È tornato e si è appena seduto a tavola, lo guardo. È dannatamente bello. Un maledetto da dio, ma quando è incazzato così mi fa sangue. Mangia con violenza e mi lecco le labbra. Sta zitto non parla ma lo farei mio, adesso.
"Ora ci facciamo la doccia e andiamo a letto eh" dico a Ginevra che annuisce.
"Bacio prima" dice lui. La figlia le va in braccio e se lo bacia, capirai, papino suo, guai chi glielo tocca. Mi alzo e salgo, dopo poco lei mi raggiunge. Le faccio la doccia, la asciugo e le metto il pigiamino, resto con lei finché non si addormenta. Faccio una doccia anche io e poi mi metto a letto. Dopo poco sento aprire l'acqua del bagno e Kostas mi raggiunge in camera con l'asciugamano legato in vita. Lo guardo un attimo e sento gli ormoni andare in Cristo Madonna, ma poi ripenso a tutte quelle teorie di Instagram e mi passa ogni voglia e fantasia. Mi metto comoda pensando che ormai tra me e lui è finita. Ceh, andavamo più d'accordo quando ci odiavamo che ora che ci amiamo. Si mette a letto, mi accarezzo la pancia che sta crescendo, lui si gira di là. Bello stare insieme per i figli, che bella vita che mi aspetta, si. Questo pensiero mi tormenta, mi giro dandogli la schiena e dopo un po' crollo.~~
Neanche mi guarda più, benissimo. Ne un ciao, una buona notte, niente. E il fatto che si stava cercando casa, non mi va giù. Affatto. Non riesco a dormire, mi giro e rigiro nel letto. Sono nervoso.
"Ti fermi?"
"Ora ti do fastidio pure a letto?"
"Mi stai facendo venire il mal di mare"
"Me ne vado di là" mi alzo.
"Poi non dire che sono io, ti ho solo detto fermati, nient'altro"
"Eh non riesco a dormire" dico.
"Perché?" mi chiede.
"Cazzo ne so, sono nervoso" apro un pezzo di finestra e mi fumo una sigaretta.
"Guardati la tv o fatti una camomilla" mi dice sbadigliando poi si tira su a sedere "vorrei sapere quale è il problema tra me e te"
"Lo vorrei sapere anche io, visto che vuoi lasciarmi, guarda che ti vedo eh" dico.
"Ovvio, il tuo unico pensiero è perché non vedi le tue figlie se me ne vado, mi terresti qui solo per quello" mi dice.
"Eh certo non ti ho dato un cazzo" fumo.
"No a quanto pare sono io che non ti ho dato niente, già che non cancelli quelli di Instagram mi fai incazzare, poi hai detto che non faccio un cazzo" mi dice.
"Ma porcoddue ma che è la vita reale quella? Sono cazzate. Ma te pensi che se solo volevo una di loro non me la sarei scopata?"
"Ti vuoi fare l'amica"
"Oddio ma lo capisci o no che era una risposta al tuo mi faccio l'amico?" sbuffo.
"Per evitare di litigare le cancellavi" mi dice.
"Non ti fidi allora. Ma che cazzo posso fare che sto sempre con te o con la figlia? Dimmi"
"Oh ancora? Mi da fastidio lo vuoi capire o no?" mi dice
Prendo il telefono e glielo lancio sul letto.
"Facce quello che vuoi"
"Io lo devo fa? Te dovresti farlo perché non ti servono" mi dice.
Lancio la cicca fuori dalla finestra e la chiudo, mettendomi sul letto. Prendo sto cazzo di telefono e apro Instagram di merda. Tra poco lo lancio eh.
Tolgo tutte, una ad una e lei mi guarda.
"Ci voleva tanto?"
"No, ma non volevo dartela vinta, vedere se ti fidavi perché il telefono non lo prendo mai."
"È uguale, io seguo tutte donne, per rispetto. Perché non ho bisogno di vedere gli altri, pure chesono foto" dice.
"Manco a me, visto che non mi guardi per niente.." dico.
"Mi fai incazzare, ti guardo" mi dice "e mi fai tanto sangue arrabbiato così.." mi dice e lancio il cellulare sul comodino.
"Si eh" le prendo i polsi e glieli sbatto sul cuscino.
"Aia, me li spezzi"
"Eh addirittura" le mordo il collo.
"Mhmh.." sospira.
Scendo più giù sempre mordendola, perché la bestia esce e conosco solo un modo per placarla. Lei sospira di piacere. La spoglio, con più foga di quanto immaginassi perché sono ancora incazzato. La tocco, la accarezzo. Lei spoglia me mentre la mia mano finisce tra le sue cosce per darle piacere, la sento è già pronta e bagnata, così entro di forza, con l'eccitazione alle stelle. Geme ed inizio a muovermi dentro di lei, questo è il nostro fare pace, ci metto la foga, entro ed esco da lei così velocemente che lei si tiene alle mie braccia. Inizia a godere, geme nel mio orecchio, non la lascio stare un solo secondo, le spinte si fanno più forti, sempre più dure, come se non avessi nessun sentimento per lei, come se la volessi solo scopare e basta. Lei mi supplica con lo sguardo di non smettere, la accontento, non se ne deve andare, mai. Viene, su di me e spingo più forte perché anche io sto per venire, altre spinte e poi mi libero dentro di lei. Mi sposto e mi sdraio vicino a lei, col fiatone.
"Meglio.." mi dice.
"Mh.." mi gratto il petto ma quel nervoso è sempre lì, non me lo tolgo dalla testa il pensiero di lei che si cerca casa.
"Che c'è mh.."
"Non mi sta bene che stavi a cercarti casa. Io ti ci muro qua dentro, altro che"
"Ma va no"
"Senti io ho Seri problemi a gestire la rabbia. Sto cercando di farlo e non sempre c'è la faccio" dico, è la verità.
"Dimostrami che mi ami e non stai con me per le bambine, perché ora la vedo così, fammi cambiare idea"
"La vedi malissimo.." dico.
"Non me ne vado, mh" mi dice.
"Vedremo"
"No, non vado"
"Mh" le prendo il braccio e me lo metto sulla pancia, lei si copre e mi accarezza il fianco. Mi rimetto le mutande che se quella nana viene di qua, come è solita fare, non vede nulla. Lei si gira verso di me e mi coccola. Le passo le dita sul braccio.
"Dormiamo?" mi chiede.
"Se c'è se la fa"
"Non ti sei un po' rilassato?" mi chiede.
"Un po' si" mi lecco le labbra.
"Mh.." mi bacia "ti calmo ancora.."
"Beh si, non mi fai schifo, lo sai"
"Mh, neanche tu, quindi ora ninna" mi dice sbadigliando.
"Si buonanotte" le dico e mi metto vicino a lei. Mi da la buona notte e poi piano piano ci addormentiamo. La tempesta è passata, il temporale ha scaricato e adesso siamo vicini, in pace col mondo e soprattutto una pace tra me e lei.
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GANGSTER🔫
Fanfiction«Cosa vuoi?» «Voglio che tu mi ami, solo così potrò lasciarti alla tua libertà» #1 in Thriller 2/10/2020 Autrici: Sara&Camilla