→Wιƚԋ ɱҽ←

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«Un muffin al cioccolato e un cappuccino super zuccherato, per un altrettanto dolce ragazzo»

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«Un muffin al cioccolato e un cappuccino super zuccherato, per un altrettanto dolce ragazzo»

«Ho già fatto mangiato, grazie»

Trattenni una risata davanti il broncio adorabile che aveva messo su il castano, ancora con la busta della mia colazione in mano, nella speranza che accettassi.

Erano passati alcuni giorni dalla cena avvenuta a casa mia e avevo finalmente permesso a Jungkook di provare a riavvicinarsi a me, senza più barriere.
Gli avevo spiegato che non era ancora un perdono completo ma avevo capito che stava lottando per me e volevo fargli un regalo.

Niente più freddezza e indifferenza.

Gli avrei permesso di riavvicinarsi al vero Taehyung perché il mio cuore era stanco di proteggersi dall'unica persona che lo faceva battere.

Sapevo che avrei potuto rimanere scottato ancora una volta ma avevo una gran bella sensazione; già il fatto che avesse sfidato suo padre mi aveva reso immensamente felice e mi aspettavo davvero tanto da lui.

Da parte sua, Jungkook aveva preso l'abitudine di portarmi la colazione a casa ogni mattina, per camminare insieme verso il campus.

E quello era stato l'ennesimo colpo al cuore, per me.

Non mi aveva chiesto di separarci nelle vicinanze dell'università.
Non mi aveva chiesto di entrare in classe, facendo finta di non conoscerci.

Era rimasto al mio fianco per tutto il tragitto, nonostante le occhiate confuse degli studenti, continuamente puntate su di noi.
Eppure a lui sembrava non toccare minimamente.

Avrei mentito se avessi detto che il mio cuore non avesse iniziato a battere all'impazzata davanti quella constatazione.
Il mio coraggioso Koo stava tornando.

Certo, per il momento eravamo stati fortunati a non aver incontrato Sejin ma quella sarebbe stata solo l'ennesima prova verso il nuovo Jungkook.
Per quanto non volessi avere quel coglione attorno, ero curioso di vedere come si sarebbe comportato il castano.

Degli anelli non ne avevamo più parlato ma ogni volta che casualmente i miei occhi si posavano sulla collana che si intravedeva, dovevo reprimere in tutti i modi un sorriso.

Ammettevo che quando l'avevo scoperto, quella sera, ci ero stato abbastanza male a causa dei ricordi che ci erano legati, ma adesso... Davanti tutto quello che stava facendo per me, davanti il sorriso che mi mostrava ogni singolo giorno, non riuscivo a non considerarla una cosa carina.

Jeon Jungkook mi stava di nuovo fottendo il cervello.

Perso nei miei pensieri non mi accorsi nemmeno che quei due occhioni da cerbiatto mi stavano osservando in attesa di una risposta.

«Mark ha preparato i pancake stamattina, dato che è il giorno del suo anniversario con Jisoo... Sono abbastanza pieno» mormorai, mordendomi il labbro.
Era possibile sentirsi in colpa solo perché non avrei mangiato quello che mi aveva comprato?!
Dannato Jungkook.

Back to you // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora