→Oυƚʂιԃҽ ɾҽαʟιƚყ←

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Dato che, ultimamente, la mia testa non faceva altro che ripetere il nome di un certo corvino, avevo capito che l'unico modo per non pensarci era svagarmi un po' e no

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Dato che, ultimamente, la mia testa non faceva altro che ripetere il nome di un certo corvino, avevo capito che l'unico modo per non pensarci era svagarmi un po' e no... Stranamente non intendevo con l'alcool e con il sesso.
Anche perché avevo concesso l'esclusiva a Jungkook e mi avrebbe anche fatto schifo finire con qualcuno che non fosse lui.

In più, erano le due del pomeriggio, non potevo mica ubriacarmi già a quell'ora.
Cioè, potevo, ma poi nessuno mi avrebbe evitato la ramanzina di Hoseok su quanto stessi distruggendo il mio fegato e bla bla bla. Avrei voluto dirgli che Jungkook mi stava distruggendo il cuore, eppure continuavo a permetterglielo.
Ma erano solo dettagli.

Così, avevo puntato sulla quinta cosa che mi piaceva di più dopo il corvino, il sesso, l'alcool e Hoseok: i videogiochi.
Almeno quelli mi consentivano di tenere la mente impegnata e potevo sfogare un po' della mia rabbia attraverso lo sconfiggere degli zombie o cose del genere.

Proprio per questo, quel pomeriggio, mi infilai i primi vestiti che trovai nell'armadio, uscendo di casa, diretto al negozio di videogame, non molto lontano dal mio appartamento.

Una volta entrato, mi persi in quella galassia di giochi elettronici con un enorme sorriso sulle labbra.
Sì, era decisamente una soluzione più sana.

Analizzai le diverse copertine fino a quando una in particolare non attirò la mia attenzione: un gioco di cucina.
Jungkook.

Ma porca troia.
Era una persecuzione!

Eppure sembravo essere fottutamente masochista perché, senza pensarci due volte, afferrai quel gioco, non accorgendomi che un'altra mano stava per fare lo stesso.

«Scusa puoi lasciarmel- Taehyung?»

Alzai lo sguardo al suono di quella voce familiare, sgranando gli occhi per la sorpresa.

«Jin?! Che ci fai qui?»

Dalle poche cose che sapevo del maggiore, non mi sarei mai aspettato che fosse un tipo da videogame, soprattutto se si trattava di cose come cooking mama.
A quel pensiero trattenni un sorriso, lasciando andare l'oggetto, in modo che potesse prenderlo lui.

«Pensi che solo perché ho 27 anni non posso avere le stesse passioni di voi giovani? I giochi di cucina sono i miei preferiti!» si strinse nelle spalle, come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo, provocandomi una risatina.

«Sei proprio un vecchio, hyung, fattelo dire»

«Ma sentilo! Tu l'avevi afferrato persino prima di me. Quindi tu sei messo peggio. O forse volevi imparare a cucinare per il tuo futuro maritino»

A quella frase mi rabbuiai nuovamente, sbuffando.
Figuriamoci, se le cose continuavano in quel modo sarei finito per morire triste e solo, con sette cani e un Hoseok che sarebbe venuto a farmi visita solo per pietà.
Che fantastica prospettiva.
Una prospettiva del cazzo.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora