→Rҽϝυʂαʟ←

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Erano ormai passate tre settimane da quando io e il castano ci eravamo messi insieme e c'era un pensiero che non mi abbandonava la testa di un po', per quanto cercassi di allontanarlo

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Erano ormai passate tre settimane da quando io e il castano ci eravamo messi insieme e c'era un pensiero che non mi abbandonava la testa di un po', per quanto cercassi di allontanarlo.

Ero stato io il primo a dire a Jungkook che le cose sarebbero andate bene, che il nuovo anno non sarebbe stato tanto spaventoso finché eravamo insieme...  Ma cosa sarebbe successo quando saremmo tornati in università?

Così presi da Bogum, dalla nostra relazione, dagli esami da preparare e da altre mille cose, eravamo stati tenuti lontani dal campus per un po' di tempo ma sapevo che, prima o poi, ci saremmo dovuti tornare.

Mi ero assicurato di far sapere al castano che ero disposto a dargli tutto il tempo che gli serviva per abituarsi a questa nuova realtà, essendo anche a conoscenza della situazione con suo padre.

Ma una parte di me, quella egoista, un po' ci rimaneva male perché non riusciva a non pensare che Jungkook si potesse vergognare di me.
In fondo, all'università, lui era il re... Io un semplice giullare.

E poi, c'era la questione di Herin.
Se avesse continuato a recitare la parte della regina, il mio ragazzo si sarebbe ribellato? Avrebbe almeno detto che non stavano insieme?

Per quanto mi fidassi di lui, non lo sapevo.

«Che c'è che non va, Tae?»

Mi risvegliai da tutti quei pensieri, voltandomi verso Hobi. Dato che ci mancava un solo esame per finire la sessione, avevamo deciso di studiare insieme; ammetto che mi sarebbe piaciuto avere anche Jungkook ma suo padre gli aveva ordinato di rimanere a casa, per supervisionare il suo studio.

«Niente... Solo le solite paranoie» accennai un sorriso, sperando di essere convincente ma non ottenni l'esito sperato.

«Si tratta di Kook, vero? Continui a pensare che si vergogni di te»

Avevo parlato al mio migliore amico di quel pensiero non appena era nato ma lui mi aveva subito rassicurato, sostenendo che quella luce innamorata era sempre presente negli occhi del castano, rendendo impossibile una tale ipotesi.

Eppure non riuscivo a togliermela dalla testa.

«Io mi fido di lui, soprattutto per le cose che mi ha detto ma è nuovo in questo mondo e non tutti riescono ad accettarlo velocemente come hai fatto tu, quando hai capito di essere bisessuale» sospirai, posando la penna che avevo in mano, per scompigliarmi i capelli, in segno di frustrazione.

«Lo sai che rinuncerebbe alla sua popolarità per te, il vero problema è che ha paura che la notizia possa arrivare a suo padre. Ma di sicuro non si vergogna»

Annuii distrattamente, cercando di imprimermi per bene quelle parole nella testa.
Jungkook mi amava, me lo ripeteva sempre e cercava di dimostrarmelo in tutti i modi. Dovevo solo dargli tempo per abituarsi.

«E tu che mi dici invece?»

Non mi ero mica dimenticato della storia di Bogum e nemmeno Hobi a quanto pareva, dato che le sue guance si tinsero di un lieve rosa.
Così carino.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora