→Wαιƚιɳɠ←

6.9K 424 361
                                    

Hoseok

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Hoseok

«Mi raccomando, chiamami se ti serve qualcosa»

«Va bene, Hobi, ora muoviti o arriverai in ritardo»

Offrii un ultimo sorriso al mio migliore amico, chiudendomi la porta di casa sua alle spalle.

Fortunatamente, la febbre gli era passata del tutto in soli tre giorni ma, per sicurezza, avevo continuato a fargli visita; anche perché mi mancava, non c'era nessuno con cui potessi spettegolare durante le lezioni e, anche se Jimin era di ottima compagnia durante la pausa pranzo, nessuno avrebbe potuto prendere il posto di Tae.

In realtà, io e il biondo ci eravamo avvicinati molto in quest'ultimo periodo ma non potevo dire lo stesso per il suo amichetto dai capelli corvini.
Jeon Jungkook sembrava un'enigma. Era possibile che un essere umano avesse costantemente un'espressione imbronciata?
Mi chiedevo se ridesse con qualcun altro che non fosse Jimin, anche se... Continuava a darmi una sensazione strana, in relazione a Taehyung.

Quando quei due erano nella stessa stanza si lanciavano sempre delle occhiate intense, cariche di tensione ma, non appena erano faccia a faccia, a mala pena si scambiavano due parole.

Non mi era sfuggito nemmeno il comportamento del corvino all'anniversario della morte della nonna del grigio: era letteralmente corso da lui, seppure non avessero chissà quale confidenza.

Jimin mi aveva spiegato che Jungkook aveva perso la mamma, quindi, magari, era corso da Tae perché conosceva benissimo il dolore della perdita di un parente. Ma davvero era solo questo?
La sua preoccupazione mi sembrava un po' troppo... Intima, ma in quel caso Tae me ne avrebbe parlato, no?

Scossi la testa, cercando di non pensarci, varcando finalmente la soglia del negozio di musica in cui lavoravo.

Mi compariva sempre un sorriso spontaneo ogni volta che mettevo piede lì dentro. Era il mio posto.

«Hobi, puntuale come sempre!» mi salutò Soobin, mio collega da ormai due anni, costantemente con la battuta pronta e il sorriso luminoso.

«La puntualità è un mio pregio, ti ricordo»

«Uno dei tanti!»

Gli sorrisi riconoscente, osservandolo chiudere la cassa e passarmi le chiavi del negozio, per farmi chiudere, una volta finito il mio turno.

«Ci vediamo domani» mi diede una pacca sulla spalla, prendendo il suo zaino ed uscendo dalla porta.

Dato che non c'erano ancora clienti, tirai fuori i libri dalla tracolla che avevo sempre con me, per portarmi avanti con lo studio; purtroppo non avevo l'ottima memoria di Tae quindi dovevo sforzarmi più degli altri per farmi entrare in testa tutti i concetti.

Proprio mentre stavo per sottolienare il primo passaggio, il cellulare vibrò, segnando l'arrivo di un messaggio.
Yoongi.

Mollai tutto, dedicando la mia attenzione allo schermo del telefono, con il cuore che batteva all'impazzata, solo a causa del nome del mittente.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora