice.
"E perché no, mh?"
"Avevi detto che non mi avresti toccata.."
"Ho cambiato idea, se voglio toccare lo faccio" dico sicuro di me e la tocco con tutta la mano.
"Dai fermo.." mi dice con voce tremante.
"Oh shh." ordino e la tiro un po' verso di me, muovendo ancora di più il pollice sulle sue mutande, ma lei mi scivola come un pesce appena pescato e si tuffa.
No, non ci sto. La voglio, ora. Mi avvicino a lei e la appiccico all'angolo del bordo piscina.
"Ferma mh" dico.
"Dai.. Smettila.." mi dice ma non do peso alle sue parole, anzi, mi fiondo con le labbra sul suo collo e inizio a morderla. La tengo ferma dai fianchi, così che non possa scapparmi. "hai le foto per sfogarti.."
"No se ti ho dal vivo" rispondo e le metto una mano sul culo, la palpo e arrivo fino al mento, continuando a morderla piano.
"Non sei corretto però.. Avevi detto che non mi toccavi"
"Non me ne frega. Comando io qui" le mordo il labbro inferiore.
"Stronzo.." mi dice.
"Shhh.." la spingo contro il mio bacino. Lei fa una faccia strana, la guardo e la mia mano sale sul suo seno. La palpo, lei cerca di opporre resistenza, afferra il mio braccio e cerca di spostarlo, ma io sono forte e glielo tolgo.
"No" dico.
"Dai.. Hai toccato, ora basta" mi dice.
Non la ascolto e inizio a strusciarmi su di lei, palpandole il seno con la mano, sono un fuoco e credo che a bruciare sia anche lei. Le bacio il collo e succhio un po'.
"Dove vuoi arrivare?" mi chiede.
"Dove mi pare, se ti voglio, ti voglio"
"Sono fidanzata, non posso.. E non voglio.." mi dice.
"Non mi interessa, sei qua con me, quindi. Se ti voglio lo faccio" dico deciso e le spaccio il reggiseno, togliendolo. Lei si copre con le braccia ma è un attimo perché le prendo i polsi.
"Apri ste braccia" ordino.
"No" si ribella, di nuovo. Lo faccio io, con fare troppo decido mi sa. "aia.."
"Allora fai come ti dico" le tengo le braccia larghe e le bacio i sensi. Lei mi morde la testa. "Oh" le ringhio "devi stare buona."
"Sta fermo."
"No." continuo e le torturo il capezzolo ma lei mi morde il braccio. "Aia. Vaffanculo, stronza." glielo dico quasi in bocca.
"Stronzo ci sarai"
"Potresti stare buona, non lo fai. Quindi sarò ancora più stronzo" dico la lascio e mi sposto, uscendo dalla piscina.
"Tipo?"
"Lo vedrai." me ne vado su a lavarmi. Ma guarda te sta stronza a dirmi di no. Sono incazzato come pochi, la prossima volta non sarò così clemente, ormai ho deciso lei sarà mia anche in quel modo, la voglio possedere. Mi metto una tuta e scendo, sdraiandomi un po' sul divano. Sono arrabbiato e molto. A me, nessuno dice di no, nessuno si oppone a me e questo lo deve capire anche lei.
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GANGSTER🔫
Fanfiction«Cosa vuoi?» «Voglio che tu mi ami, solo così potrò lasciarti alla tua libertà» #1 in Thriller 2/10/2020 Autrici: Sara&Camilla