→Bҽƈαυʂҽ I ɳҽҽԃҽԃ ԋιɱ←

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Dopo ciò che era avvenuto con Jungkook, dovevo ammettere che le cose erano leggermente migliorate

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Dopo ciò che era avvenuto con Jungkook, dovevo ammettere che le cose erano leggermente migliorate.

Avevo raccontato tutto quello che era successo a Bogum e, di certo, non era mancato l'interrogatorio su come mi fossi sentito dopo quel bacio e che cosa avessi intenzione di fare adesso.

La verità era che non avevo nulla di programmato; il mio cuore, alla fine, aveva avuto la meglio e non potevo negare che quel bacio, per quanto triste e distrutto, a causa della situazione, mi avesse fatto sentire di nuovo in pace.

Avevo cercato per settimane qualcosa capace di far fronte a quel vuoto che provavo ma né il tornare grigio, né il cambiare casa, avevano attenuato il dolore.

Un singolo bacio era bastato a rimettermi in sesto ma, forse, non era stato solo quello.

Era stato lo sguardo che mi aveva iniziato a riservare Jungkook, che aveva fatto sì che quella speranza traditrice tornasse a dettare ogni mia azione verso di lui.

Perché in quelle iridi scure e profonde avevo letto tutta la sua volontà di cambiare le cose e di riavermi indietro.

Stava lottando con il sorriso sulle labbra e mi ero reso conto di non essere mai stato così innamorato di lui, come in quell'istante.

Ero sempre stato io quello a combattere per entrambi, quindi vedere come il peso sulla mia schiena fosse stato tolto con la forza, proprio dal ragazzo che tanto mi aveva fatto soffrire, mi faceva battere il cuore all'impazzata.

Avevo avuto ragione: io e Jungkook ci eravamo innamorati della persona sbagliata al momento sbagliato.

Perché quel Taehyung, quello che era disposto a soffrire in silenzio, senza parlare del suo dolore, non andava bene.

Perché quel Jungkook, quello che dava per scontato l'amore del suo fidanzato e che era chiuso nella paura del pregiudizio, non andava bene.

Quei due ragazzi erano capitati al momento sbagliato.

Ma, finalmente, sentivo che era arrivato l'attimo giusto per noi due.

Perché io avevo capito che non potevo farmi carico dei suoi problemi se lui era il primo a non volerli affrontare e che avrei dovuto pretendere il poterlo amare alla luce del sole.

E lui aveva capito che niente era garantito, tantomeno l'amore di una persona.
Doveva impegnarsi affinché potessi andare fiero di definirlo "il mio fidanzato", abbandonando qualsiasi altro titolo che non fosse quello.

Solo in questo modo, le cose sarebbero potute andare bene.

La prima volta eravamo stati accecati dall'amore e dalla gioia di essere ricambiati, non prestando attenzione al fatto che non ci fossero ancora le basi per una relazione sana.

Come aveva detto Soobin: a volte, semplicemente, l'amore non basta.
Le circostanze sono importanti tanto quanto il sentimento e non l'avrei più sottovalutato.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora