59.

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"Che stai facendo?" mi chiede Kostas che evidentemente ha sentito sbattere.
"Cambio Deva, che devo fare?"
"Cazzo ne so, le valigie"
"Hai paura che me ne vado eh" dico e la vesto.
"Poi hai chiuso davvero, fai tu"
"Certo, invece vivere così è normale vero"
"Te ne vuoi andare? Okay" dice con gli occhi neri, scuri come la pece, quegli occhi che non vedevo da anni, e che mi fanno rabbrividire.
"Senti la devi smettere di fare il ragazzino, non ti sto dicendo che voglio andare via, ma continuare a vivere così non si può, ti stai facendo un film per niente perché non ci sono le basi Ko"
"Ma se ti ho vista dispiaciuta per quello, io mi faccio i film?" sbuffa.
"Ti ho già detto come stanno le cose, non capisci, cazzo. Non me ne frega un cazzo, non ti fidi Ko? Mi stai dando della troia tra le righe perché pensi che vada con un altro"
"Non capisci un cazzo. Non pensi che io ho paura che ci ripensi eh? Quello no, non lo puoi pensare"
"Mi dici che dormo che non faccio un cazzo, quando lo sai benissimo che sono tre mesi che non dormo un cazzo la notte perché lei non dorme e se una volta è dico una, dormo io e non tu non puoi venire a strillarmi, ne a rinfacciare le cose, chiaro?" dico.
"E tu lo puoi fare vero? Come se non fossi buono a fare un cazzo"
"Perché lasci la bimba nella vaschetta da sola, si gira muore annegata lo capisci o no che sono bambini e non vanno lasciati soli?"
"Allora aiutami cazzo"
"Ma se poi io mi alzo e me la togli così dalle mani"
"Perché mi hai fatto rabbia."
"Senti come ti rode a te, rode anche a me. Quindi o ti calmi o me ne vado davvero" dico prendendo Deva in braccio.
"Io sto calmo se ci stai anche tu"
"Ci sto perché conoscendomi, già me ne sarei andata due mesi fa, invece sto qui, perché tu non ti rendi conto di come ti comporti, di quello che dici e di come rispondi"
"Mi hai conosciuto così, ora non ti sta più bene?"
"Evidentemente no"
"Vabbè quindi mi stai lasciando? Parla chiaro"
"No ti sto dicendo che ti devi calmare"
"Questo sono io" mi dice.
"Facile così"
"Te non lo sai invece come mi tengo le cose dentro e quanta fatica faccio ogni giorno a non essere così, perché mi conosci lo sai benissimo come sono e mi placo ogni giorno" dice tra i denti.
"Non mi pare Kostas, sei tornato quello di prima"
"Eh sono una bestia no?"
"A volte lo sei si, inutile che ti dico che non è vero, lo è e come.." gli dico.
"Eh non ci posso fare niente. É pronto il pranzo se vuoi mangiare" mi dice e scende.
Io non ne posso più. Forse lo dico a voce alta perché lui mi fa una domanda mentre mi siedo a tavola.
"Che fai allora con me?"
"Che domanda del cazzo è? Ceh io sto facendo di tutto per mantenere la famiglia unita e tu mi cacci? Iote lo dico. Una volta che vado via, non torno più, perché oltretutto che tentare tutte, sentirmi dire anche vai non ci sto" dico.
"Stai fremendo dalla voglia di andare via"
"Fidati che se volevo andare via lo avrei già fatto. A differenza tua ci penso alle bambine e ai cani" dico. "Impara a parlare, impara a comportarti e a avere rispetto di me che io te ne porto anche troppo.." dico.
"Vabbè ti siedi e pranzi con me?" mi chiede. Mi passo le mani in faccia e poi mi siedo, iniziando a mangiare. Lo guardo un attimo dopo che ha sospirato. Avrei voglia di dargli una piattata in faccia ma resto umile e sto calma, fedele a quello che ho detto prima. Si prende il caffè io no sennò mi viene un colpo, tanto sei una persona così calma Ko che ti ci vuole il caffè. Deva piange di nuovo e me la porta. Mi sono stancata di allattare, infatti gli chiedo se compra un tiralatte. Annuisce così può darmi una mano. Lo va a comprare subito, insieme alla tettarella adatta. Nel mentre che lui esce mi godo un po' di pace, la faccio dormire.
"Trovata?" chiedo quando torna.
"Si" mi da la busta.
"Una mungitrice per umani" tiro fuori l'attrezzatura.
"Una mezza specie, poi ne hai tanto che se ce lo vendiamo sai i soldi" dice e mi metto a leggere come funziona.
"Fammi provare" dico e mi attacco tutto, parte. "guarda se si riempe"
Guarda e mi dice di sì.
"Allora apposto. È piacevole" dico.
"Davvero?"
"Si"
"Me lo faccio nelle palle allora"
"Eddai quanto sei stupido Madonna" scoppio a ridere. Lui mi da una capocciatina sulla guancia. Lo guardo.
"Che c'è Mh"
"Ti guardo non posso?"
"Mi devi guardare"
"Lo sto facendo"
"Solo a me mh..."
"Io guardo solo a te, sei te che ti sei fissato" dico. "se volevo un altro non stavo qui, tantomeno con due figlie, anzi mi ero proprio dimenticata di lui e non te l'ho mai nominato, me lo hai ricordato tu, cosi mi sono venuti in mente anche gli altri e siccome sai bene che non ho social mi è venuta la curiosità di vedere che fine avevano fatto, tutto qua" dico nella speranza che mettiamo fine a questa cosa.
"Mh. Basta non ne parliamo più stop"
"Basta che hai capito"
"Si" mi dice e si avvenuta su di me. Mi tocca come non faceva da tre mesi, tra litigate e cazzi vari, mi stuzzica ogni parte del corpo, entra subito ed inizia a spingere senza farmi capire più niente. Le mie unghie gli graffiano la schiena dal piacere e gli godo sul collo, ad ogni spinta sembra più famelico. Raggiungiamo l'apice insieme e lui si svuota dentro di me, come non facevamo da tempo. Mi abbraccia poi. Non so se abbiamo fatto una pace definitiva ma mi sussurra all'orecchio di farla finita. Lo abbraccio perché alle fine lui è tutto per me.
"Non devi andare via" mi sussurra all'orecchio.
"Oggi hai rischiato lo stavo per fare"
"No mh.. Non te ne andare mai" mi dice "non ti lascerò mai andare via"
Sorrido.
"Mi dispiace essere così.."
"Dispiace anche a me che mi tratti così.. Gesti e parole fanno male Ko.."
"Ogni tanto mi si annebbia tutto"
"Si lo so ma non è giusto" dico.
"Cercherò di non farlo"
"Vedremo" dico e gli prendo la faccia per farmi guardare "Kostas non ci sto a farmi trattare così hai capito, e te l'ho detto se me ne vado non torno"
"No amore.. Non succederà più.." mi bacia e continuiamo a fare l'amore per tutta la notte, per ora la nostra relazione è salva, spero abbia capito sul serio.

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