1

7.6K 178 2
                                    

<Oddio che ansia!>
Dissi quando la macchina di mio padre si fermò.
Ero arrivata ad Anagni, provincia di Frosinone che si trovava nel Lazio.
<Sta tranquilla>
Mi rassicurò mia madre guardandomi per poi scendere dalla macchina. Tranquilla era un parolone.
Feci un respiro profondo e poi scesi anche io raggiungendo mia madre e mio padre.
Preso la mia valigia e mi incamminai verso quel grande collegio.
C'erano già alcune ragazze che appena mi videro fecero un grande sorriso.
<Ciao!>
Dissero in coro guardandomi.
<Ciao!>
Ricambiai il sorriso e cominciai a presentarmi dando la mano ad ognuna.
<Sono Ginevra, piacere>
<Sono Mishel>
Disse la prima delle tre ragazze, era bionda, magra. La ragazza perfetta insomma.
<Sono Luna>
La seconda ragazza si presentò e aveva i capelli ricci molto ma molto lunghi, sembra una criniera di un leone. Erano veramente belli quei capelli.
<Piacere, Sofia>
Disse l'ultima con i capelli lunghi castani, carina anche lei.
Arrivarono altre ragazze, accompagnate dai genitori.
<Sono Usha>
L'unica ragazza di colore che c'era si presentò a me che subito ricambiai dicendo il mio nome a lei e alle altre ragazze che erano arrivate.
<Sono Giulia>
<Anch'io mi chiamo Giulia!>
Le due ragazze si guardarono e scoppiarono a ridere. L'unica differenza che avevano era che la prima aveva i capelli castani, la seconda invece li aveva biondi.
<Sono Aurora!>
Si presentò una ragazza dai capelli rossi e dei piercing intorno al viso.
Cominciammo a parlare e a scambiarci numeri di telefono e nomi di Instagram.
<Ciao!>
Disse Aurora guardando la ragazza che era appena arrivata che ricambiò il saluto.
<Ylenia>
Poi arrivarono anche le ultime due ragazze che si presentarono come Maria Teresa e Linda. La prima aveva i capelli completamente rasati, la seconda invece li aveva tutti raccolti in una coda.
<Chiamatemi Esa però ragazze>
Disse Maria Teresa alle nuove compagne.
<Aurora!>
Disse la stessa dopo che era stata indicata da Giulia, la castana.
<Luna>
<Però non mi chiamate Aurora a me, chiamatemi tutti Moska>
Tutte acconsentimmo e continuammo a parlare tra di noi.
<Ah beh io se ti devo dire che mi stai in culo ti dico proprio 'Mi stai in culo'>
Disse Aurora mettendo in chiaro le cose.
<Bene anch'io!>
<Oh brava!>
Acconsentirono alcune guardandola.

<Raga! Ma sti ragazzi dove stanno!?>
Disse Aurora uscendo il discorso dei ragazzi.
<Speriamo ci sia qualcuno di carino>
<Ma infatti!>
Disse Linda acconsentendo a quello che aveva detto Luna.
Io risi a quello che avevano detto e mi girai un attimo verso il cancello. Sulla cima delle scale vidi i due sorveglianti.
<Raga!>
Urlai indicando i due che erano dentro al cancello, tutte si girarono e si zittirono.
Prendemmo le nostre valigie per poi entrare quando i sorveglianti aprirono il cancello.
Arrivammo in un cortile.
<Allora le signorine davanti i signori genitori dietro, prego. Veloci>
Disse la sorvegliante mentre noi ragazze continuavamo a camminare.
Mi sedetti in prima fila tra Usha e Ylenia mentre invece dietro avevo Giulia, la bionda.
<Impassibili>
Sussurrò Sofia guardando i professori che ci guardavano.
<Silenzio stampa>
Disse Giulia proprio dietro di me facendo scoppiare a ridere tutte quante.
<Allora?!>
Urlò la sorvegliante facendoci saltare in aria e zittendoci una volta per tutte.
<Scusate, riusciamo a mantenere un contegno in questo luogo? In presenza di professori>
Nessuno parlò più dopo quello che aveva detto al sorvegliante.
Quando il sorvegliante annunciò l'arrivo del preside, noi e le nostre rispettive famiglie ci alzammo.
Il preside quindi diede inizio a quella giornata cominciando un lungo discorso.
Il corso di quest'anno sarebbe stato quello del 1992.
<Comunque vi devo dare una notizia, quest'anno...>
<Non ci sono i ragazzi>
Sussurrò Ylenia guardando il preside.
<Non ci sarà il test d'ingresso>
Tutte esultammo battendo anche le mani.
<E la ragione sta nel fatto che nonostante i test d'ingresso negli scorsi anni, alcune mele marce si sono infilate nel nostro collegio ma nessuno di voi oggi indosserà la divisa del Collegio>
Ovviamente ci lamentammo tutte a bassa voce.
<Come?>
Dissi guardando il preside.
<Iniziamo benissimo>
Commentò Ylenia.
<No perchè?>
Domandò Linda.
<Dovrete conquistarvela. Dunque non ci sarà UN test di ingresso->
<Ce ne saranno venti!>
Urlò Linda guardandolo e interrompendolo.
<Signorina Bertollo>
La riprese il preside mentre lei rideva seguita da noi.
<Lei è già nell'occhio del ciclone>
<Speriamo di no>
<E stia un po' zitta!>
Disse rimproverandola ancora.
<Allora, dicevo. Non ci sarà UN test d'ingresso, ma ci saranno diversi test d'ingresso e per questo motivo, oggi, siete solo voi signorine. Perchè vogliamo osservarvi da vicino e ovvio che non potrete proseguire a muovervi tra le mura del Collegio con questi abiti così fantasiosi, perciò vi verrà consegnata una uniforme diciamo di servizio. Mano a mano, poi guadagnerete, forse, la divisa definitiva.>
Poi diede il via hai saluti dei genitori.
Andai verso i miei genitori e li abbracciai forte.
<Mi mancherete>
Dissi quasi con le lacrime agli occhi.
<Anche tu>
Disse mia madre abbracciandomi. Poi ci divisero una volta per tutte.
<Bene ragazze, veloci, veloci, veloci, veloci>
Disse la sorvegliante battendo le mani e facendoci mettere in quattro file.
Nella prima c'erano Sofia, Ylenia e Aurora.
Dietro c'eravamo Giulia, io e Giulia.
Dietro ancora c'erano Luna, Linda e Maria Teresa. Mentre in ultima fila c'erano Mishel e Usha.
<Signorina Scarano>
Disse la sorvegliante guardandole le scarpe.
<No ma vedo bene veramente?>
Disse ancora al collega per poi avvicinarsi un po' alla ragazza.
<Le scarpe?>
Domandò la bionda guardando le scarpe.
<Lei ha sbagliato a mettersi le scarpe?>
<No, tocco di moda! Devi mettere il colore diverso>
Spiegò Giulia guardandola.
<Ah, devi. Bisogna metterlo proprio apposta>
Disse la Sorvegliante mentre noi scoppiavamo a ridere.
<Si perchè è figo, me venuto così. A me piace un botto e lo uso, cè>
<Basta!>
Disse la sorvegliante rimproverando noi che ridevamo.
<Allora, dunque. Noi quest'anno abbiamo una grande novità perchè accanto alla camerata dove andrete a riposare, noi abbiamo pensato per voi ad una stanza singola, dotata di ogni comfort ma soprattutto di un bagno privato. A chi è dedicata signorine?>
<A chi si comporta bene>
Disse Aurora guardandola.
<Siccome noi in questo momento non vi si conosce praticamente, facciamo così. Chi la vuole?>
Giulia Scarano, la bionda che aveva le due scarpe diverse, alzò subito la mano.
<Ma io gliela do subito signorina! Lei ha dato atto di grande coraggio>
<Nella vita non bisogna mai avere paura sennò non vai da nessuna parte>
<Adesso andate nelle camerate, indossate le tenute provvisorie e raccogliete tutti gli oggetti proibiti>
Disse il sorvegliante prendendo parola per la prima volta in quella giornata.
<Cellulari, oggetti elettronici, cibo e poi trucchi, piastre, gioielli, profumi e anelli vari. Li consegnerete a noi nell'ufficio sorveglianti>

Spazio Autrice
Come primo capitolo non è male secondo me,però vabbè è il primo capitolo,i maschi non ci stannoo.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento che molto probabilmente sarà stasera!
A dopo❤️

Il Collegio 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora