→Jυʂƚ α ʟιƚƚʟҽ Ⴆιƚ←

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La cena con Hobi era andata stranamente bene

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La cena con Hobi era andata stranamente bene.
Jungkook si era impegnato tantissimo per non essere scorbutico e nemmeno una volta aveva sbagliato il suo nome.
Si stava sforzando solo per rendermi contento e questa cosa mi faceva battere il cuore all'impazzata.

Sapevo che stava cercando di riacquistare la mia fiducia, dopo che aveva saputo che, per qualche momento, avevo smesso di credere ai suoi sentimenti ma non serviva che mi provasse niente; nel momento in cui mi aveva confessato ciò che provava, con il cuore in mano, ero tornato a fidarmi ciecamente.

Purtroppo, ero debole quando si trattava di lui.

Una volta che il mio migliore amico se ne fu andato, io e il castano ci ritrovammo sul divano, per una piccola pausa mentale; quella giornata era stata fin troppo stancante, una vera e propria montagna russa emotiva.
E pensare che quella mattina mi ero svegliato senza sapere cosa sarebbe successo.

Alzai lo sguardo su Jungkook, intento a guardare un qualche programma di cucina di cui non stavo capendo un cazzo, soffermandomi su ogni suo piccolo particolare.

«Hai proprio una mania nel fissarmi, sei inquietante» pronunciò, mantenendo lo sguardo sul televisore ma riuscii comunque a scorgere il suo sorrisino.
Così carino.

«Come se tu non lo avessi mai fatto» lo presi in giro, venendo poi avvicinato maggiormente al suo petto, dal braccio che mi circondava i fianchi.
Mi sentivo totalmente a casa.

«Almeno io ho la decenza di farlo quando tu non te ne accorgi. Tu, da sfacciato, mi fissi mentre sono a due centimetri da te»

«Eppure fa bene al tuo ego, non mentire»

Finalmente, i suoi occhi si puntarono sul mio viso, lasciando perdere quel programma.
Sì, mi sentivo trascurato ma che potevo farci?
Era da sempre che desideravo la sua completa attenzione su di me e nemmeno la TV mi avrebbe battuto!

«So già di essere bellissimo, non mi serve qualcuno che me lo ricorda» scosse la testa, ampliando maggiormente quel sorriso che mi stava chiedendo silenziosamente di essere baciato al più presto.

«Mi stai proprio sui coglioni, che egocentrico»

Cercai di staccarmi scherzosamente da lui ma la sua presa divenne più ferrea, impedendomelo.
Alla fine, mi arresi, sbuffando fintamente.

«Te ne vai? La porta è quella»

«Sei così rumoroso»

Prima ancora che potessi zittirlo con qualche altro insulto, ci pensò lui a farlo, invece.
Con ancora quella melodiosa risatina che gli usciva dalle labbra, poggiò le sue sulle mie, facendomi sciogliere sotto al suo tocco.

Niente da fare, il mio orgoglio non esisteva più.

Ricambiai immediatamente il bacio, tornando ad avvicinarmi il più possibile al suo corpo, come in cerca di calore. Quello stesso calore che avevo provato a scovare in Hobi, in Yoongi, perfino in Bogum ma nessuno ne era stato in grado.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora