→Tԋҽ ʂυɳ ɯιʟʟ ʂԋιɳҽ αɠαιɳ←

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Hoseok

Ammetto che era stato strano mandare gli auguri di compleanno a Yoongi per messaggio, ma proprio non riuscivo a trovare il coraggio di rivederlo di persona.

Non ero arrabbiato con lui ma sapere che fosse felice con qualcun altro non faceva bene al mio cuore ferito.
Eppure, non ce l'avevo nemmeno con Jimin; era un ragazzo troppo dolce per essere odiato.

Semplicemente, dovevo riuscire ad andare avanti, in modo che, per davvero stavolta, potessimo diventare un gruppo... Soprattutto perché, quel pomeriggio, intanto che sistemavo i vari CD nel negozio, mi era arrivato un messaggio da parte di Taehyung alquanto strano.

Con diversi errori grammaticali, segno che avesse fretta, mi aveva avvisato che ci saremmo dovuti vedere il prima possibile, dato che aveva una notizia importantissima da darmi.

Speravo solo che fosse qualcosa di positivo e che la fretta non fosse dettata da una condizione negativa... Eppure, il mio sesto senso mi diceva che c'entrava in qualche modo quel corvino che tanto lo tormentava.

Che fosse riuscito finalmente ad aprire gli occhi?
Lo speravo davvero.

Da quando conoscevo Tae, non lo avevo mai visto ridursi in questo modo per qualcuno.
Certo, era stato malissimo quando alle superiori erano iniziate le occhiate disgustate, dopo il suo coming out, ma aveva sempre cercato di mostrare la parte forte di lui, quella che gli permetteva di camminare a testa alta, fiero di ciò che era.

Ma non era mai arrivato a diventare l'ombra di sé stesso. Qualcuno che non era lui.

Vederlo ridursi ad un ammasso di grigio, in quel mese, era stato terribile ma ero sicuro che sarebbe risorto dalle sue ceneri, perché Tae era così.
La sua luce non poteva rimanere nascosta per troppo tempo.

«Hobi? Sei ancora qui?»

Mi voltai di scatto verso Soobin, appena entrato dalla porta principale, rivolgendomi immediatamente un sorriso luminoso.

«Sí... Lavorare mi aiuta a distrarmi un po' dai pensieri» ammisi, stringendomi nelle spalle, continuando ad impilare i diversi CD, sotto il suo sguardo curioso.

«C'è qualcosa che ti tormenta?»

Lentamente, mi si avvicinò, trasformando la sua espressione gioiosa in una più preoccupata.
Era proprio un tesoro questo ragazzo.

«Tu credi nell'amore a prima vista?» gli chiesi, ignorando la sua precedente domanda, voltandomi totalmente verso di lui.

Sembrò rifletterci per qualche secondo, prima di stringersi nelle spalle.

«Credo nelle vite passate. Nel senso che sì, l'amore a prima vista esiste ma quello vero vale solo per determinate persone. Per quelle che sentono di appartenersi al primo istante. Quando si guardano per la prima volta si accende qualcosa e non è la semplice cotta che proverebbero le persone normali, ma una dipendenza vera e propria; perché in ogni singola vita c'è stato quell'amore e non potrebbe essere altrimenti, ancora e ancora»

Rimasi a riflettere sulle sue parole, con sguardo basso, fino a quando non mi si formò un piccolo sorriso sulle labbra.

Era vero.
Il mio amore per Yoongi era stato a prima vista ma, proprio come aveva detto Soobin, quello non era un tipo di amore predestinato.
Probabilmente, nelle mie vite passate, non era stato un certo castano a farmi cadere ai suoi piedi.

Yoon mi piaceva un sacco, davvero tanto, ma mettendolo a paragone con ciò che Tae sentiva per Jungkook, potevo davvero considerarlo amore amore?

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora