Ci stiamo baciando, la sorpresa le è piaciuta, mi dispiace però che di sia agitata, non era mia intenzione fare del male a lei o alla bambina. Mi stacco piano e le faccio allungare il polso, dovrebbe starle preciso, anche perché so anche quanti capelli ha in testa, ma evito di dirlo visto che posso sembrare uno stalker. Lo allaccio al suo polso e come immaginavo le sta perfettamente.
"Bellissimo" mi dice con un sorriso.
"Ti sei calmata un po'?"
"Si, ma ho i dolori, ogni dieci minuti" mi dice.
"Vuoi andare all'ospedale?" chiedo un po' turbato perché capisco che tra non molto nascerà la mia seconda figlia ed io non so come comportarmi. Lei scuote la testa e mi dice di no, di aspettare.
Le faccio i grattini sulla pancia.
"Efficace per partorire però eh" dico.
"Tacci tua" mi dice mentre passa la mano nei miei capelli. Mi sono divertito come un matto, lei a differenza mia no, per niente. Le do i baci alla fine mi dispiace di averla fatta arrabbiare, sta volta volevo solo scherzare. Fa delle smorfie di dolore, la guardo.
"Contrazione?" chiedo.
"Mhmh"
"Andiamo, dai" le dico e lei annuisce. Si alza ma le si rompono le acque.
"Cazzo.." sussurra.
"Che è successo?" mi giro e la vedo tutta bagnata.
"Mi si sono rotte le acque, corri, sta nascendo" si cambia la tuta al volo ed io ho la bella idea di prendere subito le chiavi. Non mi immobilizzo.
"Giorgio!" urlo "Ginevra è affidata a te" strillo per farmi sentire e lui mi da una risposta affermativa.
"La valigia dov'è?" mi chiede Cami.
"In macchina vieni" dico e scendiamo. Lei si lamenta dal dolore, cammina piano ed io non so cosa fare. Corro a prendere la macchina e la sposto fino all'entrata così che lei non deve camminare oltre. Sale e corro.
"Ufffff" sbuffa.
"Manca poco e finisce tutto" le dico.
"Devo spingere.."
"Nooo! Che spingi in macchina??"dico traumatizzato.
"Si" urla lei.
"Nono tieni le gambe chiuse, ei" dico e lei mette i piedi sul cruscotto "No Camilla, in macchina no!"
"Cazzo" dice è la vedo spingere dall'espressione che fa.
"No oh, cazzo" dico e parcheggio fuori l'ospedale. Scendo e le apro lo sportello.
"Vieni entriamo" le dico.
"Non mi posso muovere, la testa è fuori" mi dice.
"Come fuori?? Aspetta cazzo, sta ferma" dico e mi gratto la testa pensando a cosa dovrei fare. Apro la valigia nel porta bagagli e prendo un asciugamano che avevamo messo dentro. Glielo metto sotto il sedere e ne prendo un altro per la bimba. Mi tolgo il giacchetto, fanculo. Lei spinge.
"Aspetta cazzo!" dico in preda al panico perché non so veramente cosa devo fare.
"Fa malissimo" mi dice e delle lacrime le bagnano le guance. Le tolgo tutto per aiutarla.
"E cosa ti posso fare, mh"
La testa è completamente fuori, i miei conati di vomito stanno spingendo per vomitare. Ma devo farmi forza, dai ho visto di peggio. Una testa piena di capelli fa capocella dal posto in cui mi piace entrare, ma uscire così, mio dio... Non ho mai visto una cosa del genere. Camilla spinge e si lamenta.
"Vabbè la testa è fuori, apri le gambe di più.." le dico riprendendomi dall'apparente coma. Lei mi ascolta e mentre spinge io sono pronto a prenderla. Vedo uscire le spalle.
"Tirala" mi dice.
"No la spezzo Camilla, spingi ancora" le dico. Lei mi ascolta e lo fa.
"Tirala ti ho detto" urla. La prendo piano con l'asciugamano e tiro un po' per aiutarla, ho paura che le faccio male.
"Più forte"
"Le faccio male, cazzo" sbotto a denti stretti.
"No, dalle spalle" mi dice assatanata. "Kostas, aiutami" mi prega.
"Ti sto aiutando, eccomi sto qua.." le dico e mentre lei spinge di nuovo io tiro la bambina dalle sue spalle, la faccio uscire completamente e sento sbiancare.
"È uscita.." le dico e la bambina inizia a piangere.
"Oh cazzo.." respira.
"Piange.. Ora vado a chiamare qualcuno mh" dico a lei. Annuisce. Metto la bambina avvolta nell'asciugamano e corro dentro sbraitando che voglio subito assistenza. In meno di un minuto caricano Camilla e Deva su una barella e le portano dentro. Le portano subito in sala parto perché lei prima di tutti. Entro anche io perché non posso stare fuori ad aspettare, devo sapere come stanno. Il dottore ci chiede se la bimba ha pianto quando è uscita, dico di sì e chiedo se sta bene. Il dottore da esito positivo, stanno bene entrambe e ci fa gli auguri.
Portano Cami in una stanza ed io la seguo.
"Vado a prenderti la valigia che nella fretta me la sono dimenticata di sotto" dico e lei annuisce. Scendo e oltre a prendere la valigia, vado a comprarle una pizza con il salame bella piena, se la è meritata. Salgo e le sorrido.
