16.

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Ha guardato tutto il film senza mai toccarmi, senza mai più mettere il suo braccio addosso a me. È arrabbiata mi sa, forse. Questa suo nuovo lato mi sorprende. Non pensavo avrei potuto raggiungere così a fondo il mio scopo. È gelosa, palese. Anche se sto pensando a qualcosa di nuovo, un qualcosa che vorrei con tutto me stesso. Adesso ho tutto, quindi mi pare un buon momento.
"La smetti di fare la fredda?" le chiedo.
"No, mi rode il culo" mi dice e le sfioro la guancia col naso "e smettila di fare il ruffiano"
"Ti stai facendo un sacco di filetti tu" dico e le giro la faccia verso di me, deve guardarmi e lo fa.
"Che c'è mh.."
"Non fare la gelosa" le guardo le labbra. Non l'ho mai baciata, in effetti, perché mi fa incazzare, sfogo in modo diverso.
"Non la sto facendo"
"Un po' si.." le dico e le apro leggermente le labbra con il pollice. Lei scuote la testa, sorrido sulle sue labbra e mi ripeto adesso o mai più. La bacio. Le metto la lingua in bocca, mi piace di più così gelosa. Lei ricambia. Questa idea che mi frulla per la testa da un po' devo metterla in atto. La guardo, non chiudo gli occhi. È bellissima, la sto facendo impazzire, ma non si stacca, anzi ricambia anche lei, un bacio violento. Mi stacco piano ma continuo a darle dei baci a stampo. Mi guarda.
"Sto con te, lasciale stare. Poi se sarai la mia ragazza, cancellerò tutte" le do un altro bacio.
"Mh" dice ma non sembra molto convinta.
Ordino la merenda ad Ambrogio, mi chiede perché non possiamo alzarci, ma io sto comodo addosso a lei, ci starei talmente tanto da farle prendere la mia forma.
"Dopo usciamo però" mi dice.
"Vediamo come mi gira"
"Dai, pure a portare un po' il cane fuori.." mi dice e gioco non le dita della sua mano. "dai ti prego.."
"Dove vorresti andare?" le chiedo.
"A cena, a ballare, a bere, a fare shopping, al cinema.." fa l'elenco.
"A ballare no"
"Perché no?"
"Non è cosa, neanche a bere, visto che ti possono vedere" le spiego.
"Al cinema?"
"Ci penso mh"
"Uffa, sembra di stare al grande fratello, chiusa dentro casa, senza telefono, senza uscire, almeno là li pagano" sbuffa.
"Io ti pago benissimo, senti che cuscino che hai qua" le dico e la tocco in mezzo alle gambe.
"Smettila, mi hai fatto malissimo" dice.
"Oh sono stato chiaro, si fa come dico io e basta. Mi pare che hai goduto, pure tanto poi"
"Sta zitto mh" mi dice vergognandosi.
Ci portano la cioccolata calda e i pasticcini che avevo chiesto poco fa ai miei domestici. Lei mangia, io mi metto comodo con la mano sul suo seno.
"Che fai ti arreggi?" mi chiede.
"Mi piace, tipo antistress" palpo e lei ride "che ridi, davvero mi calma. Rilassa anche  te, lo vedo" dico e palpo un po'.
"Mh, bravo, allora continua.." posa la tazza sul tavolo e si mette comoda. Guardo la tv e continuo a toccare delicatamente sta volta. Lei si rilassa, la sento sotto di me, quasi che si addormenta ed io non voglio.
"Ma che fai dormi? Non è ancora ora"
"No, non dormo.." dice ad occhi chiusi.
"Come no, stai a fa la bava, stai dormendo che si" dico ma non ricevo risposta "Camilla oh"
Eh no, non ci sto, ma che si dorme così? In mia presenza poi. Le strappo i vestiti da dosso. Mi abbasso e le passo la lingua tra le gambe così che lei apra gli occhi ma non lo fa. Risalgo è mi spoglio, entrandole dentro. Inizio a muovermi ma lei oltre ad ansimare è godere non fa, non apre gli occhi.
"Apri sti cazzo di occhi e guarda i mentre ti scopo." dico e spingo violento. Lei ansima "guardami" le oridno ma lei non lo fa. Ho capito che lo fa anche apposta, ma voglio vedere le fiamme nelle sue pupille, le voglio vedere come gridano il mio nome e di non fermarmi. Lei viene, io non mi fermo, quell'idea in testa che mi balena da un po' sta per compiersi, anche a conseguenza di lei che non mi ascolta. Accecato ma stra convinto di quello che sto facendo continuo a muovermi dentro di lei fino a venire, non esco, mi libero dentro. Mi lecco le labbra, col fiatone.
