→Wԋαƚ αɾҽ ყσυ ʟσσƙιɳɠ ϝσɾ?←

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L'unica cosa che mi aveva dato la forza di alzarmi quella mattina, per andare a seguire i corsi, era stato il pensiero di poter rivedere Bogum nel pomeriggio

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L'unica cosa che mi aveva dato la forza di alzarmi quella mattina, per andare a seguire i corsi, era stato il pensiero di poter rivedere Bogum nel pomeriggio.

Di fatti, quel ragazzo fin troppo testardo, aveva deciso di ignorare le mie proteste ed era salito su un aereo dritto a Seoul per "controllare la situazione". Cosa ci fosse da controllare, tralasciando Hobi, proprio non lo sapevo.

Gli avevo assicurato più volte che stavo bene e che non volevo che perdesse delle lezioni a causa mia ma, alla fine, avevo ceduto; come potevo rinunciare all'occasione di rivedere quel meraviglioso corvino?

Dopo aver salutato Mark, mi incamminai quindi verso il campus.

Tentai di mantenere un'atteggiamento positivo per tutto il percorso ma, una volta arrivato davanti quel cortile, mi bloccai di colpo.

Potevo essermi allontanato dal mio vecchio appartamento per evitare determinati ricordi, ma anche in questo luogo ce n'erano fin troppi e facevano male.

Presi un lungo respiro, varcando l'entrata, pregando di incontrare Hoseok il prima possibile; almeno, grazie alla sua compagnia, mi sarei distratto abbastanza.
Dovevo dimostrare agli altri e a me stesso che potevo farcela.
Era solo per il mio bene.

Fortunatamente, non ebbi problemi a raggiungere la mia aula senza che qualcuno di non gradito mi interrompesse —e parlavo soprattutto di Sejin—.

Mi chiedevo che cosa avesse in mente adesso; non era riuscito a rubare la corona a Jungkook ma non poteva più usarmi per i suoi scopi, avendo capito che il castano non avrebbe messo nemmeno me davanti la sua reputazione... A che cosa sarebbe arrivato quello psicopatico?

I miei pensieri vennero interrotti da una voce fin troppo familiare, intenta a conversare con il professore di diritto privato.

L'aula era ancora vuota ed ero combattuto sull'entrare o meno sapendo che, se lo avessi fatto, di sicuro si sarebbero accorti di me.

Mi diedi dell'idiota dato che continuavo a farmi problemi ogni volta che compariva quel ragazzo, decidendo comunque, alla fine, di rimanere dietro la porta, essendo troppo codardo per affrontare una sua occhiata.

«Jungkook... Ho chiuso un occhio all'esame del primo semestre ma i tuoi voti stanno davvero calando»

Socchiusi gli occhi, cercando di ripetermi mentalmente che non era assolutamente colpa mia e che, anche se lo fosse stata, se lo meritava.
Non dovevo farmi intenerire.

«Le chiedo solo di non dirlo a mio padre, per favore. Recupererò!»

E lì mi congelai.

Ricordavo fin troppo bene cos'era successo l'ultima volta che quell'uomo aveva scoperto i suoi voti.

Mi veniva da vomitare.

Non volevo che tornasse ad essere pieno di lividi.

Mi tenni lo stomaco con le mani, sentendo la nausea assalirmi.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora