→I ɯσɳ'ƚ ʟσʂҽ (ყσυ)←

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Mi sentivo uno schifo

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Mi sentivo uno schifo.
Non solo avevo preso la febbre a causa della mia uscita con Hoseok sotto il temporale ma, ogni tanto, quando ripensavo al giorno prima passato con Jungkook e al suo mostrarsi così indifeso davanti a me, mi tornava anche il mal di pancia.
Probabilmente il mio cervello si ricordava della pizza e mi provocava dolore, doveva essere per forza così.

E intanto ero un insieme di starnuti, occhi lacrimanti e mal di testa.
Pensavo che, non essendomi ammalato quella volta in cui avevo trovato il corvino sotto casa, durante una tempesta, anche stavolta il mio corpo sarebbe rimasto immune da un po' d'acqua, intanto che tornavo a casa... Ma mi sbagliavo.

Controllai il termometro per l'ennesima volta, constatando che la temperatura almeno sembrava star scendendo, mano a mano che le ore passavano.

La mia contemplazione di quell'oggetto fu interrotta dallo squillo del mio cellulare.
Non appena lessi il nome del mio migliore amico sullo schermo un sorriso spontaneo mi nacque sul viso.

«Hobii~»

«Taehyungie! Come ti senti? La febbre sta passando?»

Non appena ieri sera gli avevo mandato un messaggio avvisandolo che non sarei stato presente ai corsi, a causa della febbre, non aveva perso tempo a scusarsi per avermi invitato ad uscire, come se la colpa fosse stata sua.
Era troppo carino quel ragazzo.

«Un po' sì. Tra un paio di giorni sarò come nuovo, vedrai» la mia risata venne interrotta da un colpo di rosse, che mi costrinse a mettermi a sedere.

«Lo spero... Stasera, dopo il lavoro, io e Yoongi avevamo pensato di passare da te e farti un po' di compagnia, ti va?»

Sentirlo parlare di "lui e Yoongi" mi scaldò il cuore.
Quei due si erano avvicinati tantissimo, dove vedevi l'uno c'era anche l'altro e non potevo che sperare in positivo. Anche perché li shippavo da morire.

«Certo che mi va!»

«Allora ci vediamo verso le sette, ora entro in aula, ciao TaeTae!»

Lo salutai con un enorme sorriso, pur consapevole che non potesse vedermi.
In quel momento, facendo il punto della situazione, mi resi conto di quanto fossi felice.

All'inizio, passare da Daegu a Seoul non era stato facile. Mi mancava la mia famiglia e quelle strade tanto familiari ma l'avere Hoseok al mio fianco era stato quasi terapeutico.

Piano piano, l'università iniziò a piacermi talmente tanto che la nostalgia di casa sembrava essere del tutto scomparsa, nonostante mi mancasse la cucina di mia madre. E poi... Poi al secondo anno avevo incontrato Jungkook.

Probabilmente, quella era stata la più incisiva delle svolte avvenute negli ultimi tre anni.
Dopo di lui era subentrato Yoongi e anche Jimin, allargando il mio gruppo di amici —formato solo da Hoseok e in parte da Jin, in realtà—.
Speravo che questa felicità potesse durare a lungo.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora