Chapter 41

19.5K 817 1.1K
                                    

{Per la lettura di questo capitolo consiglio il contemporaneo ascolto del brano Nothing Without You - Olly Murs}

Louis si riprende, e quando anche Harry smette di tremare, ed entrambi sono sicuri di riuscire a camminare con le proprie gambe, senza che sia necessario aggrapparsi a persone o cose per percorrere la breve strada che li separa dalla stanza principale del negozio nel quale sono fatalmente approdati.

Il commesso è tornato ad operare sul proprio bonsai, nota Harry; proprio come un chirurgo che preferisce prendersi una breve pausa prima di tornare ad operare su un paziente da poco andato in arresto cardiaco.

Un braccio di Harry è avvolto attorno alla vita di Louis. All'inizio era indeciso, non sapendo se il minore avrebbe accettato un così intimo e toccante contatto fisico; quando però l'altro si era stretto ancora di più al suo fianco, senza accennare a voler mandare via quella mano che gli si era morbidamente posata sul fianco, Harry aveva tirato un sospiro di sollievo, ed un piccolo e sincero sorriso aveva accompagnato verso l'alto gli angoli della sua bocca.

Il commesso alza di poco gli occhi quando sente la porta del bagno aprirsi. Non ha sentito urla provenire dalla stanza chiusa durante quei lunghi minuti trascorsi in disparte. Sorride quando osserva Harry trasportare deciso il mazzo di fiori che poco tempo prima gli aveva diligentemente chiesto di preparare.

"Tutto bene?" chiede guardando Louis, senza degnare Harry più di tanto. Il ragazzo di fronte a lui si aggrappa spasmodicamente al fianco del maggiore, e quando il commesso solleva lo sguardo sul ragazzo dai capelli ricci, si accorge che una risatina divertita sta minacciando di fuoriuscirgli dalle labbra, mentre gli occhi guardano il ragazzo sotto di lui con occhi pieni di amore.

"S-Sì" balbetta Louis, deglutendo nervosamente. Non sa perché questo individuo a lui sconosciuto si stia interessando in maniera così largamente esplicita alla sua salute, e non è sicuro di volerlo sapere. "Andiamo, Louis, si sta solo preoccupando per te dopo quello che è successo; sii gentile, non sta cercando di borseggiarti" lo rimbecca la vocina, acida, e Louis capisce sia il caso che cerchi di darsi un certo autocontrollo.

"Grazie" aggiunge poi, chinando di poco il capo in segno di riconoscimento. Sente la mano di Harry pizzicargli un fianco, e Louis non saprebbe dire se quel gesto è stato involontario, o se il ragazzo che lo sta tenendo ancora a sé lo abbia compiuto in tutta spontaneità.

"Stai cercando di intimarmi di smetterla di parlare con lui, Styles?" pensa Louis mentre solleva gli occhi verso il volto di Harry, già chinato in cerca del suo. "Perché non mi sembri nella posizione giusta per farlo". Quando il riccio arrossisce, sorridendo imbarazzato, Louis capisce di avergli fatto ricevere il messaggio.

"Mi dispiace per lo specchio in bagno. Non posso riparlo ma tieni, questi dovrebbero bastare a sostituirlo". Prendendo alla sprovvista il ragazzo in divisa da lavoro dinnanzi a lui, Harry estrae un centinaio di dollari, tendendoli poi al fiorista, il quale lo guarda con occhi strabuzzati; più o meno come lo sta guardando Louis.

"Avanti, prendili" lo incalza Harry, e quando il commesso non accenna a muovere un muscolo, il riccio posa le banconote sotto al piatto di ceramica sopra il quale sta poggiando il piccolo vaso di bonsai.

Quando i due amanti escono dal negozio, ancora stretti l'uno all'altro, incuranti degli sguardi che molti passanti finiranno inevitabilmente per rivolgere loro, il ragazzo addetto al banco dei fiori si ritrova a sorridere inebetito mentre raccoglie con la punta delle dita i soldi appena incassati, dirigendosi poi verso la cassa automatica installata nella stanza accanto.

"Erano come un quadro; sì, esatto, proprio un dipinto. Non importa se ad olio, od acrilico; poteva essere anche a pastelli, per quanto mi riguarda. Esistono opere d'arte che vengono viste a colori dagli spettatori nonostante forse siano in bianco e nero; nonostante nessuno abbia ordinato come debba essere o non essere colorata. Un'opera d'arte che si colora da sola agli occhi degli altri grazie alle emozioni più disparate che emana verso di loro.

No ControlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora