40.

1.1K 41 15
                                    

"Che spettacolo.." mi dice.
"Molto.. Era sentita, dopo ere"
"Penso di essere incinta, mi sento il tuo sperma ovunque, ripiena come un bignè" mi dice e mi da i baci.
"Molto bene, almeno mi godo la gravidanza"
"Eh si, di Ginevra nulla" dice.
"No l'ho vista sulla prima ecografia, era una lenticchia"
"Eh li si, tra poco guida" ride "con Giorgio lo fa"
"Con lui può fare tutto. Mi fido di lui, è onesto, un grande uomo"
"Molto, non se ne è mai approfittato, né fatto cose strane. Una notte Ko, lei aveva un mese, ha iniziato a piange, non smetteva più. Lui è venuto di qua in camera, l'ha calmata, cullata ed è andato via" mi dice ed io sono sempre più fiero della gente che mi sono messo intorno.
"Mh.."
"Io senza di loro non so se ce la facevo, giuro" mi dice.
"Lo so non è stata una situazione semplice"
"No affatto, ma mi sono sempre sentita a casa" mi dice.
"Meglio perché mi sono messo nei panni tuoi, da sola con una bambina, insomma eravate voi la mia preoccupazione. Poi tu ormai sei di casa. Loro lavorano per me e la mia famiglia da anni, lo sanno che sei la mia vita era il minimo" dico.
"Si si per carità. Però tante cose non aspettava a loro farle, eppure le hanno fatte senza mai chiedere nulla" mi dice.
"Certo. Avranno un riconoscimento, sicuro" dico e lei annuisce. Mi dice che il padrino è la madrina di Ginevra sono Giorgio e Alessia. Il prossimo sarà il turno di Carmen e Marco, un ragazzo della sicurezza. Le dico che va bene e intanto di farglielo sapere tanto è già incinta. Lei ride e la sua risata è musica per le mie orecchie. Mi bacia.
"Pagheranno in tanti.." le tocco i capelli "ci puoi scommettere.."
"É giusto, mi hanno fatto stare senza vederti, crescere mia figlia quasi tre anni senza padre.."
"Non solo non ho visto un cazzo, mi hanno massacrato. Sputi, botte, mi hanno detto le cazzate. Succederà un panico che non ti immagini" sorrido diabolico e me la bacio. Lei ride e annuisce "per non parlare di chi ti ha cacciata dal lavoro, lista lunga, ho da fare" ci baciamo, non c'è la facciamo a staccarci anche se vorremmo parlare ma le nostre bocche si attraggono. E prendo la palla al balzo per muovermi di nuovo dentro di lei, non ne ho mai abbastanza, voglio farlo subito sto bambino, è il mio regalo di bentornato alla vita reale. Mi muovo, la bacio, la tocco, finché non arriviamo al culmine insieme, appagati e con i nostri respiri che si fondono.
Lei mi abbraccia.
"Mi mancavi tanto, non vederti mi ha fatto malissimo, non pensavo potessi stare così.." dico.
"Neanche io, soprattutto non dovevi pensare che potessi rifarmi una vita. Assolutamente. Non volevo nessun uomo se non te." mi dice.
"Si ma li è difficile, ho pensato pure che fosse giusto, che te la rifacessi" le sfioro la guancia col naso.
"Non lo avrei fatto, il pensiero era fisso a te.." mi dice.
"Si eh.. Che ne so magari potevi vacillare, un uomo pulito, che ti poteva far stare meglio di me, sei bella, brava qualcuno lo trovavi di certo, ne sarei morto eh.." dico.
"Ma come potevo? Dopo che volevo un figlio con te, farlo crescere ad un altro?"
"Non lo so Cami, sono contento che non lo hai fatto, però quelli mi dicevano così, tu non venivi più, sono stato molto male.." dico ed è la verità.
"Lo so, ci credo, ma puoi stare tranquillo, non è successo niente, non ho avuto neanche il tempo. Quella rompe le oalle come te eh" mi dice per alleggerire il discorso.
"Siamo belli vero? Due fotocopie" dico.
"Si, molto"
"No mi sono innamorato" dico.
"Pure io sono pazza di lei. Ma poi ha delle uscite guarda, già quando abbiamo fatto la festa di un anno, lei non faceva toccare la torta a nessuno, quello del catering la doveva tagliare, lei appena la toccavano urlava. Al povero Giorgio una volta dormiva sul divano distrutto, lei cosa fa, va la con il sonagliolo di plastica e sbam glielo da in fronte, gli è venuto un ficozzo" ride.
Rido, rido di gusto, la mia famiglia.
"Stravede per Giorgio perché guai chi glielo tocca, però deve dare fastidio" mi dice.
"Uh questo lato lo ha preso da te mhmh" dico "quando ti prendono i cinque minuti si salvi chi può" rido e ride anche lei. Mi rilasso sul letto, mi dice che a mia madre le ha rotto la collana di perle, quella stessa collana che tutti e due i miei nipoti cercavano di rompere, era un ossessione. Le veniva da piangere mi dice ma non ha fatto vedere nulla, la ama anche lei.
Ho deciso le farò fare quello che vuole, le darò tanti vizi.
"Ma no deve pure capire come è la vita ceh.." mi dice.
"SI glielo spiego" dico e scuote la testa col sorriso.
"Non posso dirle di no a qualsiasi cosa mi chieda, manco da tre anni"
"Eh beh.."
"È senti una cosa.." dico.