"Che cazzo fai" apre gli occhi di scatto.
"Niente, sono venuto.."
"E dentro?"
"Si mi andava, così la prossima volta fai come ti dico" la bacio a stampo ed esco da lei.
"Ma che sei scemo? È pericoloso, io non prendo pillola, niente" mi dice agitata.
"Ma pericoloso dove? Stai buona mh"
"Dove?! E se rimango incinta eh" si tira su di scatto.
"Ci sei rimasta, non vedo il problema" dico.
"Che cosa? Ma tu sei fuori di testa. Ma che decidi tu?"
"Ovviamente.." dico, finalmente sta capendo chi comanda in questa casa.
"No, fammi prendere la pillola del giorno dopo, subito" si impunta.
"No, si chiama del giorno dopo, non puoi prenderla ora" mi sistemo.
"Non scherzare, fammi prendere quella pillola e basta" si agita ancora di più.
"E chi scherza, stai buona, decido io. Sei stata brava tutto sto tempo, ora che devi fare mh? Continua a farla" mi alzo.
"Non esiste" si riveste "già sto qua dentro da non so quanto tempo, ora anche questo no!" mi dice.
"Tutto. Se non ci vuoi stare vattene in camera. Sempre a lamentarti, che cazzo" sbuffo.
"Vaffanculo" mi dice e sale in camera sbattendo la porta. Faccio spallucce e mi risiedo sul divano, contento di aver fatto quello che ho fatto e mi mangio un altro pasticcino. Sono buoni, brave le cuoche. Sono così sollevato di aver fatto questa cosa che voglio dare un premio ad Ezio, almeno lui non si lamenta in questa casa. Gli metto il guinzaglio e lo porto a fare una passeggiata fuori. Lo lascio correre, lui non scappa, mi resta attaccato alla gamba. Non so cosa abbia. Ma mi vuole con sé. Corre, gioca, ma poi mi basta uno sguardo per farlo tornare vicino a farsi fare due carezze. Quando torniamo, lei è seduta a braccia incrociate sul divano. Neanche di gira a guardarci.
Mi siedo vicino a lei, glielo faccio apposta.
"Potevi stare qua che poi uscivamo" dico.
"Ma vaffanculo va" si prende Ezio in braccio e se lo coccola.
"Modera i termini" la metto sull'attenti.
"So dire anche di peggio" gioca con il cane che la asseconda.
"Tanto me ne hai dette poche" sbuffo "senti finché stai qui sei mia, per cui faccio come voglio"
"No, non cose del genere"
"Certo anche quello, così impari a non ascoltarmi" dico.
"Falla finita ed usa la testa" mi dice. Oh questa è bella, lei che mi fa la ramanzina.
"L'ho usata. Se mi va ti scopo, ti vengo dentro finisce la storia. Se rimani incinta, dov'è il problema? Non ti sei lamentata per due ore, mo che devi sconta tutto?"
"Tu fai tutto facile, senti io non sono la tua bambola che usi come vuoi capito? Che sia chiaro" dice.
"Ti tratto come la mia ragazza, perché che c'è di difficile? Niente, se facciamo un figlio è una cosa bella eh, mamma mia" allargo le braccia, che pesante.
"Eh non ti dico, poi voglio vedere come faccio, visto che non posso uscire da qui"
"Tu non preoccuparti, ho tutto sotto controllo" dico.
Lei non parla ma poi salta perché Ezio l'ha morsa. Lo spinge contro di me, sono io quello da fare male. Ma lui Mida morsi piccoli per giocare, infatti gli do spago.
"Si fa così" dice più al cane che a me e mi morde, stringendo. Le ringhio contro. Sta stupida. Lascia la presa e mi massaggio. Mi morde di nuovo e stavolta la spingo sul divano e mi alzo.
"Basta. Vaffanculo" dico.
"Aprimi la porta vedi come ci vado.." mi sfida. Devo stare calmo, Kostas calmo. Non far uscire la bestia dentro casa, non con lei. Stringo le palpebre.
"Signora Carmen cosa fa per cena?"
"Per te niente, in camera senza cena. Forza" dico, non ci sto a chi vuole ribellarsi, ne a chi vuole farmi male.
"No" si nega.
"Forza."
"No" dice di nuovo.
"Bene perfetto, ci penso io" dico e me ne vado su, non me la filo per tutta la sera, non voglio neanche vederla, sono arrabbiato con lei, da morire. Fanculo. Mi metto al pc, nessuna novità per fortuna e nessun incazzatura, che già ci pensa lei.

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