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Non vedevo Jungkook dal giorno del test di diritto.
Erano passati solo quattro giorni, ma mi sembrava strano non vederlo gironzolare per il campus, con la sua aria da saputello, accompagnato da Jimin. Proprio quest'ultimo aveva riferito a me ed Hobi di essere preoccupato, dato che il corvino non rispondeva nemmeno ai suoi messaggi.
Mentirei se dicessi che anche io non ero in ansia. Avevo paura che dietro la sua sparizione ci fosse l'ennesima litigata con il padre. Sperai solo che non lo avesse picchiato di nuovo... Vederlo in quelle condizioni non mi piaceva per niente.
E poi, stavamo finalmente instaurando un rapporto civile, fatto non solo di sesso. Pian piano, stavo iniziando a conoscerlo e non mi dispiaceva poi molto. Jungkook era più profondo di quanto pensassi ma c'erano ancora tante cose che non sapevo su di lui e mi chiedevo se si sarebbe mai aperto del tutto con me.
«Stai bene, Tae? Sembri pensieroso»
Scossi la testa, come se quel gesto bastasse a togliermi quei pensieri dalla testa, sforzando un sorriso nella direzione del castano.
«Sí, scusa... Stavo pensando che domani ho di nuovo il turno in biblioteca» mentii, tornando con lo sguardo sul mio libro.
«Va bene...»
Ero certo di non averlo convinto ma, ora come ora, non me la sentivo di dargli altre spiegazioni, anche perché non potevo ancora dirgli la verità... Per quanto io e il corvino ci stessimo avvicinando, il nostro rapporto era ancora un tabù. Mi dispiaceva così tanto non poterne parlare con Hobi.
Ma, almeno, le cose tra lui e Yoongi stavano andando alla grande, a quando mi diceva. Stava cercando di mettersi il cuore in pace, frequentandosi solo come amici... Eppure quando erano insieme sembravano brillare. Si completavano a vicenda.
Avendolo rifiutato, il più grande doveva sentirsi più a suo agio adesso, dato che passava senza problemi il tempo con lui, anche quando io non c'ero. Non avevamo più affrontato l'argomento della sua cotta per me ma ero sicuro che il frequentare Hoseok lo avrebbe aiutato parecchio. Ancora ci speravo.
Un tuono improvviso mi fece sobbalzare, portandomi a puntare lo sguardo fuori dalla finestra dell'aula. Si stava preparando un tremendo temporale, a quanto pareva. Era come se il cielo stesse piangendo. Piangendo con qualcuno.
Quei pensieri così tristi mi fecero rendere conto di che giorno sarebbe stato domani, ingrigendo maggiormente il mio umore.
«Hobi?»
«Dimmi, TaeTae»
«Domani ti va di stare tutto il giorno con me? Potremmo giocare ai videogame o guardare un film»
Sperai con tutto me stesso che accettasse. Non ce l'avrei fatta a stare da solo.
«Mi dispiace... Domani mia madre ha una visita e vuole che l'accompagni. Possiamo fare un'altra volta?»