"Dimmi"
"Quando mi sposi?" le chiedo.
"Quando me lo chiedi" mi guarda.
"Per me pure domani"
"Se è l'anello?? Non c'è" mi dice facendomi vedere la mano nuda.
"Ahhhh, vabbè dopo l'anello"
"Sto scherzando, pure domani davvero lo potrei fare.."
"Si ma non si rinuncia più ad un cazzo, ti vivi tutto" dico.
"Si ma una cosa tranquilla eh non stile Tony Colombo" mi dice impaurita. La rassicuro. Niente di tutto questo, insomma non sono neanche romantico figuriamoci se faccio ste cose.
"Sto qua, ti ho aspettato tanto.. C'è la faremo stavolta che dic?"
"Si, non mi scappi più.."
"Si è voglio un maschietto" mi dice. Anche io, amore, un mini boss, che partiamo io e lui a comandare. Mi dice che domani se voglio la posso portare a scuola, poi abbiamo dei giri da fare, devo passare all'anagrafe per riconoscerla, ovvio non mi hanno fatto fare nulla, porta il cognome di Camilla. Viene con me ha detto, tanto Giuseppe capisce, è come un fratello, mio padre si è fatto amici in tutto il mondo. La mafia è male però è come una famiglia, quando hai bisogno di qualcosa tutti corrono e se n'è accorta anche lei. Poi ovviamente c'è quella parte oscura che è male, ma ci vuole anche quella. Quella cosa di averle mentito o meglio nascosto le cose non me la ha perdonata e sta qui ancora a farmi la ramanzina.
"Ho affrontato tutto questo da sola, pensi che non ce la facevo a tenermi anche quello?"
"Non era facile dirti commercio droga, ammazzo la gente, non c'è l'ho fatta.."
"Si ma mi sono sentita presa in giro. Quelli mi hanno fatto leggere cose che mi si è accapponata la pelle." mi dice.
"Lo so ma non era facile, mi dispiace"
"Senti da oggi mi devi dire tutto, bello o brutto che sia" mi dice.
"Sissignora" rido e ride anche lei. Mi abbraccia e mi ripete che le sono mancato.
"Dormivo sempre con una felpa tua. Guarda ti ho odiato, ma insieme a Ginevra, è la cosa più giusta che potessi fare" mi dice e la bacio. È la mia vita sta donna.
"Rapirti, è la cosa più bella che ho fatto, credimi"
"Pensavi di non trovarmi?"
"Si.."
"E quando hai saputo che ero sola?" mi chiede.
"Mi si è riempito il cuore, sono corso da te, doccia al volo, profumo e via"
"Addirittura il profumo?"
"Si che non mi senti?"
"Si ma per venire da me il profumo?" ride.
"Si ceh dopo tre anni che non ti vedo è come la prima volta che esci con una pischella" le spiego.
"E la prima volta già mi metti incinta?" ride.
"Si. Perché ci ho visto lungo, sei la donna per me, l'ho già capito. Ti ho stalkerata per anni, vai bene, promossa." dico e sorride.
"Comunque c'è un'ultima cosa che devi sapere. La soffiata è stata fatta da Gianmarco, il mio amico"
"Si eh.. Sta spia. Buono a sapersi. Mo mo, fammi riprendere un attimo a capire dove sto che ti faccio vedere io che casino che creo" dico e lei mi guarda, a quanto pare le piaccio quando faccio il duro.
"Adoro. Non ti far carcerarie"
"Tranquilla ormai abbiamo dato. Mamma mia quanto mi piace fare il cattivo. Da lui ci vado per ultimo. Vuoi venire con me?" le chiedo.
"Si.." mi dice lei curiosa. "però amo devi mangiare, sei pelle e ossa" ci passa la mano.
"Eh piano piano mi rimetto in sesto" mi dice e lei si copre sempre abbracciata a me, anche io le sto addosso, mi è mancata da morire.
"Mi ci porti a ballare adesso o sono troppo vecchia?" ride.
"Ti ci porto si, ti porto dove vuoi, devo riempire il vuoto di questi tre anni" dico.
"Portiamo Ginevra a Disneyland Paris?" mi chiede.
"Certo mo verso natale. Poi andiamo a parlare con la tua famiglia non mi sta bene che state così. E non si discute. Se poi non vogliono avere a che fare con noi, sti cazzi, mo allarghiamo pure la family" dico.
"Si" ride.
"Facciamo fare i cuccioli ad Ezio? Così prendiamo un altro cucciolo" le dico.
"Un altro cane un altro cucciolo?"
"Dai sono serio, non sei contenta?"
"Certo che lo sono, per tutto.." appoggia la testa sulla mia spalla.
"Altro cucciolo altro bimbo, allora, così crescono insieme" dico. Sto tranquillo, rilassato, sto da dio vicino a lei. Decidiamo che ora di riposarsi un po', prima che Giorgio e Co ci riportano Ginevra.
Quando ci sveglieremo andremo a cena tutti e tre insieme, come una vera famiglia. "Allora buona notte amore" mi dice coccolandomi.
"Buonanotte.." la bacio e dopo poco ci addormentiamo come i bei vecchi tempi che tornano sempre. Il karma adesso farà il suo corso, li prenderò uno ad uno...

Spazio autrice.
In realtà avrei pensato di terminarla così, in questo capitolo, ma siccome ci sono tante altre cose che devono accadere, continuerò, non so per quanto ma le vicende dei nostri protagonisti non sono ancora finite.
Grazie a tutte girls❤️❤️

GANGSTER🔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora