17.

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Lui non mi si è filato per tutta la serata, in compenso ho trovato l'angolo bar, proprio vicino al salotto, non ci avevo mai fatto caso. Ho iniziato a stappare qualche bottiglia e a bere, finché non ho perso la ragione ed ora sono qui, ubriaca marcia che rido per non piangere. Sento una presenza alle mie spalle, devo contenermi ma mi esce un: "Oiiii" con un po' troppo di entusiasmo.
"Che stai facendo?" Kostas mi guarda.
"Niente, tu" dico reggendomi al bancone, non mi tengo in piedi.
"Niente no, sei ubriaca" allunga un braccio e mi prende il mio, tenendomi sennò vado.
"Devo fare pipi, mi accompagnerebbe?" gli chiedo. Annuisce e mi tiene per un fianco, per non farmi cadere. Sembra che sto camminando sui tacchi, per quanto lo faccio male, me ne rendo conto.
"Ma su questo pavimento ci sono le buche?" rido.
"No, sei tu che sei ubriaca, facciamo cosi" mi dice e mi prende in braccio dalle gambe.
"Sbrigati che me la sto facendo sotto" tengo gli occhi chiusi. Lui cammina a passo svelto, entra in bagno e mi fa mette giù e mi fa sedere sulla tazza, dopo avermi tirato giù tutto. Faccio pipi.
"Madonna senti, è tantissima" gli dico.
"Che ti sei bevuta?" mi chiede.
"Sambuca per la maggior parte poi boh" faccio spallucce.
"Dai pulisciti" mi dice, annuisco è inizio a srotolare tutta la carta igienica, tipo i bambini che fanno danni quando senti silenzio in casa. "No! Fermati" me la toglie dalle mani "stai facendo un casino, poca, così" ne strappa un pezzo e me la passa.
Rido, ci faccio un po' la stupida, me la metto in testa.
"Ma che cazzo fai?" me la toglie di nuovo dalle mani e mi pulisce.
"Che fai tocchi? Zozzo" lo spettino.
"I capelli no" mi guarda male, si sposta e si lava le mani. Io rimango seduta lì.
Lui si avvicina, mi prende le mani e mi fa alzare, sistemandomi i vestiti addosso.
"Perché ti sei ubriacata?" mi chiede.
"Andiamo in piscina? Dai, il bagnetto" gli faccio gli occhi dolci.
"Ma se non ti reggi in piedi, ti affoghi"
"So nuotare io" dico fiera di me.
"E vai allora, vediamo quanto cammini bene" mi lascia ma gli cado addosso. Lui mi regge, non mi fa cadere. "vuoi abbracciarmi mh" dice e mi prende in braccio.
"Mhmh" gli metto le braccia intorno al collo, e cammina. "no, aspetta, andiamo a fare quella tua con le bolleee" urlo cambiando idea. Lui mi tappa la bocca con la mano.
"Non devi urlare, cazzo" mi dice e rido. Sale le scale e gli tocco i capelli, entra in camera sua. "perché hai bevuto così tanto mh?"
"Perché mi va" rispondo.
"Beh non è carino così" mi dice portandomi in bagno e mettendomi giù.
"Neanche tu sei carino con me, per niente" mi reggo al lavandino con le mani.
"Io si, sei tu che non apprezzi un cazzo" mi dice togliendomi la maglietta.
"No vero? Ma falla finita va" mi toglie anche i pantaloni e si gira riempiendo la jacuzzi "questi non li levi?" mi indico mutande e reggiseno.
"Un attimo" torna da me e toglie tutto, si spoglia anche lui, mi fa entrare tenendomi a lui. Mi siede e dopo viene anche lui. Si sta da dio, ho sempre voluto fare la jacuzzi. Si sdraia un po' e metto le mie gambe sulle sue.
"Che fico.." dico. "Non ci ero mai stata"
"Eh c'è sempre una prima volta" mi dice poggiando la testa al bordo.
"Mhmh, sto facendo un sacco di cose qui che non avevo mai fatto" dico, mannaggia ogni volta che bevo parlo troppo, cazzo. Devo imparare a stare zitta. Ma si sa che in vino Veritas, figuriamoci in un mischietto tra vodka, sambuca, amari vai e gin.
"Tipo?"
"Questa. Sesso estremo, essere viziata così, avere la servitù, una casa del genere.."
"Mh ma come il tuo ragazzo non avevi detto che ti viziava?" mi dice.
"Si ma non così. Tu mi tocchi le tette, lui i capelli. Lui mi fa i regali ogni tanto" sospiro.
"Ah ogni tanto.. Quindi ti piace il sesso con me, mh?" mi chiede, non so perché continuo a rispondere.
"Si mi piace, godo tanto, non ero mai venuta così.."
"E sei contenta di stare qui?" continua a domandare.
"A volte si, a volte no." sembro un libro aperto "No perché non posso uscire, non posso fare niente, poi alcune volte mi tratti male, non ci rimango bene. Ma si perché mi diverto con te, mi trovo bene"
"Quindi non è vero che ti faccio così schifo" mi dice e scuoto la testa "e sei gelosa?"
"Un po'"
"E come mai sei gelosa? Dimmi un po'" mi dice e mi tira indietro i capelli col braccio dietro al mio collo.
