Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
«Partiamo dalle basi... Sai almeno cos'è una pentola?»
«Molto spiritoso, Jeon, davvero»
Gli diedi una scherzosa mestolata dietro la schiena, osservandolo cercare qualcosa tra le mie credenze.
Stranamente, il corvino aveva mantenuto la parola e, non appena gli avevo mandato un messaggio, quel pomeriggio, chiedendogli di venire da me per insegnarmi qualche piatto facile da cucinare, aveva accettato subito.
Da una parte ero davvero curioso di vederlo in questo nuovo ambiente. Chissà com'era Jungkook quando faceva qualcosa che gli piaceva...
Con questo pensiero in testa, quasi non mi accorsi che aveva rivolto la sua attenzione alla mia figura, con un sopracciglio inarcato e un sorrisetto divertito sulle labbra.
«Ma com'è che ti becco sempre a fissarmi?»
Stavo iniziando a chiedermelo anche io. Non avevo altro da guardare se non questo ragazzino irritante?!
«Aspettavo che iniziassi a darmi qualche indicazione» mi strinsi nelle spalle, facendo finta di niente.
Anche lui, sorprendendomi, lasciò cadere il discorso, porgendomi una delle pentole che non avevo mai usato. Se solo mia madre avesse saputo come mi nutrivo da un anno a questa parte mi avrebbe preso a schiaffi.
«Cosa devo farci?» squadrai l'oggetto, come se fosse effettivamente la prima volta che lo vedevo.
«Cucinarci, Taehyung. Sai almeno far bollire l'acqua?»
A quella domanda mi illuminai perché era davvero l'unica cosa che avevo imparato a fare, guardando i programmi di cucina... Il resto dei passaggi erano troppo complicati.
«Ma certo!»
Riempii quindi la pentola di acqua, mettendola sui fornelli e accendendo il fuoco, tutto soddisfatto, come se avessi appena preparato un piatto difficilissimo.
«Chiamami pure Gordon Ramsay!»
«Ma se ti sei perfino schizzato per versare un po' di acqua. A sei anni cucinavo già meglio di te»
Ignorai le sue parole, sentendomi già fiero di me.
«Allora, cosa prepariamo?»
Mi mostrò un pacco di noodles al pollo e immediatamente il sorriso mi cadde.
«Una cosa così semplice? Non mi starai sottovalutando?»
«Perchè, li sai cucinare?» mi sfidò con lo sguardo, potendo benissimo immaginare la mia risposta. Infatti sbuffai, mettendo un piccolo broncio.
«Okay, fammi vedere come si fa»
Aprì il pacco di noodles, mostrandomi ogni singolo passaggio come se stesse facendo una televendita, tanto è vero che più volte finii per ridacchiare, non riuscendo proprio a trattenermi.
