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Mi sono svegliato più stanco che ieri, sembra non abbia chiuso occhio dato che ancora mi sembra assurda la scoperta che ho fatto ieri. "Jimin!" Dico uscendo dalla stanza "ma cosa vuoi a quest'ora?" "Dobbiamo andare da Lyla" "tu sei deficiente o cosa?! Questa mattina ha una visita di controllo prima cosa. Seconda cosa ti sembra opportuno svegliarmi alle otto di mattina?!" "Bhe..." "te lo dico io, no. Non è opportuno" "e va bene" detto questo torno in camera e mi ributto a peso morto sul letto, sono così impaziente...

Si fa ora di pranzo e Jo ci ha raggiunto per poi andare assieme dalla mia ragazza... la mia ragazza?! Cosa siamo io e Lyla ora?! "Taehyung aiutami ad apparecchiare, come vuoi fare il padre tu?!" Dice Jin scherzando. Faccio come dice per poi sedermi a tavola "hai ragione hyung, non sarò un buon padre, affatto" il ragazzo viene verso di me poggiando la mano sulla mia spalla "hey io stavo scherzando. Taehyung tu sai essere responsabile se vuoi, sei protettivo, se non iperprotettivo, sai trattare chi ami come nessun altro quindi non abbatterti..." dopo avergli sorriso torna a portare i piatti a tavola.

Finito di pranzare mi metto un po' sul divano aspettando l'orario giusto per uscire di casa. Si fanno finalmente le 16:30 ed esco dall'appartamento accompagnato da Jo e il suo ragazzo. È bello vedere loro così, senza problemi se non qualche litigata stupida, vorrei tornare a questo... "è qui vicino" dice Jo indicando un motel che, da quel che ho capito, è a pochi isolati da casa di Lyla. "i genitori non ci sono a casa, lavorano e Lyla mi ha lasciato la chiavi" continua poi la ragazza. Arriviamo, dopo pochi minuti, fuori una piccola villetta circondata da un giardino. Jo apre il cancello che ci porta su un sentiero di pietre che a loro volta, conducono all'entrata. Dopo aver aperto anche la porta d'ingresso entriamo in casa. "Lyla?" la chiama Jo, non ricevendo però risposta. "siete sicuri che non stia ancora facendo la visita?" "no mi aveva scritto che alle 12:00 avrebbe finito" "se torniamo dop- lo avete sentito?" chiedo dopo aver sentito un lamento, poi dei forti singhiozzi.

Seguiamo i suoni che ci portano in quella che era camera di Lyla, e la vedo lì. Le ginocchia al petto e le gambe circondate dalle braccia, il capo abbassato. La vedo tremare e continuare a piangere e singhiozzare, accorgendosi della nostra presenza gira il viso verso la nostra direzione il mascara colato e gli occhi rossi e gonfi, segno che aveva pianto molto, quasi non riesce a parlare "l-l'ho perso. T-Tae lo abbiamo perso" sono le uniche parole che riesce a dire prima di scoppiare di nuovo a piangere. Corro verso di lei ad abbracciarla più forte che posso, prima di crollare anche io "a-amore è tutta colpa mia" "è tutto una merda, io sono una merda, Yuri è una merda" "io sono una merda, n-non ti ho aiutato e a causa di questo abbiamo perso nostro figlio" dicendo a voce alta queste parole fa ancora più male "Lyla guardami" dico mettendole due dita sotto il mento costringendola a guardarmi "scusa, scusami, sono un coglione, uno stronzo, un bastardo hai ragione. Rinfacciami tutto quello che hai da rinfacciarmi. Prendimi a pugni se ti farà sentire meglio. Urla sfogati." detto questo la vedo prendere un respiro e caricare un pugno. Chiudo gli occhi ma li riapro subito quando sento un tonfo e un lamento da parte della ragazza, ha dato un pungo al muro "Lyla, che fai!?" "n-non posso prendermela con te Tae, i-io ti amo, non ho mai smesso di farlo, lasciare quella dannata lettera sulla tua scrivania è stata la cosa più difficile per me" "Lyla, ho bisogno che tu mi dia uno schiaffo, un pugno, che mi sputi in faccia mi sento pienamente responsabile, quindi per favore fai qualco-" non finisco di parlare che le due labbra si fiondano sulle mie, mi erano mancate, mi era mancata lei. Il suo profumo, i suoi occhi, i suoi capelli, il suo corpo, il suo tutto ci stacchiamo dal bacio e appena le sembrava opportuno si alza dal letto andando ad abbracciare Jo, anche lei scoppiata a piangere poco prima.

Lyla

"Lyla m-mi dispiace tanto, i-io non pensavo" "Jo l-lascia stare, non è colpa tua, ormai è-è successo e non ci posso fare nulla" la mia amica stringe ancora di più l'abbraccio accarezzandomi la spalla. Mi stacco da lei e abbraccio Jimin che prova anche lui a consolarmi, invano. Questo vuoto non potrà essere riempito facilmente...

mყ groᥙρ of frιᥱᥒds... and Kim TaehyungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora