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N/A: nell'angolo autrice c'è una piccola cosa che ho fatto, quindi non perdetevelo c:
Dopo ciò che era successo con Jungkook, ero tornato a casa come se un camion mi fosse passato addosso. Non c'era proprio nulla da fare, qualsiasi cosa facesse quel dannato ragazzino, era capace di rubaltarmi tutta la giornata.
Ero uscito così contento, quella mattina, dopo il pigiama party avvenuto con i miei amici e, invece, era bastato l'avvertimento di Jimin per far crollare tutto. Per quanto ci provassi, la mia vita era irrimediabilmente legata a quella di Jungkook. Se solo lui l'avesse accettato...
«Quindi sei rimasto con lui, a consolarlo, dopo quello che ti ha fatto?»
Hobi continuava a guardarmi come se fossi stato un alieno e non lo biasimavo. Se la situazione fosse stata inversa, anche io gli avrei dato del pazzo e, forse, anche del masochista. Come cazzo si poteva tornare -correndo tra l'altro- dalla persona che aveva calpestato il tuo cuore?
Avevo perso tutta la mia dignità, che schifo.
«Senti, stava male... Non potevo rimanere con le mani in mano» mi giustificai con un piccolo broncio, intanto che chiudevo i libri, non riuscendo proprio a concentrarmi.
Quegli esami non li avrei passati, poco ma sicuro.
Hoseok imitò il mio stesso gesto, facendo vagare lo sguardo sulla stanza, fino a soffermarsi su un Bogum appisolato sul divano.
«A lui non hai raccontato niente?»
Sospirai, scuotendo la testa. Forse gli avevo detto fin troppo, quando eravamo a Daegu, non volevo che anche lui finisse per provare compassione o preoccupazione per me, già bastavano il castano e Yoongi. Non volevo più essere un peso per nessuno.
«È qui per stare con noi e passare le sue vacanze, non voglio rovinare tutto con i miei problemi. Già qualche giorno fa sono crollato davanti a lui...»
«Sai di non essere un fastidio, vero? Ti stiamo accanto perché lo vogliamo, Tae» posò una mano sulla mia, facendomi nascere un piccolo sorriso.
«Grazie, ma davvero, va tutto bene»
La nostra conversazione venne interrotta proprio dal corvino, che si stava stiracchiando, facendo finire i suoi occhi assonnati su di noi.
«Non mi dite che mi sono addormentato»
«Oh sì e a volte parlavi anche nel sonno» lo presi in giro, ridacchiando alla sua faccia imbarazzata.
«Stai mentendo»
«Sí è vero» intervenne Hobi, prima di sgranare gli occhi, una volta controllato l'orario.
«Sono già le sei! Dobbiamo correre a prendere un regalo per Yoongi»
Solo in quel momento mi ricordai che il giorno dopo sarebbe stato il compleanno del menta e che ancora non gli avevamo comprato nulla. Stupido Jungkook che occupava tutti i miei pensieri.
