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N/A: fazzoletti raga
Lo ammettevo, le feste organizzate dalle confraternite erano sempre stupende, dato anche l'enorme budget che avevano ma, stavolta, si erano superati.
Tutta la sala era stata allestita con striscioni colorati, bandierine, stelle filanti e c'era perfino una palla da discoteca appesa al soffitto. Ovunque si notavano fantasmi, principesse, folletti e persino personaggi di videogame.
Con un enorme sorriso, continuai a guardarmi intorno, felice che, almeno, nessun altro avesse avuto l'idea di vestirsi da principe, come me.
In realtà, avevo in mente un costume molto più da me ma il negozio aveva finito tutti quelli da vampiro o da licantropo e l'unica cosa rimasta era questo da principe azzurro; non che mi dispiacesse poi molto, qualsiasi cosa su di me diventava sexy!
«Le feste al vostro campus mi piacciono da impazzire» confessò Yoongi -stasera vestito da mago merlino- con gli occhi sgranati. Ridacchiai, soprattutto perché proprio non riuscivo a prenderlo sul serio a causa di quella lunga barba bianca.
«L'ho notato, continui ad autoinvitarti» ribatté il mio migliore amico, nel suo costume da Harry Potter, sventolando poi la sua finta bacchetta magica, che altro non era che una penna. «E ORA VADO AL BUFFET, ACCIO STUZZICHINI»
Lo osservai farsi spazio fra la folla, lanciando maledizioni a chiunque si intromettesse fra lui e il cibo, non riuscendo a non sorridere. Anche se questa serata non sarebbe finita come volevo, almeno avrei avuto qualche bel ricordo.
«Pensi riuscirai a riprendertelo?»
Guardai il biondo con la coda dell'occhio, rimanendo per qualche secondo in silenzio. Il Taehyung di qualche mese fa non avrebbe mai tentennato su questa risposta ma ora non ero più tanto certo.
«Devo riuscirci» annuii, cercando di non far crollare la mia convinzione. Come aveva detto Jimin, io ero l'unico che poteva fare uscire Jungkook dal suo guscio. «Tu invece? Che strada hai deciso di prendere?»
Pian piano, sul suo viso comparve un sorriso.
«Lo vedrai»
Stavo per dirgli che avrebbe dovuto essere totalmente sicuro della sua decisione quando, catturando l'attenzione di quasi tutti gli studenti presenti, un altro principe, oltre a me, fece la sua entrata.
Con il mio stesso identico costume.
Tutti gli occhi erano incollati su Jungkook; seppure indossasse una mascherina bianca, per coprire il volto, era impossibile non riconoscere tanta bellezza. Mi tremavano le gambe solo a guardarlo. Era meraviglioso.
Accanto a lui, Jimin, travestito da super Mario, si guardava intorno, probabilmente alla mia ricerca. Non appena mi notò, senza farsi vedere, mi rivolse un pollice alzato e gli mimai con le labbra un "ottimo lavoro".
