→Tσσ ʂɯҽҽƚ Ⴆυƚ ƈɾυҽʟ←

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«Ricapitolando: la valigia c'è, il biglietto del treno pure, i regali per i miei anche

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«Ricapitolando: la valigia c'è, il biglietto del treno pure, i regali per i miei anche... Ho saltato qualcosa?»

«Hai dimenticato di abbracciare il tuo migliore amico»

Sorrisi, lasciando perdere la mia lista, per voltarmi verso Hoseok.

Alla fine, dopo che Jungkook se ne era andato, avevo chiamato il castano per avvertirlo che il giorno dopo sarei partito ma che, subito dopo il mio ritorno a Seoul, avremmo dovuto avere una lunga chiacchierata.

Sapendo benissimo di cosa volevo parlargli, aveva acconsentito, pregandomi, però, di poter essere presente alla mia partenza, non volendo che ne ne andassi mentre ce l'avevo con lui.
E come potevo dirgli di no?

In realtà, doveva essere presente anche il biondo, ma aveva deciso di partire la sera prima per Daegu, non volendo complicare ulteriormente le cose.
Un po' gliene ero grato, ma sperai che saremmo riusciti a parlare da soli, durante questo periodo.
Anche con lui avevo cose da chiarire.

Mi avvicinai quindi al mio piccolo Hoseok, stringendolo.
Nonostante tutte le incomprensioni, mi sarebbe mancato davvero tanto in quelle due settimane.

«Divertiti con la tua famiglia, mi raccomando. Risolveremo tutto quando tornerai, anche con Jimin»

Annuii leggermente, prima di staccarmi da lui.
Si sarebbe risolto tutto. O almeno così volevo credere.

Il castano mi accompagnò fino alla stazione, dato che ancora non avevo quella maledetta patente ma era uno dei miei obiettivi per il nuovo anno, assolutamente.

Mi salutò un'ultima volta, dandomi un dolcissimo bacio sulla fronte, che mi fece sorridere.
Qualsiasi sarebbe stato l'esito della nostra futura conversazione, sapevo che non avrei potuto allontanarmi da lui, per nessun motivo.
Era la mia ancora.

A quel pensiero, intanto che aspettavo il treno, mi guardai intorno, con un piccolo sorriso triste.
Sapevo che lui non sarebbe venuto, l'avevamo stabilito insieme... Ma allora perché ero così deluso?
Era normale, non dovevamo destare sospetti, eppure... Eppure mi sarebbe piaciuto avere un saluto da parte sua.

Il mio cellulare squillò.

Quasi sobbalzai, preso totalmente alla sprovvista.
Con una lentezza a me estranea, tirai fuori il telefono dalla tasca del giubbino e quasi non soffocai con la saliva, alla vista del mittente.

Aveva fottutamente sentito i miei pensieri?!

«Non pensavo mi chiamassi» ammisi, prima di tutto, ancora sconvolto.

Una risatina provení dall'altra parte dell'apparecchio, facendomi sorridere. Meno male che non poteva vedermi.

«Avevo immaginato sentissi la mia mancanza»

«Sempre il solito egocentrico» alzai gli occhi al cielo, cullato dal suono della sua voce dolce.
Era sempre stata così vellutata?

«Comunque sia, sei arrivato alla stazione?»

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora