53.

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In macchina mi ha fatto la ramanzina. Mi ha detto che se dopo tutti questi anni non le ho regalato qualcosa che le piace, mi lascia. Io me la rido dentro perché voglio farla arrabbiare. So esattamente che cosa le piace ovvio, la ho stalkerata per anni, figuriamoci se non so i suoi gusti. Lei mette in dubbio che noi uomini sappiamo fare dei regali belli, ma non si preoccupasse ceh, le ho fatto un regalo che qualsiasi donna ne morirebbe. Entriamo a casa e lei si mette seduta sul divano, vado a prendere il suo regalo e le passo il pacchetto. Lei lo guarda con gli occhi che brillano ma quando finisce di scartare è guarda il regalo, passa gli occhi tra me e quella scatola tra le mani, delusa.
"E questo è il regalo che mi piace?" mi guarda male.
"Certo, non ti piace?" dico cercando di essere serio. Lei lancia la scatola sul divano.
"Io neanche le posso usare le creme, deficiente" le lancia sul tavolo.
"E dai, ma che si fa così?" dico e lei se ne va in cucina arrabbiata persa.
"Dai amore" la seguo. "è un pensierino"
"Ma dai un cazzo. Ma che regalo di merda è? Le creme dei cinesi, poi"
"Certo che tu non ti accontenti mai però eh, ma basta il pensiero" allargo le braccia.
"Mecojoni, il regalo perché ho partorito, le creme dei cinesi, ma vaffanculo va" dice e mentre le domestiche mi guardano male, le faccio l'occhiolino, visto che è tutta una montatura, per farla incazzare.
"Ma mi sono impegnato. Ho girato tutta Roma per trovarle di odore differente"
"Potevi evitare" mi mette il broncio.
"Perché mh? Un pensierino.. Mamma mia quanto sei" sbuffo.
"Un pensierino? Ma meglio niente guarda! Che schifo, mi ci fa pure tornare a casa per darmi sta merda" mi dice.
"Ma che vuol dire scusa, ma basta il pensiero, non sei mai felice però" roteo gli occhi.
"Ma vi pare normale che una partorisce e riceve le creme cinesi?"
"Ho capito ma invece di ringraziare ti incazzi"
"Ma allora non farmi niente, ma ringrazia dio che non te le ho tirate, assurdo" dice visibilmente nervosa. Io me la rido dentro.
"Che iena. Mamma mia guarda. Mica ero obbligato e non ti sta neanche bene" vado a mettermi sul divano con la mano sulla bocca per evitare di ridere in faccia, mi ammazza mica no.
"Preferivo niente guarda. Beh io ti ho avvertito, reputato single" mi dice dalla cucina.
"Per averti fatto un regalo mi lasci, carina"
"E lo chiami regalo quello?"
"Certo, era incartato, era un regalo"
"Mo per natale ti compro le bretelle" dice.
"Ma non le uso" sbuffo.
"Neanche io le creme, oh mi fanno schifo okay?" alza la voce. "mettitele al culo"
"Ma non sono per il culo, sono per le mani"
"Ce le fai diventare" dice e continua a smadonnare in cucina.
È divertente, giuro.
"Vabbè lasciale sta le cambio. Ti compro quelle per il viso antirughe e antieta, mh" dico con nonchalance, meno male che le ho tolto la pistola altrimenti me la sarei ritrovata in fronte.
"Non le uso!!"
"Ti prendo i calzini" dico.
"Ma ma mia guarda, non sa fare neanche un regalo, ha 40 anni, hai miliardi, manco a dire una crema buona, no! Quella dei cinesi"
"Sei tu che non apprezzi niente, io l'ho fatto col cuore" dico a mia difesa.
"Poi dici lo tratti male, per forza"
"Non sei carina, nono, per niente"
"Ma neanche tu, zero" urla, sale di sopra e sbatte la porta. Si è incazzata davvero. Sento ridere tutti, mi libero anche io. Dopo quasi un'ora scende col costume e verso la piscina nel seminterrato.
"Amore tu sei scordata le creme qua, prendile che dopo fatta la doccia sono il top" le urlo.
"Soffocati" mi urla di rimando.
"Vabbè ho capito che non lo vuoi il mio regalo, ci sono rimasto male, molto.." dico.
"Ma sti cazzi! Sapessi io che mi aspettavo un Rolex, un anello invece della merda cinese!"
"Vuoi cambiarlo con un anello cinese? Dai andiamo, lo cambiamo, te lo misuri e scegli quello che ti piace"
"Dallo all'amica, io non voglio nulla" mi dice.
"Okay va bene" le dico per un'altra reazione che però non avviene. Dopo un po' viene seduta sul divano, penso sia bella rilassata per cui ho voglia di darle fastidio. Le giro intorno con ste cazzo de creme cinesi solo per farla infastidire. Per non parlare quando verrà Ginevra. Lancia le creme in cucina, me ne accorgo e le porto di là.
"Ma non si mangiano le creme"
"Dammi qua" mi dice "lo trovo io il posto"
"No le do a qualcuno che apprezzerà" dico ma lei me le strappa dalle mani, apre la finestra e le lancia di sotto. "Bel regalo, grazie" mi dice.
"Che stronza. Giorgio vai a prenderle per favore. Mo non piacciono a lei, non devo darle a nessuna"
"Ma a nessuna chi è? Ma che cazzo dici? Oh Giorgio ti sparo. Stai li dove sei. Hai un'altra tu?" mi punta il dito.
"No, però le passo a Carmen o Alessia, a qualcuna che passa" dico.
"Apposto, allora vaffanculo, via da questa casa, subito. Non ti voglio più vedere né sentire" mi urla contro.
"Ma che dici mh, ma quanto sei scema, non ho un'altra. Per il regalo stai a fa così?"
"Vai da quella che passa! Infedele"
"Giorgio mi vai a prendere quelle creme" chiedo.
"Non ti azzardare" dice lei verso Giorgio. Io gli dico di andare, lei no e il poverino ci guarda non sapendo cosa fare. Come fargli torto.
"Un pensiero fatto col cuore e tu fai così" dico.
"Ancora ma quale cuore?"
"Si ci sono rimasto male, non hai considerato un cazzo" dico. "non apprezzi nulla" vado di là.
"No niente e sicuramente troverò qualcuno che o regali me li sa fare, li so che apprezzerò" mi dice.
"Poi sono io quello che ha un altro, lei già ci pensa, figuriamoci"
"Tu ce l'hai, maledetto" mi dice tra i denti e devo lottare con me stesso per non ridere.
"No non c'è l'ho, però sono più importanti i beni materiali vero?"
"No, ma che cazzo ci faccio con le creme che sono anche allergica eh? Manco questo sai, figurati quanto mi conosci" mi dice.
"Ti ho detto andiamo a cambiarle"
"Non voglio un cazzo, punto"
"E allora basta" dico sbuffando e lei mi insulta pesantemente, seduta vicino a me sul divano. Ogni tanto la guarda e se potesse ci butterebbe anche me di sotto con le creme. Incazzata nera è dire poco, Ginevra torna e viene ad abbracciarmi.
"La gioia di casa lei" me la bacio. Non la sto prendendo per il culo a Camilla, nono. "papà ti ha comprato un regalino" dico e lei mi guarda con gli occhi a cuore.
"Le creme dei cinesi per bambini, o il dentifricio alla fragola non aspettarti grandi cose" si intromette la madre. Ma io sono uno stronzo così vado a prendere lo scatolone. Lei inizia ad aprirlo e le do una mano sotto gli occhi attenti della madre. Ginevra che salta come una matta alla vista del castello dei pony gigante, con tutti personaggi, vestiti, i mobili, anche il vaso di fiori.
"Che merda umana" dice Camilla.
Mi trattengo dal ridere.
"Tu con me hai chiuso" mi dice.
"Ma perché scusa? Che lo volevi anche tu?"
"Dai papi, apiamo" mi dice Ginevra che non sta più nella pelle. Le apro il gioco e inizio a montare, lei per terra che gioca ed impazzisce, il mio regalo le è piaciuto tanto, almeno una apprezza. Camilla è verde, io oggi mi diverto. Lei poi se ne va a fare una passeggiata con i cani, perché si è innervosita. Adesso basta, la smetto, perché sennò davvero questa oggi mi caccia da casa.