"Grazie delle creme, meglio dell'induzione" ride.
"Visto si? Tieni premio" le passo la cartata.
"Cos'è?"
"Pizza col salame" dico e mi siedo vicino a lei. La apre e mangia soddisfatta, se la sentiva proprio in gola. Le massaggio le gambe.
"Grazie.. Ti ho visto un po' bianco, com'è?" ridacchia.
"Beh mi ha fatto un po' senso"
"Come stomaco di ferro e poi sbanca"
"Si okay, ma farti partorire non era nei piani, in sala parto mica dovevo tirare o fare io" dico.
"Anche da ostetrica mi fai" mi sorride.
"Stai bene si?" le chiedo e lei annuisce, finisce di mangiare e mi metto comodo sulla sedia.
"Voglio un bacio, me lo sono meritato, che dici?" gli chiedo.
"Ma pure due" mi avvicino e la bacio, devo dirle grazie davvero, per tutto quello che mi da, tra alti e bassi lei mi ha dato le gioie più belle della mia vita. Bussano e ci stacchiamo. Entra l'infermiera con la culla e ci dice che sta benissimo, pesa 3980 per 49 centimetri. Un vitellino. Ci fa gli auguri e ci lascia soli.
"Prendila.." mi dice Cami, sa bene che io non ho mai fatto queste cose.
La prendo in braccio un po' tremante perché piccola così ho paura di farle male. La guardo ed è bellissima, mi sono innamorato di nuovo. Anche lei mi guarda e posso giurare di aver sentito la stessa scossa che ho avuto con Ginevra, mi ama anche lei ne sono sicuro. Mi siedo vicino a Cami.
"Guardala.."
"Somiglia anche lei a te, uffa, a me nessuno" mi dice e poggia la testa sulla mia spalla. Faccio una foto alla bambina e la mando a mia madre che ci risponde subito. È felicissima, ci fa gli auguri e dice che domani saranno qui con tutta la gang a conoscere la nuova arrivata.
"Scrivi anche a mia mamma" mi dice e ne sono felice. Le scrivo che se vogliono vedere la nuova arrivata a noi ci fa piacere. Lei ci fa gli auguri e ci dice di sì, finalmente.
"Ha detto che vengono" le dico.
"Loro?" mi chiede e le faccio leggere il messaggio. Lei sorride e le do la piccola. Imbruttisce già, bene si parte col botto.
"Cazzi tua amo, tre femmine" ride.
"Belle, le mie donnine"
"Eccalla, lo abbiamo perso De, ormai comandiamo noi" dice alla piccola.
"Non ci allarghiamo, sono sempre cazzuto mh. Solo che ceh, guardala come fai a non amarla subito"
"Non lo sa lui che è finito" si bacia la bambina.
"Ma amatemi, sono l'unico maschio"
"Ma noi ti amiamo, anche tu lo devi fare" mi dice.
"Lo faccio, lo sai non sono un sentimentale, ma vi amo tanto e devo dirti grazie per questo. Per avermi aspettato e avermi dato queste due gioie qui.." dico e lei sorride.
"Beh lo sai no, se dico una cosa è quella è se ti ho detto che ti amo non avrei mai scelto un altro che non fossi tu" mi dice "quindi non devi ringraziare, mh"
"A volte è dura, ma non ho mai pensato di mollare, te lo voglio dire uguale perché senza di te non sarei felice" le dico e le spunta un sorriso che il mio mondo si ferma qui, in questo istante.
"Lo stesso vale per me.." mi dice, sorrido anche io e la bacio. Forse non le ho mai detto nulla di carino, forse questa è la prima volta, ma ho sentito da dentro il bisogno di dirglielo. Deva mi stringe il dito della mano.
"Sta qua papà.." sussurro.
"Sta qua si, non ti preoccupare che non lo molliamo" dice Cami e se la bacia. Sorrido.
"Domani ti porto Ginevra così conosce la sorellina. Oh comunque i figli ci riescono bene, quasi quanto le litigate" dico.
"Vero, due cose le sappiamo fare" ride.
"Si litigare e fare pace"
"Si ci scanniamo ma sempre qua stiamo, quindi"
"Ma ovvio, nella vita non è tutto rose e fiori, va bene così sono soddisfatto della nostra relazione" dico e anche lei mi da ragione. Deva si addormenta, come se stesse tranquilla, dopo le nostre parole che mamma e papà si amano. La metto nella culla, che anche Camilla ha bisogno di dormire, la vedo che è stanca.
"Tu va a casa, domani mattina torni.." mi dice.
"Sicura? Sennò sto qua un altro po'"
"No vai tranquillo, io dormo" mi dice.
"Se ti serve qualcosa mi chiami" le dico e lei annuisce mettendosi comoda.
Ci diamo la buonanotte e la bacio. Vado a casa felicissimo e vado da Ginevra, me la prendo in braccio e la porto nel lettone per non svegliarla, sono l'uomo più felice sulla faccia della terra, adesso lo posso dire.
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GANGSTER🔫
Fanfiction«Cosa vuoi?» «Voglio che tu mi ami, solo così potrò lasciarti alla tua libertà» #1 in Thriller 2/10/2020 Autrici: Sara&Camilla