22.

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Non riesco a dormire mentre lei è crollata vicino a me. Dorme come un Angelo ma io mi muovo, non trovo pace, gli occhi sbarrati che ripercorrono di nuovo la scena di prima. Mi alzo, scendo. Mi faccio un tè caldo, lo bevo e poi mi faccio un giro nei dintorni. Sto in ansia si, questa situazione non mi piace per niente e questa calma apparente ancora meno. Ma fuori non c'è niente, perciò me ne torno a letto, cerco di non svegliarla ma le metto un braccio sotto al collo, così da avvicinarla a me e sentire che è qui, sta ancora con me. Che se dovessi addormentarmi e qualcuno me la portasse via, la sentirei scivolare dalle mie braccia. Ma di dormire non se ne parla. Lei si gira, mi abbraccia ad occhi chiusi, passa una mano nei miei capelli. L'ho svegliata, cazzo.
"Che c'è mh.." bisbiglia.
"Ti ho svegliata.. Niente dormi" le dico piano.
"Che hai fatto? Perché non dormi?"
"Non riesco, pensieri. Tu dormi non preoccuparti.." le dico rassicurandola.
"No dimmi, ti ascolto.."
"Devo stare sull'attenti, ho l'ansia" decido di dirglielo.
"Ma va, per quello? Basta, siamo a casa, al sicuro, è tutto chiuso" mi dice per tranquillizzarmi.
"Eh non ci posso stare"
"Si, hai avvertito tutti, stanno sull'attenti, devi stare più tranquillo" mi dice.
"Non posso se ci sei di mezzo tu.." dico. Lei apre gli occhi, mi guarda e mi dà i baci sul collo.
"Sono qui, non succederà nulla.."
"Stai qui lo so, ti sento. Ma se dormo e succedesse qualcosa? Non me lo perdonerei mai" dico deciso di quello che sente il mio istinto.
"Non succederà nulla. Dormi.." mi coccola un po'. Mi stringe a sé, chiudo gli occhi ma attivo i radar alle orecchie. Mi accarezza per farmi calmare ma sono un nervo gigante, la stringo col braccio dietro al suo collo. Smette di toccarmi i capelli, si è addormentata di nuovo per fortuna, non voglio che sia in ansia anche lei, basto io.
Rimango fermo, non voglio svegliarla di nuovo. La guardo e mi viene naturale pensare che lei sia la cosa più bella della mia vita in un mondo sporco e pieno di merda. Ma Ezio non è di questo avviso. Sale sul letto e mi guarda, mi sa che ha fame.
"Non ora Ezio, mettiti giù.." dico piano ma lui scodinzola, si avvicina e mi lecca la mano. "shhh.." dico ma abbaia. "okay okay andiamo.." dico e mi alzo piano.
"Che è?" biascica Camilla.
"Ezio"
"Cosa vuole?"
"Ha fame" rispondo. Fa un verso incomprensibile e si rimette giù. Scendo col cane che mi viene tra i piedi. Gli metto le crocchette e se le divora. Madonna questo cane ha sempre fame, ma com'è! Morde la busta è gliene metto un'altra manciata. Abbaia contento, gli metto anche l'acqua e risalgo, mettendomi di nuovo a letto. Lei dorme ancora, la copro meglio è vedo passare tutti i minuti delle restanti ore. Si sveglia verso le undici, la guardo e lei mi sorride dandomi il buongiorno così. E giuro che questo lo vorrei per il resto della mia vita. Si stira e sbadiglia. Mi dice che ieri si è dimenticata di dirmi che voleva provare i biscotti nuovi alla Nutella. No problem, rimediamo subito. Mando un sms veloce e do ordine di cercarli in tutta Roma anche se a mio avviso non sono niente di speciale, meglio i Baiocchi con la Nutella fatti in casa. Lei si avvicina e mi abbraccia, stamattina si è svegliata bene, per fortuna.
"Cosa facciamo oggi?" mi chiede.
"Mo colazione poi giochiamo alla Wii" propongo.
"Poi ti umilio e piangi" mi guarda.
"Io non piango mai" ribatto.
"Rosichi però" ride.
"Ma quando mai, farnetichi" dico e ci portano la colazione a letto, si tira su a sedere, apre i biscotti e mangia. Infilo la mano e me ne prendo uno anche io, in mancanza d'altro. Mi da ragione sul gusto di questa novità, anche lei la pensa come me.
Facciamo colazione e poi si alza.
"Dai andiamo, hai già cambiato idea? Ti voglio far piangere" mi dice.
"Ancora? Io non ho pianto neanche quando sono uscito da mia madre, pfff. Andiamo" rispondo, mi alzo anche io e scendiamo. Si siede subito sul divano, io accendo la tv e la consolle. Prendo i telecomandi ed iniziamo a giocare con una scommessa, se lei vince deciderà qualcosa, se vinco io farà come ho stabilito. Devo vincere, anche se non è facile con lei che bara è allunga le mani dandomi le bottarella sul pacco. Mi devo concentrare ma non me lo fa fare più di tanto e va a finire che perdo, contro chi gioca sporco. Ma come si dice? In amore e in guerra tutto è possibile. Dovrò pagare pegno e come uomo d'onore non mi sottraggo mai a queste cose.
"Mi porti un po' fuori con Ezio" mi dice con gli occhi che le brillano.
"No e pericoloso" dico.
"Ma dai basta" corre su a mettersi le scarpe e riscende con Ezio che fa il pazzo.
"Oh devi starmi vicino mh. Senno non si esce mai più" dico non troppo convinto.
"Si papà, ti do anche la mano, va bene?" mi dice prendendomi in giro. Sono d'accordo però. La mano è okay. Usciamo e gliela prendo davvero. Camminiamo sotto al sole per la via di casa.
"Lo tieni tu Ezio? Tira mi sta staccando le braccia" mi dice e le prendo il guinzaglio. Respira, le è mancata l'aria, lo so. Ma non posso lasciarla uscire così. Le stringo la mano mentre continua a dire che non è vero che ha barato, io penso di sì, altrimenti la avrei stracciati. Camminiamo per un bel po', come se fossimo una coppietta di fidanzati, una coppia normale che porta a passeggio il loro cane ma sono più rigido che mai, dovremmo girare e tornare a casa, è pericoloso, ma questa tranquillità che ha lei, ad un tratto convince anche me, anche se me lo sento addosso che il vento sta cambiando. Spero solo di sbagliarmi.

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