→Gʟαʂʂҽʂ←

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Jungkook

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Jungkook

Perché diavolo quel ragazzo non voleva lasciarmi in pace?
Non gli bastava sapere che gli avevo evitato una scopata indesiderata? Voleva anche i dettagli... Come se ce ne fossero poi!

L'unico motivo per cui non avevo permesso a quel tizio di fare ciò che voleva era solo perché Taehyung era davvero in pessime condizioni.
Poteva pure etichettarmi come stronzo, ma non avrei mai lasciato che qualcuno venisse sfruttato da quel tipo di persona. Insomma, lo avrei fatto anche per uno sconosciuto, quindi non capivo cosa ci trovasse di tanto strano.

Certo, non avevo mai mostrato gentilezza nei suoi confronti, ma solo perché non mi interessava farlo.
L'unica persona che si meritava di vedere il mio lato buono era Jimin e nessun altro, tanto meno quel cretino che non faceva altro che comportarsi da prima donna.
Se non fosse stato per la nostra attrazione lo avrei già piantato in asso da tempo.

Per il momento mi limitavo ad ignorare le sue occhiate a lezione che, sapevo, nascondevano tutti insulti.
In che modo dovevo dirgli che non doveva guardarmi in pubblico?! Era fottutamente ottuso.

Il suo amichetto irritante già aveva dei sospetti e lui di certo non aiutava con il suo comportamento da bambino imbronciato.
Stupido Taehyung.

Sbuffai, cercando di togliere quei pensieri dalla testa per concentrarmi sul libro che avevo davanti.

Io e Jimin eravamo in biblioteca, essendo vicino l'esame di diritto ma nessuna delle parole stampate su quel foglio mi entrava in testa.

«Qualcosa non va, Kookie?»

Il sorriso rassicurante del mio migliore amico riusciva sempre a calmare il caos che avevo in testa ma, in quel momento, sembrava che non funzionare.
Perché i miei pensieri facevano così rumore?

«Sono solo preoccupato per il test, non voglio deludere mio padre...»

Una parte di quello era vero: andare male agli esami significava prenderle di nuovo di santa ragione e il mio corpo era stanco di quella situazione. Facevo di tutto per non farlo arrabbiare ma se avessi continuato così un bel ceffone non me lo avrebbe tolto nessuno.

Il volto del biondo si contrasse in una smorfia, afferrandomi la mano che avevo appoggiato sul tavolo. Di riflesso gliela strinsi, notando un piccolo rossore farsi spazio sulle sue guance.

«Andrà alla grande, come ogni volta. Sei tremendamente intelligente ma, se proprio non dovessi ricordarti qualcosa, ti darò io una mano»

Gli sorrisi, grato, sapendo che avrebbe mantenuto la parola.
Era questo il rapporto che c'era fra di noi: ci proteggevamo a vicenda, come due fratelli. L'amore che provavo per lui era di una forma così pura da essermi quasi estraneo ma era la cosa più vicina al concetto di "famiglia" che avessi mai avuto.

«Grazie, Jiminie. Sei tutto per me»

Abbassò per qualche secondo il volto, lasciandomi comunque intravedere quella curva adorabile sulle sue labbra.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora