Chapter 23

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Quando la ragazza dell'ultimo anno di cui la segretaria aveva loro parlato, Nadine, arrivò a prenderli in consegna, Harry ringraziò tutti i Santi del Paradiso che Louis non fosse bisessuale o qualcosa del genere. Nadine era davvero una visione mozzafiato, con i fianchi sottili e i lisci capelli lunghi fino alle spalle lasciati sciolti ad incorniciare il suo bel viso snello munito di due strabilianti occhi di un grigio spesso tendente al verde, il quale era altrettanto spesso tendente all'azzurro.

L'università non era immensa, ma di certo non era neanche minuscola. Vi erano aule in abbondanza, e nonostante non vi fossero situate palestre, e campi da golf, e piscine e sa solo Dio cos'altro, non era per nulla di pessimo gusto. L'arredamento era semplice, così come il suo aspetto. "Consono all'immagine trasmessa dalla città" aveva pensato Harry, affascinato da ciò che vedeva tutto attorno a sé. A suo padre non sarebbe mai piaciuta l'idea che suo figlio potesse frequentare un posto del genere, e di questo Harry ne era consapevole. Motivo per il quale si era limitato a seguire Louis, passo dopo passo, senza proferire parola; senza mai degnarlo di un'occhiata.

Nadine era stata al dir poco perfetta, professionale come Harry non pensava una ragazza della sua età potesse certo essere. Eppure quella ragazza non la smetteva di staccare gli occhi da Louis. All'inizio Harry aveva pensato fosse solo una sua impressione dettata, forse, dall'acuta gelosia che gli si stava impiantando nelle vene. Ma poi le occhiate non avevano fatto altro se non aumentare, ed Harry aveva capito che non era affatto lui ad avere le traveggole; semmai, era la bionda insieme a loro ad avere gli ormoni leggermente in vena di festeggiare.

Si era reso ridicolo, e Louis gliene aveva dato conferma quando, dopo l'ennesimo eccesso di tosse in seguito ad uno sguardo troppo prolungato da parte di lei, si era messo a ridacchiare, una mano portata davanti alla bocca, cercando di soffocare il suono che continuava ad uscirgli imperterrito dalle labbra. Aveva fatto di tutto, Harry, per cercare di spostare l'attenzione di Nadine su di lui, ma ogni tentativo andava a vuoto, e tutto ciò che i sorrisi che lei gli rivolgeva esprimevano era mera confusione. Harry si era sentito inutile, affranto. Quella ragazza aveva messo gli occhi su Louis (il suo Louis), e non sembrava avere intenzione di staccarglieli di dosso.

Poi il giro di ricognizione si era concluso. In realtà avrebbero avuto ancora i dormitori, da visitare, ma Louis aveva detto alla loro guida che potevano passare oltre, dal momento che, comunque, sarebbe restato a vivere a casa sua nonostante l'università, ed era stato allora che Nadine li aveva liquidati, sorridente come era sempre stata fino a quel momento.

Erano tornati nella hall, da soli, rischiando di perdersi un paio di volte di fronte a qualche incrocio piuttosto enigmatico; poi però il portone immenso era apparso loro davanti, e i loro passi si erano mossi più veloci, acquisendo maggior sicurezza.

Harry aveva ormai varcato la soglia quando Louis si era scusato, tornando velocemente dentro e acciuffando un foglio da un plico disposto sul tavolo, dopo aver letto la targhetta sovrastante. Aveva aspettato ancora qualche minuto, concentrato, ed incuriosito nel vederlo così attento Harry aveva cercato di capire cosa Louis avesse preso, ma le lettere sembravano essere troppo piccole perché lui potesse decifrare il messaggio dal punto in cui si trovava. Stava quasi pensando di rientrare, raggiungendo l'amico, quando questo aveva staccato un ulteriore foglio dalla parete, per poi dirigersi nuovamente verso Harry, sorridendo felice.

"Cosa sono quelle carte?" aveva chiesto il riccio, spinto da una curiosità accecante. Louis aveva riso, poi però i suoi occhi si erano spenti, e sembrava che la malinconia avesse preso possesso del suo spirito giocoso, di nuovo.

"Un foglio di iscrizione all'università, e l'elenco completo dei libri necessari per i diversi corsi del prossimo semestre". Harry aveva sentito il respiro mancargli nel petto, i suoi polmoni privarsi di ogni singola particella d'aria, e quando era tornato a posare gli occhi su di Louis, aveva scorto un guizzo di preoccupazione negli occhi dell'altro.

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