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Era stato abbastanza imbarazzante dover dare spiegazioni a Jimin e Hoseok, avendo visto me e Jungkook entrare in aula letteralmente mano nella mano, dato che un secondo prima stavo discutendo proprio con il rosso e Soobin del fatto che non sapessi ancora se perdonare o meno il castano.
Eppure i sorrisini sui loro volti la dicevano lunga.
Il più piccolo fu il primo a lanciarmisi addosso, alla fine delle lezioni, una volta terminato di raccontare ciò che era successo in quell'aula, qualche ora prima.
Non aveva fatto altro che ripetere quanto fosse contento e fiero di me per aver deciso di dare un'altra occasione al suo migliore amico, sapendo quanto fossimo fatti l'uno per l'altro.
Non mi era sfuggito il sorriso enorme del mio ragazzo a quelle parole.
Invece, Hobi non era stato poi così esuberante ma ero certo che anche lui approvasse la mia decisione (e gran parte del merito era di Bogum), tanto è vero che squadrò il castano da capo a piedi come se fosse stato un papà in ansia per il figlio, facendo irrigidire l'altro sotto quell'occhiata.
«Se il mio fratellino ha scelto di perdonarti è perché stavolta non gli farai del male, vero?»
Jungkook annuì velocemente, causando una piccola risatina sia da parte mia che da quella di Jimin.
«Bravo bambino. Anche se, lo ammetto, non avevo alcun dubbio che sarebbe finita così. Quello scemo è troppo schifosamente innamorato» scosse la testa, con finto tono sconsolato, per poi sobbalzare allo schiaffetto che gli avevo dato dietro la testa.
«Smettila di farmi passare per qualcuno che pende dalle sue labbra!»
«Vuoi farci credere che non lo fai, Taehyungie?»
Il mio sguardo sconvolto si posò sul rosa, non riuscendo a credere che anche lui si fosse schierato contro di me. E dire che lo avevo definito l'amore della mia vita, una volta!
«Basta, fottetevi! Andiamo a casa, Kook!» con aria indignata, afferrai il polso del castano, pronto ad allontanarmi dal campus ma mi fermai nell'istante in cui sentii le sue parole.
«Per la cronaca... Anche io sono schifosamente innamorato di lui, quindi siamo entrambi a pendere dalle labbra dell'altro»
I miei occhi si catapultarono su di lui, non aspettandomi minimamente quell'uscita, capace di farmi rabbrividire da capo a piedi.
Prima che potessi anche solo aprire bocca, sotto lo sguardo stupito anche degli altri due, Jungkook mi tolse la mano dal suo polso, per poterla afferrare per bene, allontanandosi con un sorriso sulle labbra.
Seppur seguendolo, non avevo idea di come il mio cervello mandasse l'ordine ai miei piedi di muoversi, dato che tutto ciò a cui riuscivo a pensare era quella frase.
Non erano state poche le volte in cui aveva ammesso di amarmi, ma questa era la prima che pronunciava tali parole davanti ad altre persone.
