Mi stacco piano, mordendole il labbro e tirarlo un po' a me. Mi sorride e il mio mondo si ferma. Rimane qui, incastrato in questo sorriso e non se ne va più. Tolgo la mano dalla sua guancia e poso il vassoio. Le dico di riposarsi, togliendo il cuscino dalla sua testa.
"Tu non dormi qui?" mi chiede.
"Devo fare un po' di cose nello studio" rispondo.
"Poi vieni però.."
"Si certo.. Ora dormi tu" dico e lei annuisce. Sorrido amaro e vado nel mio studio.
Penso al suo bene, a quello che sarebbe successo se non avessi forzato così tanto. Mi sento terribilmente in colpa, mi sento morire solo a pensare che ha rischiato la vita per colpa mia. Le ore mi passano veloci sta volta, mentre i miei pensieri mi dicono che sono stato io il suo assassino, quasi per la mia vita di merda la ammazzo, a lei che non l'avrei mai toccata neanche per sbaglio. Mi alzo dalla poltrona ed entro in camera sua. Dorme, per fortuna. La guardo e mi convinco che è la scelta giusta, deve andare via, per il suo bene che è più prezioso di ogni altra cosa. Sono la cosa più vicina ad una famiglia. Io, che non ne ho mai avuto una vera. Ma lo so bene cosa accadrà tra poco, tornerò di nuovo solo, come è giusto che sia. Non mi merito nulla, se non avessi costretto lei a stare con me, adesso non sarebbe qui, distesa su questo letto a soffrire. Le accarezzo la mano. La vita mi mette sempre davanti alle scelte, ma la mia vita non ho potuto sceglierla. Mi ci sono ritrovato, lei può scegliere non deve farne parte per forza. Avrà solo sofferenza con me. La accarezzo col pollice, non so come ma lei mi stringe la mano.
Ti amo, sempre e per sempre.
Le lascio la mano e torno di là, perché non riesco a sopportare oltre. Non ce la faccio. Torno nello studio e dopo un po' di tempo prendo il suo telefono tra le mani. Rispondo ai messaggi, dicendo che tra non molto tornerà a casa. I suoi parenti sono felici, io molto meno, ma devo farlo o ne morirà con me.Dopo altre ore di quasi tranquillità sento Camilla urlare. Ezio abbaia, si allarma e corro di là in preda al panico. Cosa cazzo succede? Piange e urla nel sonno.
"Perché piangi oi? Svegliati" la tocco e lei apre gli occhi di scatto. "perché stai piangendo, ti fa male?"
"Ho fatto un brutto sogno.."
"Mh.. Non è niente e passato" le dico e lei si asciuga gli occhi.
"Ho sognato che non ti vedevo più.." mi guarda.
"Ma va. Diventavi cieca?" le dico.
"No, mi portavano via da te, di nuovo.."
"Non c'è più, e morto mh.." le dico.
Annuisce.
"Perché non stavi qui?" mi chiede.
"Stavo lavorando" le tocco i capelli, so che le piace e si rilassa.
"Vieni qui vicino a me" mi dice e la assecondo, basta che non piange più. Non voglio vederla piangere mai. "mi stai evitando Kostas?"
"No, ho paura di farti male" le dico omettendo tutto quello che mi frulla per la testa e mi sdraio vicino a lei.
"Dammi la mano" mi dice. Gliela avvicino e la intreccia con la sua.
"Sto qua.." le dico e ci passa il pollice. La copro meglio, cercando di farla riposare al meglio.
"Kostas.." mi chiama.
"Mh?"
"Io ti amo.." mi dice e sento un calore partirmi dal petto fino al cervello. Bomba su Roma, bomba su di me, in questa casa. Deglutisco. "mi sono innamorata di te" mi dice e rincara la dose.
"L'anestesia ti fa delirare.." le dico.
"No, sono seria. E al solo pensiero che avrei potuto non rivederti più.. Dio.. Sarei morta appresso a te" mi dice.
"No mh, mai dire ste cose, mai" la riprendo per non pensare che lei adesso mia ma, davvero. Mi ama davvero.
"Credimi, non ho pensato mai e poi mai che potesse accadere e invece.. Sei un punto di riferimento, sei un amico, sei amore, sei cattiveria, stronzagine, sei risate. Ed io ti amo per questo, perché nonostante sto qui da mesi, con te ho tutto" mi dice e la guardo un attimo, come se il mio cuore mi dicesse di ritrattare, di tenerla con me perché anche io provo lo stesso con lei. "e quando tu vuoi sposare, io sono pronta" continua e dentro sento cadere i pezzi, mi distrugge separarmi da lei, sento proprio il rumore delle parti di me che si staccano. La bacio, come risposta evitando di parlare, di dire o fare qualcosa di cui potrei pentirmene.
Mi dice che le fedi le porta Ezio, annuisco. Adesso però deve solo pensare di rimettersi e basta.
"Però non andare via tu.." mi dice.
"No, sto qui.." le dico e ho deciso davvero di rimanere accanto, almeno stanotte, almeno per un po'. Sentirmi amato ed avere la mia donna vicina.
Lei chiude gli occhi e si addormenta. È serena vicino a me. Io non riesco a dormire, dopo tutto quello che è successo, come si fa. Però resto qui, con la mano ancora tra la sua. Ho sempre immaginato che lei mi dicesse di amarmi, è successo e sono al settimo cielo, ma devo proteggerla e questo è l'unico modo.I giorni passano ed io mi devo allontanare, solo così renderò più facile quello che le dirò, solo così capirà che questa vita non è adatta ad una come lei, buona, leale, rispettosa. Non deve soffrire né diventare una come me. È passata più di una settimana e per fortuna si sta riprendendo al meglio, io ci sto poco con lei, senza dirle i motivi quando mi chiede, senza girarci troppo attorno. So che soffre, ma è inevitabile. Soffriremo tutti e due, ma almeno sarà al sicuro. Stamattina non sono a letto vicino a lei, sono sceso prima che si svegliasse, a farle capire che basta, tra me e lei non ci dovrà essere più niente, purtroppo.
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GANGSTER🔫
Fanfiction«Cosa vuoi?» «Voglio che tu mi ami, solo così potrò lasciarti alla tua libertà» #1 in Thriller 2/10/2020 Autrici: Sara&Camilla