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Per quanto sembrasse strano, dato il mio carattere così superficiale, in realtà ero un ottimo studente. Certo, ultimamente stavo saltando molte lezioni, ma la mia fantastica memoria mi aiutava tantissimo. Proprio grazie a questa ero riuscito ad ottenere una borsa di studio per entrare nella mia attuale università, nonché la più prestigiosa di tutta Seoul. Purtroppo, i miei genitori non avrebbero mai potuto permettersi di pagarmi le rette quindi mi impegnavo a più non posso nello studio, in modo da mantenere una buona media.
Accanto a questo, avevo scoperto che avrei potuto accumulare più crediti lavorando nella biblioteca e così, da ormai un anno, mi ritrovavo in quella noiosissima stanza, cercando di trattenere gli sbadigli. In realtà non mi dispiaceva come luogo, era solo... Troppo silenziosa. Nemmeno mi venivano a chiedere i libri, dato che c'era un'ottima organizzazione degli scaffali, quindi anche la possibilità di fare conversazione con qualcuno svaniva. Mi limitavo così a recuperare le ore di studio durante il mio turno, prima della pausa pranzo.
O almeno così avevo intenzione di fare anche quel giorno ma, a quanto pare, un certo biondino dalle guance piene aveva altri piani per me.
Totalmente concentrato sul libro di diritto privato, non mi accorsi che Jimin mi si era parlato davanti, poggiando i gomiti sul bancone e il mento sulle mani, osservandomi attentamente. Solo quando alzai gli occhi per afferrare la mia bottiglietta d'acqua, incrociai le sue iridi, sorpreso.
«Finalmente! Pensavo non ti saresti mai accorto di me» ridacchiò sottovoce, portandomi a sorridere istintivamente. Era proprio tenero.
«Scusa, ero in modalità secchione. Ti serve qualcosa?»
«In realtà mi servi tu»
Alzai un sopracciglio, confuso, lasciando che il ragazzo di fronte a me mi chiudesse il libro, con un sorriso che andava da orecchio ad orecchio.
«Volevo ringraziarti ancora per avermi aiutato»
«Jimin... Ti ho già detto che non ce n'è bis-»
«Silenzio! Ti offrirò il pranzo che tu lo voglia o meno. Tanto il tuo turno è finito, no?»
Sospirai, sapendo bene che non mi avrebbe lasciato stare tanto facilmente; mi sembrava un tipetto determinato e poi mi dispiaceva rifiutare una richiesta così gentile. Non si diceva mai no al cibo gratis!
Controllai per sicurezza l'orario sul telefono e, constatando che in effetti fosse già l'una, infilai i libri nello zaino, seguendo il biondo fuori dalla biblioteca.
«Ti dispiace se invito anche Hoseok? Mangiamo sempre insieme»
«Ho già reclutato anche lui!» ridacchiò davanti alla mia espressione stupita, indicando proprio il mio migliore amico, una volta entrati nella mensa dell'università, seduto ad uno dei tavoli, che cercava di fare conversazione con un Jungkook totalmente annoiato.
