Taehyung
Mi sveglio stropicciandomi gli occhi, mi alzo notando un foglio di carta sulla scrivania, non ricordando di averlo messo io lo apro, iniziando a leggere
"Ciao Tae, ah non so con quale forza sto scrivendo questa lettera, con quale forza io non stia piangendo anche se sono sicura che tra poco le lacrime prenderanno il sopravvento. Inizio col dire che non ce la facevo a parlarti di persona, poiché il senso di colpa mi avrebbe divorato ulteriormente, e vederti mentre ti dico queste cose sarebbe una condanna per me.
Ti amo, ti ho amato dal primo giorno che sono venuta qui. Quando Jin mi aiutò a portare la valigia dentro tu ti presentasti, con un sorriso sfacciato, che in quel momento avrei voluto strapparti dal viso perché irritante chi avrebbe mai pensato che mi sarei innamorata di quel sorriso? Nessuno, nemmeno io. E ti ricordi quando mi hai portato in giro per Seoul andando in quel piccolo negozio in cui prendemmo del waffle col gelato? rimasi sconvolta quando mi prendesti per mano quel giorno, iniziando a correre come due pazzi. Quando poi uscii con Jo e Ilary, e iniziò a piovere, tornammo a casa e tu fosti il primo ad aiutarmi. Poi il bacio rubato, che ci sembrava tanto sbagliato in quel momento, avevamo così paura di mio fratello che non ci siamo goduti al massimo i momenti assieme. Quando mi ammalai, quella dannatissima febbre ebbe solo un effetto positivo: mi fece avvicinare di più a te. Quando ci trovammo nella piscina di sotto, prima arrabbiati, poi a baciarci. Quando mi raccontasti di tua madre, e andammo in ospedale a trovarla, tu mi reputasti la tua ragazza, e ricordo che lì il mio cuore perse un battito. Quando poi al tuo compleanno eri geloso del mio migliore amico, abbiamo litigato e quando venisti a scoprire che era fidanzato provasti in tutti i modi a scusarti con me. Quando poi andammo in California, quando ci mettemmo assieme tutti momenti che non dimenticherò mai.
Tornando all'attualità sarai molto confuso. Perché questa lettera? Cosa stai cercando di dirmi? Queste saranno le domande che ti frullano in testa in questo momento
La prima risposta te l'ho già data: non sarei riuscita a parlarti di persona.
Riguardo alla seconda sto cercando di dirti che torno a Busan. Sto scrivendo questo tre giorni prima della mia partenza. Perché ti chiederai tu ci sono dei problemi a casa, ed è mio dovere da figlia andare ad aiutare i miei. Tae, mi manchi già, mi manchi come l'aria in questo momento. Sono sicura che ormai il foglio sarà colmo di goccioline rinsecchite a causa delle lacrime che non cessando di scendere.
Tae te lo ripeto, ti amo, ti amo da sempre, e ti amerò anche quando sono a Busan ma non è bello avere una relazione a distanza con la consapevolezza di non poterci vedere sarebbe una condanna. A malincuore Tae: è finita.
Se tu ora vai nella mia ormai ex camera non troverai altro che il mio profumo che sta per scomparire.
Ti dico solo un'ultima cosa: non dimenticarmi
-Lyla"
narratore
Il ragazzo con gli occhi sbarrati corre in camera della ragazza che lo aveva lasciato tramite lettera, non trovando nessuno. Corse al piano di sotto sperando che tutto quello fosse solo uno scherzo di cattivo gusto, vedendo solo però i volti dei suoi coinquilini su di lui "dov'è?" "non c'è" disse Jimin "DOVE STRACAZZO È LA MIA RAGAZZA" ormai la rabbia lo stava divorando, aveva afferrato il suo amico per il colletto della polo "Taehyung fermati!" disse il maknae "COL CAZZO CHE MI FERMO, ORA DITEMI DOVE STA LYLA" "sul treno per Busan" "NON DIRE STRONZATE JO... TU NON L'AVRESTI MAI FATTA PERTIRE..." La ragazza non proferisce parola "...VERO JO? TI PREGO DIMMI CHE C'È ANCORA DITEMI CHE NON SE N'È ANDATA DAVVERO" gli amici non gli risposero, si limitarono a guardare il pavimento rattristati.
Improvvisamente il mondo cadde addosso al ragazzo che si accasciò a terra. Aveva perso la seconda persona più importante della sua vita. E non poteva fare più nulla per farla tornare. Senza proferire ulteriore parola tornò in camera sua con le lacrime agli occhi, decise di chiamare, ripetutamente, Lyla.
La ragazza invece era appoggiata al finestrino del treno, il telefono non smetteva di vibrare, ma lei ignorava ogni chiamata, a denti stretti piangeva maledicendosi. Dopo la settima chiamata decise di cliccare il tasto verde "LYLA?" la ragazza non rispose, non riusciva neanche a respirare "T-TI PREGO AMORE MIO DIMMI CHE NON È VERO TUTTO QUESTO" intanto chiuse le mani in dei pugni, stringendoli fino a farle diventare le nocche bianche "PRINCIPESSA? TI PREGO, TI SCONGIURO RISPONDIMI. NON RIESCO A CAPACITARMI CHE TU NON SIA PIÙ ACCANTO A ME" ormai il mascara che aveva messo era andato a puttane, colava sulle sue guance, fino al suo collo "LYLA... MIN LYLA ASCOLTAMI. P-PER FAVORE TORNA INDIETRO E NON PROVARE PIÙ A FARE UNA CAZZATA DEL GENERE" "è finita Tae" furono le uniche parole che la ragazza riuscì a dire prima di riagganciare e posare il telefono nella borsa. Ignorando qualsiasi tipo di notifica. Che sia un messaggio da Jo o una chiamata dai ragazzi, doveva staccare la spina per un po'.
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spazio autrice: non odiatemi vi prego :'(
Non sapete quanto è stato difficile per me scrivere questo capitolo, sto piangendo okay, spero comunque che vi sia piaciuto.
kisses
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mყ groᥙρ of frιᥱᥒds... and Kim Taehyung
Ficção AdolescenteMin Lyla una ragazza sensibile, timida e buona, forse troppo dovrà trasferirsi con suo fratello Min Yoongi a Seoul a causa degli studi del fratello, non volendo stare a casa propria, a Busan, lo seguirà nel corso di questi anni. Varie cose accadrann...