→Pυɳƈԋ←

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La prima cosa che vidi, non appena aprii gli occhi, fu una chioma castana, leggermente diversa da quella corvina che ero abituato ad avere sull'altro lato del letto

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La prima cosa che vidi, non appena aprii gli occhi, fu una chioma castana, leggermente diversa da quella corvina che ero abituato ad avere sull'altro lato del letto... Non che Jungkook fosse mai rimasto a dormire da me, dopo aver consumato, ma era comunque strano finire a letto con qualcuno diverso da lui, dopo tre mesi.

Sospirai, passandomi una mano tra i capelli grigi, del tutto scompigliati.
L'unica cosa positiva di tutta quella situazione era che il ragazzo al mio fianco - che avevo appreso si chiamasse Yoongi - non era il tipico stronzo con cui finivo di solito, anzi, era stato dolcissimo ieri.
Si era preso cura di me come non succedeva da tempo, preparandomi con attenzione e stando sempre attento a non farmi male.

Sorrisi, accarezzandogli debolmente le ciocche scure sparse sul cuscino, analizzando ogni dettaglio del suo viso. A causa delle luci del locale e poi della fretta causata dalla lussuria, non mi ero soffermato troppo sul suo volto e solo in quel momento stavo realizzando quanto fosse bello.
La sua pelle sembrava di porcellana, in netto contrasto con la mia, più scura; le guanciotte gli davano un'aria tenera e le labbra, seppur sottili, ricordavo avessero un sapore dolce.
Decisamente una bella conquista.

«Il ragazzo impertinente di ieri ha perso la lingua?»

Sobbalzai leggermente, non essendomi accorto che si fosse svegliato.
Non appena incontrai le sue dolci iridi castane, mi lasciai andare ad un sorriso, stringendomi nelle spalle.

«Il ragazzo impertinente di ieri è troppo stanco. Accontentati di un Taehyung mansueto e affamato»

Anche le sue labbra si incurvarono all'insù, permettendomi di scorgere il suo tenero sorriso gengivale. Niente da fare, questo ragazzo era proprio adorabile... Magari stavolta ci saremmo potuti tenere in contatto, invece di scappare come facevo sempre. Anche perché ora mi aveva beccato sveglio, non potevo più svignarmela.

«Allora vieni in cucina, ti prepareró la colazione»

Il mio sorriso si ampliò; nessuno aveva mai cucinato per me, tantomeno la persona con cui ero stato dopo una sola notte. Solo Hoseok mi aveva preparato il pranzo, quando eravamo al liceo, ma avevo finito per vomitarlo subito dopo. Quell'idiota aveva scambiato lo zucchero per il sale.

Mi alzai quindi dal letto, dopo essermi stiracchiato, rivestendomi, sotto lo sguardo scrutatore del moro.
Trattenni un sorrisetto di vittoria, voltandomi nella sua direzione con un sopracciglio inarcato.

«Vuoi una foto?»

«Te la chiederei anche ma poi sarei tentato di farci cose non molto consone, quindi mi limiterò a imprimerti nella mia mente»

Dopo un occhiolino e una scherzosa pacca sul sedere, Yoongi si diresse verso quella che supponevo fosse la cucina, lasciandomi positivamente sorpreso. Poteva una frase essere perversa e dolce allo stesso tempo? A quanto pare sì. 
Non mi capitava da molto tempo di essere così di buon umore di mattina e dovevo tutto a questo barista conosciuto per caso.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora