Sono passati tre mesi da quando Kostas è tornato alla vita reale ed io sono più felice che mai. In più ho una novità, sono incinta, di nuovo. Lui ancora non lo sa, non sa nulla, voglio fargli una sorpresa, infatti stasera a cena darò la bella notizia a tutti, visto che la sua famiglia ancora non è tornata in America. Ha deciso di rimanere un po' di più per stare con la nipote. Anche Ezio alla fine ha procreato, visto che si era innamorato di una cognolina e ci ha già dato dei cuccioli, li all'allevamento, diventeremo tantissimi. Kostas intanto si sta muovendo per avere la sua vendetta, adesso mi dice cosa fa e dove va, niente più segreti tra di noi. Sembrerebbe tutto tranquillo, siamo felici ed il resto non conta. Ha lasciato Gianmarco per ultimo, così che sappia che sta arrivando mentre tutto attorno a lui precipita. Io intanto sto dando ordinazioni per la cena di stasera alle sue domestiche, visto che devono fare tutto alla perfezione, dopo andrò con Giorgio a prendere la torta e fare altri giri.
"Cami, che fai vieni con me dal tuo amichetto?" mi chiede mettendosi la pistola dentro la fodera.
"Si andiamo" dico perché non ho mai visto una esecuzione e poi mi mette adrenalina lui con il suo modo di fare. Direi che inizia a piacere anche a me. Usciamo, apre il range Rover, saliamo e partiamo. Penso che mi stia facendo convertire alla sua vita anche a me, visto che mi fa girare con un coltello in borsa per ogni evenienza, dice.
"Andiamo a cena stasera?" svagheggio per non dargli sospetti.
"Si, kebab?"
"Si ma senza cipolla" dice ma sta per controbattere "no Kostas, abolita sennò dormi giù o con Ginevra" lo anticipo.
"Ma poverina, no vabbè niente cipolla" dice e intanto ho incaricato Giorgio di far fare una torta con una donna incinta, lui, Ginevra ed Ezio di pasta di zucchero. Lui parcheggia fuori casa dello stronzo. Fa un ghigno malefico e scende.
Lo seguo mentre lui bussa piano alla porta, quanto gli piace fare il teatrale, Madonna.
"Ci sarà? Giorgio ha detto di sì" si guarda intorno.
"Si la macchina c'è" gliela indico.
"Ah allora non mi apre lui.." dice ma sentiamo la serratura scattare e Gianmarco apre. "Ma ciao, permesso" dice, lo sposta ed entra senza farsi chiudere la porta in faccia.
"Ciao Gianma" dico e lo seguo, vedendo la sua espressione preoccupata.
"Che cazzo vuoi??" urla spaventato.
"Calmo ei" dico.
"Che c'è mh, hai paura" dice col suo sangue freddo. Lo spinge sul divano per farlo mettere seduto. "sono venuto a darti quello che meriti. Come mai non ti sei fatto i cazzi tuoi?" chiede.
"Ma cosa?" fa il vago.
"La soffiata. Sei una spia." dice con gli occhi neri, cupi, come li aveva tanto tempo fa anche con me.
"Io non ho fatto niente" dice.
"Inutile mentire, i miei uomini hanno fatto indagini" gli punta la pistola sulla fronte. "non dire cazzate, non ti conviene, ho il grilletto facile"
Lui deglutisce.
"Parla." ordina ed io prendo fuoco, mamma mia quanto mi piace quando fa il cattivo così.
"È stato Simone non io" prova a pararsi il culo.
"Ma che dici? Tuo zio è una guardia, gli hai visto la pistola e hai dato l'allarme, loro lo cercavano e lo hanno preso" dico.
"Sai che per colpa tua non mi sono goduto mia figlia?"
"Nooo! È stato Simone" urla.
"Non è stato Simone. Tu sei sempre stato un fottuto bastardo. Vigliacco." dico e mi sento lo sguardo di Kostas addosso. "Ammetti le tue colpe e vai all'inferno pulito"
"Camilla ragiona.." dice ma Kostas spinge un po' col la pistola sulla sua fronte "okay okay sono stato io, ma per proteggere tutti, se ci sparava? No no no fermo ti prego" dice a Kostas e lo guarda supplicando.
"Da chi da me eh, se non mi avessi dato problemi, non avrei sparato"
"Ti sei praticamente rovinato con le tue mani" dico.
"Vedi adesso chi me li ridà tre anni con mia figlia eh, con lei? Hai fatto smuovere la peggio gente, per non saper stare zitto." dice socchiudendo gli occhi.
"Kostas, scusa, mi dispiace" gli dice.
"No scusa un cazzo" gli sposta la testa con la pistola "sei fottuto"
"No ti pregoooo"
"OH vai a pregare in chiesa. Tanto a breve ci vai col vestito di legno" dico.
"No ti prego Kostas farò quello che vuoi.."
"Ah che noioso, almeno impiega questi minuti che ti restano per fare altro, invece no, mi annoi, non sono il tuo dio. Basta" dice e preme il grilletto, uno sparo, uno solo in testa e Gianmarco cade a terra in una pozza di sangue. Guardo Kostas.
