→Cɾყʂƚαʟ ʂƈυʟρƚυɾҽ←

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Non sapevo come sentirmi per l'imminente arrivo di Jungkook

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Non sapevo come sentirmi per l'imminente arrivo di Jungkook.

Era la prima volta che avrebbe messo piede nel mio nuovo appartamento e già avevo il terrore di non riuscire più a starci, com'era successo con quello che avevo lasciato.

Perché l'odore di quel dannato ragazzo aveva la caratteristica di impregnare l'ambiente, fino a far scomparire qualsiasi altro profumo presente; l'essenza di Jungkook si disperdeva su ogni singola superficie, rendendomi impossibile concentrarmi su altro.

Cercai comunque di rimanere positivo, sapendo che Mark sarebbe rimasto al piano di sotto, nel caso mi fosse servita una scusa per allontanarmi dal castano.

Il mio coinquilino, ovviamente, sapeva del mio orientamento sessuale ma non di ciò che si celava dietro il mio trasferimento e così sarebbe dovuto rimanere. Meno persone nuove sapevano del mio passato, più questo rimaneva passato.

Bogum, invece, aveva un'altra delle sue fantastiche uscite con Hobi e speravo davvero che non mi avrebbe ritrovato in lacrime, una volta tornato a casa.
Volevo essere nel giusto stato d'animo per festeggiare con lui, perché sicuramente l'appuntamento sarebbe andato alla grande.

Prima di uscire, mi aveva dato un dolcissimo abbraccio, sussurrandomi di avvisarlo nel caso fossi stato troppo male, ma non l'avrei mai fatto; almeno lui, a differenza del suo quasi fidanzato, sosteneva che non fosse poi una cattiva idea aiutare Jungkook a studiare, perché gli avrei dimostrato che potevo essere in sua presenza senza crollare... Speravo solo fosse davvero così.

Intanto che finivo di sistemare i libri che ci sarebbero serviti sulla scrivania, sentii suonare il campanello.
Presi un piccolo respiro, scendendo di sotto e aprendo poi la porta.

«Sei in anticipo» mormorai, lasciandolo entrare, percependo benissimo gli occhi di Mark che ci spiavano da sopra il divano.

«Preferivo allontanarmi il prima possibile da casa»

Davanti quella sua giustificazione, pronunciata con un sorriso più triste che altro, il mio cuore si strinse in una morsa.
Aveva di nuovo problemi con suo padre?

Il mio istinto mi invogliava a chiederglielo ma la mia testa non era d'accordo.
Non mi sarebbe dovuto interessare più niente della sua vita; era già tanto che mi fossi proposto come suo tutor, proprio per impedire che quel mostro gli facesse del male a causa dei suoi voti bassi... Non dovevo più fare altro.

Mi limitai quindi ad annuire, segretamente sollevato dal fatto che non ci fossero lividi sul suo viso e sulle braccia, lasciate scoperte da una maglia a maniche corte.

«Hai portato gli appunti? Dobbiamo vedere ciò che ti manca»

Tornai nella mia stanza, facendo di tutto per rimanere impassibile di fronte alla sua faccia delusa.

Sapevo che cosa ti aspettavi, Jungkook ma non ero più quel Taehyung.

Non potevo più esserlo e prima lo capivi, prima anche tu saresti stato in grado di andare avanti.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora