{Warning! In questo capitolo sono contenute scene di sesso esplicite fra due individui di sesso maschile. Suppongo che questo angolo avvertimenti sia inutile, ormai... ma almeno vi ho preparati psicologicamente}
*Harry's POV*
Il vento soffiava forte, mi sembra di ricordare. È passato solo un giorno, o forse meno. Così poco tempo, eppure le emozioni che provo al ricordo di quella giornata trascorsa insieme sono così maledettamente cariche di sentimenti che non possono fare a meno di investirmi, tramortendomi; confondendomi.
Quando tornammo a mangiare, la pasta servitaci in due eleganti e finemente decorati a mano piatti di porcellana era ormai fredda. Entrambi la mangiammo, comunque, senza accennare alla temperatura errata assunta dal cibo, e a quella strana consistenza che lo avrebbe reso immangiabile, in qualunque altra circostanza. La mangiammo perché era stata la prima pietanza assaporata assieme, e i ricordi erano più che sufficienti a riscaldarla agli occhi dei nostri cuori, rendendola più gustosa.
Era stata dura non prendersi per mano dinnanzi a tutti; non cedere alla tentazione di sporgersi oltre il tavolo e baciare l'uno il viso dell'altro. Da parte mia, era stata dura osservare le pieghe formatesi agli angoli degli occhi di Louis ogni volta che quest'ultimo sorrideva; e vi assicuro che sono state molte, le volte in cui lo ho visto sorridere.
Poi Louis sembrò spazientirsi, e mi implorò di uscire dal locale. Cosa che, da parte mia, avevo già avuto intenzione di fare. Solo, ero indeciso. Temevo che le temperature lì fuori sarebbero state troppo basse perfino per il suo corpo in piena salute; figuriamoci per il mio, che di salute ne conservava solo una minima parte.
Lo accontentai, tuttavia, perché non avrei saputo dirgli di no. Sapevo che anche se avessi denigrato la sua idea, Louis non avrebbe protestato, e come scusa avrebbe accettato anche un semplice "fa troppo freddo fuori, Lou". Ma il mio animo innamorato bramava quelle rughe che gli si formavano intorno agli occhi ogni volta che la sua bocca si tendeva in un sorriso. Anche in quel momento non tardarono ad arrivare.
Uscimmo sotto lo sguardo divertito e commosso di Barbara, ed una volta che fummo fuori dal locale, passeggiamo sotto la fredda luce solare, mano nella mano, per svariati minuti. Ci arrampicavamo su rocce, e su zolle di terreno particolarmente franose, e mai una volta che Louis accennò a lasciarmi andare. Se capitava che restassi indietro, a corto di fiato, lui si fermava; e standosene in piedi al mio fianco, aspettava che ripartissi.
Supposi che Louis conoscesse piuttosto bene la radura selvaggia nella quale ci stavamo inoltrando. Alla nostra destra, il lago stagnava in tutto il suo splendore. Dinnanzi e tutto attorno a noi, la vegetazione cresceva rigogliosa, indomita di fronte alla nulla potenza dell'uomo.
Poi approdammo in uno spiazzo dalla strana conformazione rocciosa: il pietrisco andava a fondersi con la dura e nuda terra, e la sabbia, e qualche ciuffo d'erba che coraggioso nasceva qua e là, vivido nel suo verde opaco, impossibilitato a nascondersi in quella distesa di tonalità giallognole, talvolta tendenti ai toni del marrone; a quelli del grigio.
Mi sedetti di fianco a Louis. Trattenni il fiato quando vidi che dinnanzi a noi si estendeva il lago e, alle sue spalle, si ergevano alte e fiere le montagne. Montagne le cui cime erano innevate. "Mi piacerebbe scalarle" pensai, aggiungendo poi che lo avrei fatto volentieri, insieme a Louis; "se solo il tuo cuore fosse diverso" ha poi sussurrato una vocina, pensandosi consolatoria. E la verità da lei appena accennata mi ferì a tal punto che sentii gli occhi pungere, pizzicati dalle lacrime.
Sussultai quando sentii Louis prendermi il volto fra le mani, torcendolo poi nella sua direzione. Voltai di poco il busto, lasciando evaporare quella lucidità che stava dilagando nei miei bulbi oculari. Sperai che Louis non si fosse accorto di niente, e penso che le mie preghiere vennero ascoltate.
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No Control
Fanfiction«Erano solo due ragazzi di diciotto anni coinvolti in qualcosa di più grande di loro; due ragazzi che, nel bene e nel male si davano amore; facevano l'amore. Ed erano i loro corpi sudati, le loro mani congiunte, i loro respiri affannati che spesso p...