"Andata. Comunque ti porto me piaci, sei cazzuta, mi ecciti mhmh.." mi dice.
Rido e gli do una pacca sul culo.
"Dai su andiamo, ho fretta" dico ed usciamo, saliamo in macchina e partiamo. "ora ti lascio a casa che devo fare dei giri"
"Che devi fa?" mi chiede alzando un sopracciglio.
"Eh ora vuoi sapere troppo, ho da fare, non frignare" dico.
"Vabbè vado all'allevamento a prende Ezio e il cucciolo" mi dice.
"Bravo, portati anche Ginevra, tanto tra poco esce da scuola ed io non posso andare a prenderla. Ci vediamo poi a casa" dico.
"Mhmh" accosta sotto casa "allora vado a prende Ginevra"
"Si" lo tiro a me e lo bacio "a dopo"
"A dopo ci" mentre scendo mi tocca il culo. Rido e rientro a casa per sistemare gli ultimi preparativi, deve essere tutto perfetto per stasera.~
Vado fuori scuola a prendere la nanetta. Appena esce mi salta in braccio, a quanto pare è come se ci fossi sempre stato con lei, mi ama da impazzire, lo vedo. La prendo in braccio e me la bacio tutta. Saliamo in macchina e andiamo a Pomezia, all'allevamento a prendere Ezio ed il cucciolo da riportare a casa. Appena metto piede li dentro rivivo il flashback di quando ci portai Camilla quel pomeriggio, cercando di non farle pesare di stare dentro a quattro mura. Ora invece ci porto la nostra nana. Vaga per le gabbiette, si innamora di tutti i cuccioli che vede, me la rido, è come la mamma. Crea un po' di panico si, li bacia, li sposta, li accarezza, se li prende in braccio. La porto verso Ezio e la fidanzata. Ha fatto dieci cuccioli ed io la faccio scegliere.
"Tutti" mi dice.
"Ma no amore, tutti non possiamo"
"Pecche?"
"Perché sono troppi, pure Ezio dobbiamo portare a casa. Scegline due, massimo" le dico e lei se li guarda. È tipo quando deve scegliere un solo giocattolo in un negozio pieno zeppo. Mi abbasso un po' così sto al paro suo.
"Quali ti piacciono di più?"
"Quetto e quetto" me li indica e li va a prendere in braccio, ha preso i più cicciottelli. Sono più grossi di lei quasi, rido.
"Aspetta papà ti aiuta da qua, sono più grandi di te" li prendo io.
"Essio viaaaa" chiama Ezio che le va dietro. Inizia a salutare tutti, ma tutti eh, con quella manina che agita per aria. Me la guardo perché è dolce e tenera.
"Salutato tutti?" chiedo.
"Mhmh" risponde ed usciamo. Faccio salire tutti in macchina e partiamo.
"Ora che le diciamo a mamma?"
"Niente due cussoli"
"Eh certo" rido e lei mi chiede la musica. Gliela metto e canta e balla. La guardo dal specchietto. È l'amore della mia vita. Mi rende di buon umore il che non è poco. Le faccio un video e lo mando alla madre. Mi dice che è una matta e le chiedo dove sia. Sta tornando a casa proprio come noi. Torniamo a casa e inizia a giocare con i cuccioli. La madre torna a casa e lei ovviamente la porta a far conoscere i nuovi arrivati.
"Perché due?" chiede.
"Li voleva tutti, ne ha fatti dieci, anzi"
"Ma questi crescono, tra poco entrano loro ed usciamo noi" dice.
"Ma no guarda che carini" le dico. "ti piacciono gli animali scusa eh, pure Ezio è contento"
"Voglio lamentarmi" mi dice. Ginevra le fa vedere "come li chiamiamo?"
"Gigi" me ne esco.
"Si d'Alessio e Nino D'angelo" sbuffa.
"Manca Mario Merola"
"Quello sei te, con le tue scenate" mi dice. "sta sempre per morire, poi ride e scherza"
"Ovvio è una tattica" dico. Decide lei i nomi dei cuccioli. Ector è Ghemon, c'è li fa ripetere ad entrambi e se ne va di là contenta.
"Dove sei andata te?" chiedo.
"In giro a fare cose personali"
"Che hai da nascondere?" me la guardo.
"Niente"
"Non mi pare" questa cosa che non mi dice dove sia stata non mi piace per niente.
"Oh cose personali mado"
"Eh non me lo puoi dire scusa?Hai i segreti?"
"Ma quali segreti!"
Lei si mette a giocare con i cuccioli e Ginevra. Io mi sono incazzato che mi nasconde le cose e me ne vado nel mio studio, neanche la voglio sentire mi chiudo dentro e basta. Per fortuna che dovevamo sempre dirci tutto, per fortuna! Pensa sennò che succedeva. Ah, che palle, cazzo.
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GANGSTER🔫
Fanfiction«Cosa vuoi?» «Voglio che tu mi ami, solo così potrò lasciarti alla tua libertà» #1 in Thriller 2/10/2020 Autrici: Sara&Camilla