"Perché se stai con me non è carino che frequenti altre, che le guardi. Ceh, hai me, guarda me"
"Mi pare che ti guardo, e anche bene. Provi qualcosa per me?" mi chiede.
"Però segui tutte quelle donne, non mi sta bene" dico evitando la sua domanda.
"Ti ho detto ieri. Diventa la mia fidanzata e le cancello. Poi sennò ti adagi sugli allori e non si può fare" risponde.
"Non ci sto mai. E come le montagne russe, alti e bassi con te" dico. Ogni parola di questa sera è verità, purtroppo.
"Eh inizia a stare tranquilla e buona, vedrai che tutto filerà liscio. Tu fai la fidanzata, io ti do un sacco di cose, anche la libertà. Non mi hai risposto prima, provi qualcosa per me?" mi richiede.
"Mi sto affezionando.."
"Mh.." mi dice e giro la faccia verso di lui. "almeno la smetti di dirmi che vuoi andare  a casa, tanto non ti mando. Devi stare qua, con me. È questo il tuo posto" mi guarda anche lui.
"Tu sei contento che sto qua?"
"Ovvio sennò non ti rapivo" dice.
"Ma come ti è venuto in mente" rido e gli do un bacio sulla spalla "che ti piace di me poi non lo so, sono una rompi palle, insomma"
"Beh te l'ho detto, mi sei sempre piaciuta, dovevo togliermi questo sfizio. Ho avuto i mezzi a mia disposizione, l'ho fatto con la forza, tanto con le buone da me non ci saresti mai venuta" mi dice e mi accarezza il collo con il dito.
"No per niente" rido e lo abbraccio. Lo sento sciogliersi a questo mio gesto. Deglutisce ma non mi fa vedere nulla. Gli do i baci, forse non è abituato a queste cose perché rimane fermo, immobile, ma non mi scaccia. Gli tocco i capelli, sospira.
"Sei ancora meglio quando fai la coccolona così lo sai" mi dice.
"Ah si?" chiedo e gli faccio i grattini sul petto.
"Si, nessuno mi ha mai toccato così" sfiora il naso col mio.
"C'è sempre una prima volta.." ribatto e continuo a baciarlo ovunque, in effetti mi sento in torto per tutte le cattiverie che gli ho detto. Mi accarezza il fianco. Sento i brividi sulla pelle attraversarlo tutto il corpo. Mi prende per le gambe e mi fa sedere su di lui. Gli mordo il collo, passando alla parte di me più passionale. Mi mette le mani sul culo, gli accarezzo i capelli e gli respiro all'orecchio. Dio quanto lo voglio. Sospira è muove le mani dentro di me, mette un dito dentro e un altro nel mio lato b. Mi muovo un po' su di lui, sa essere di una passione disarmante che a vederlo da fuori nessuno lo direbbe mai. Sospiro di piacere, buttando un po' la testa indietro. Tocco anche lui, forse questa è la prima volta che prendo qualche iniziativa con lui.
"Ti faccio bere sempre a te.." mi sussurra all'orecchio. Sorrido e continuo a baciarlo passando dal collo, all'orecchio, al mento e poi alla faccia, tenendolo fermo con le mani. Lui muove le dita dentro di me, aumentando la mia eccitazione, mi muovo anche io, perché ne voglio di più.
"Hai voglia?" mi chiede.
"Con te sempre.."
"Così mi ecciti, ti scoperei ogni secondo a te" muove le dita più forte.
"Pure io a te.." dico piano e gli godo all'orecchio, così sa bene che effetto bello che mi fa, anche se mi tratta male a volte, anche se sembra più bestia che umano, non posso fare a meno di lui. Con l'altra mano mi prende la testa e mi avvicina a lui, baciandomi, ricambio cercando la sua lingua che trovo subito. Ansimo nella sua bocca perché mi sta torturando. Si tira su con me in braccio ed esce dalla jacuzzi. Mi sdraia a letto, con lui sopra di me, fradici ovunque ma poco importa, quando la voglia chiama non c'è nulla da fare. Mi entra dentro e mi lascio sfuggire un gremito di piacere. Spinge forte e ansimo fin da subito. Il letto sotto di noi scricchiola, mi morde, mi fa sua e mi ci sento adesso, forse sono diventata sua veramente. Arrivo al culmine, ma lui non è mai sazio e spinge ancora di più. Le goccioline d'acqua mi cadono sul petto, poi stringe le palpebre e si svuota dentro di me. Non gli do peso adesso, rimane sopra di me con il fiatone. Lo sfioro tutto e posso vedere la pelle diventare più ruvida dopo il mio tocco.
"Che spettacolo che sei.." gli dico. Mi sorride e mi respira sul collo. Mette le mani nei miei capelli, mi respira, ancora dentro di me. Sospiro di piacere perché come mi manda ai matti lui, nessuno mai. Gli do i bacini sul collo e guancia. Rimane un po' di sasso ma non me ne curo.
"Stanotte dormi qua" mi dice.
"Mhmh"
"Non era una domanda tanto" precisa.
"Lo so" gli do un bacio. L'alcool fa miracoli ragazzi, davvero molti. Mi mette una mano in faccia e mi accarezza la guancia, più delicato di come è stato fino ad ora. Lo continuo a coccolare, finché non crollo davvero, sfinita ed ancora ubriaca.

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