~~

Sono talmente incazzata che sono dovuta uscire. Mi sto così agitando che mi parte anche qualche contrazione. Decido di tornare a casa per paura di partorire nella campagna vicino casa. Mi prendono i dolori quindi mi vado a sdraiare a letto. Che stronzo, Madonna. Lui dopo un po' sale.
"Che hai mh" mi dice.
"Vattene Ko" dico e lui si siede sul letto e mi metto il braccio sugli occhi così non lo vedo.
"Basta con sto vattene mh" dice.
"Che vuoi?" chiedo.
"Sta o scherzando, eccolo il regalo" dice prendendo una scatoletta e mettendomela davanti. Non lo guardo neanche "apri sto coso"
"Perché?"
"Perché è il regalo tuo, stavo scherzando volevo farti sbroccare un po'"
"Ci sei riuscito alla grande, tanto che ho le contrazioni"
"Ma come.. Pensavo che capivi che scherzavo. Ma te posso regalà quella merda, dai" mi dice e mi massaggia la pancia dura.
"Che ne so, tutto può essere"
Mi allungo e prendo il pacchetto e lo apro. Stavolta non sono delusa, anzi. C'è un braccialetto con tanto di certificato di pandora, è originale nel senso che questo c'è l'ho solo io, con un ciondolo con la G tutta piena di diamanti. Lo guardo.
"Che c'è mh.." mi chiede.
"Questo si che è un regalo, bellissimo, grazie" gli dico.
"Lo so infatti con quello di prima ci ho giocato un po', mi dispiace che ti sei agitata, poi ci facciamo fare anche la d" mi dice. Lo tiro a me e lo bacio. Ricambia, è matto fradicio, ma come farei senza di lui?

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